"Dovresti essere una bomba da bagno!"
"Beh, è il tuo giorno fortunato, dolcezza, perché hai appena ricevuto qualcosa dieci volte migliore: me"
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Dove una bomba da bagno del Walmart risulta essere un troppo arrogante, ridicolosamente af...
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"Papà no!" Urlai.
In un lampo fui di fronte a Jungkook, proteggendolo dal mattarello di mio padre.
Entrambi i miei genitori rimasero a bocca aperta quando mi misi di fronte a loro, le mani aperte in un muro tra il ragazzo dai capelli color inchiostro e loro.
"T/N!" Mia madre sobbalzò.
Mio padre sembrava così stordito da rimanere senza parole. Il mattarello cadde dalle sue mani.
"Mamma, papà," guardai le due figure che mi avevano cresciuto. "Ma che cavolo?"
"Oh amore mio!" Improvvisamente delle lacrime scesero dagli occhi di mia madre mentre le sue mani mi prendevano in un abbraccio. "Sei salva! Grazie a Dio sei salva!"
Ora fui io quella confusa. "O-ovviamente sono salva," balbettai, presa alla sprovvista. "Cosa accidenti è successo?"
"Avevamo deciso di farti una sorpresa e di venirti a trovare." Disse mio padre. Continuò a guardarmi come se fossi una specie di fantasma.
"Oh tesoro." Si tirò indietro e mi prese il viso, alcune lacrime le scendevano lungo le guance. "Siamo arrivati e abbiamo visto lui"- fece un cenno a un Jungkook dall'aria addolorata sul pavimento- "e abbiamo pensato ti avesse rapita, o peggio, uccisa!"
"E ti ho continuato a ripetere che non ho fatto niente del genere!" Jungkook esclamò, parlando per la prima volta. "E poi quell'uomo"- gesticolò bruscamente verso mio padre- "ha afferrato quell'arma e mi ha minacciato!"
"Mamma, papà, avevo le lezioni pomeridiane oggi," gli dissi. "Perché non mi avete semplicemente chiamata?"
"Volevamo farti una sorpresa," rispose mio padre. "Mi dispiace, T/N. Siamo stati presi dal panico quando abbiamo visto questo ragazzo nel tuo appartamento mentre tu non eri da nessuna parte."
"'Presi dal panico'?? Mi hai minacciato di trasformarmi in una frittella!" Jungkook gridò indignato. "Hai preso davvero da tua figlia i modi violenti, sai?"
Mi girai verso Jungkook. "Stai bene?"
Jungkook mi guardò e arricciò il naso. "Fisicamente, sto bene. Emotivamente, ho paura. Voi Mortali non avevate per niente questa violenza domestica l'ultima volta che sono venuto sulla Terra."
Trasalii allo sguardo stranito dei miei genitori dopo le parole di Jungkook. Come glielo avrei spiegato che era un semidio? Probabilmente avrebbero pensato fosse una sorta di pazzo psicopatico.
"Uh beh," mia madre ruppe il silenzio imbarazzante, guardando Jungkook diffidente, "Speravo potessimo cenare insieme. Ma se è un brutto momento..."
"No, no, mi piacerebbe cenare con voi," risposi velocemente. "Jungkook si comporterà bene. Non è vero, Jungkook?"