"Dovresti essere una bomba da bagno!"
"Beh, è il tuo giorno fortunato, dolcezza, perché hai appena ricevuto qualcosa dieci volte migliore: me"
➴➵➶➴➵➶➴➵➶➴➵➶➴➵➶
Dove una bomba da bagno del Walmart risulta essere un troppo arrogante, ridicolosamente af...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
➴➵➶➴➵➶➴➵➶➴➵➶➴➵➶
"Che cosa?"
Le parole mi uscirono senza fiato, incredule. Quelle di Jungkook mi rimbalzarono nella testa e la mente si affrettò ad avvolgere il vero significato di ciò che era il marchio. Legata... volere... piegato...
Jungkook si allontanò da me finché la sua schiena non colpì il muro opposto. Scosse la testa, mormorando tra sé, le sue parole erano appena udibili. "Avrei dovuto capire che stava succedendo qualcosa. Non c'è da stupirsi che l'oceano era agitato la notte scorsa. Papà era incazzato."
Meraviglioso. Quindi io- uno studente medio che cercava solo di sopravvivere al gioco della vita- ero riuscita in qualche modo a far incazzare una divinità. Non una qualsiasi. Ma il dio dell'oceano, uno dei Big Four.
Ben fatto T/N.
"Perché tuo padre dovrebbe essere incazzato con me?" protestai, gli occhi che guizzavano fino al mio polso. Il simbolo marchiato sulla mia pelle risplendette beffardamente di rimando. "E che fine ha fatto la collana di protezione?"
"La collana ti protegge solo dall'essere ferito a morte o ucciso da un olimpico. Quel Marchio non ti ferisce o uccide."
Alzai lo sguardo per dare una risposta intelligente. Invece ebbi appena il tempo di vedere Jungkook distogliere lo sguardo. Il mio stomaco si contorse quando intravidi un accenno quasi infestato che risuonava nel profondo dei suoi occhi.
"Hai già visto questo segno, non è vero?" dissi piano. "Hai visto cosa ha fatto."
Si strinse nelle spalle. Ma anche quell'azione casuale era irrigidita dai suoi muscoli tesi. "Mia madre aveva quel marchio sul polso."
Mi sorpresi. Non avevo mai smesso di pensare a Jungkook, anche se conosceva sua madre. L'unica volta in cui l'aveva menzionata era stato quando stava per spifferare su come lei e suo padre si erano conosciuti.
All'epoca non avevo voluto sapere nulla di come un dio greco potesse aver preso tra le sue grinfie una donna mortale. Ma ora la curiosità mi bruciava.
Come se avesse sentito i miei pensieri, Jungkook continuò dopo un altro paio di momenti di silenzio. "Sono stato portato sull'Olimpo quando ero molto piccolo; non appena gli dei si sono resi conto che avevo conservato le capacità di Poseidone, a differenza di molti semidei che sono nati impotenti. Non ricordo molto di lei. Non riesco nemmeno a ricordare la sua faccia. Ricordo di aver visto il segno sul suo polso però. Stava cercando di impedirgli di prendermi. Ma cos'è una mortale contro la forza di un dio?"
Lo fissai. "Ti hanno strappato via da lei... così?"
"Ricordo anche che ha cercato di lanciare qualcosa contro uno degli olimpici", continuò come se non mi avesse sentito. "Ma poi il segno sul suo polso si è acceso ed è crollata".