"Dovresti essere una bomba da bagno!"
"Beh, è il tuo giorno fortunato, dolcezza, perché hai appena ricevuto qualcosa dieci volte migliore: me"
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Dove una bomba da bagno del Walmart risulta essere un troppo arrogante, ridicolosamente af...
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[POV del Narratore] Il satiro si trascinò dolorosamente lungo il vicolo buio. Con un misto di emozioni tra odio e terrore dentro di lui.
Era notte e c'era appena qualche umano sulla strada. Buttò il suo inefficace costume di flanella mentre zoppicava per le strade vuote con le gambe pelose in mostra. Era rischioso, ma dopo essere stato lanciato fuori dalla finestra da un fottuto figlio di Poseidone e aver trascorso il pomeriggio a strapparsi le spine dalla pelle e a nascondersi, non glie ne importava.
Il solo pensiero del figlio di Poseidone gli fece digrignare i denti furioso. Aveva seguito il semidio e il suo piccolo animale Mortale tutto il giorno, sperando di coglierli di sorpresa. Sfortunatamente era stato lui ad essere colto alla sprovvista.
Quando arrivò alla fine del vicolo un profondo timore gli rosicchiò lo stomaco. Aveva fallito la sua missione. La Padrona non ne sarebbe stata molto felice.
Rigidamente, il satiro si piegò su un ginocchio e si inginocchiò. "Mia signora." La sua voce stridula echeggiò nel vicolo. "Sono venuto."
All'inizio il silenzio lo salutò e per un momento la speranza crebbe nel satiro. Forse la Padrona aveva avuto una missione inaspettata e non c'era. O ancora meglio era ritornata temporaneamente sull'Olimpo.
La sua speranza svanì velocemente al rumore di tacchi che riecheggiò nel vicolo. Gli servì tutta la sua volontà per non chiudersi in una miserabile palla.
"Lui dov'è?" La voce femminile dietro di lui sibilò.
"Lui... ah, uh..." Il satiro cercò le parole.
Ma la Padrona non le colse. In un lampo la sua gelida presa prese una della corna del satiro e il dolore esplose nel suo cranio.
Pianse mentre la Padrona gli invadeva la mente e scorreva nei suoi ricordi delle ultime ore. Le scene lampeggiarono nella sua testa— quando si era intrufolato nella casa, quando aveva nascosto il biglietto, quando aveva seguito la Mortale e il figlio di Poseidone (la Padrona sibilò quando la faccia del figlio di Poseidone apparse), quando venne scoperto, l'acqua, la finestra...
"Ti ha lanciato fuori da una finestra?"
Il satiro lasciò un sospiro quando sentì la presa sul suo corno liquefatto affievolirsi fino a sparire. Annuì vergognosamente.
"Non mi piace." La Padrona rivelò i suoi denti, tornando indietro al soggetto. "Perché sta con quella Mortale? È quasi come se si stesse divertendo con lei."
"Probabilmente vuole solo entrarle nei pantaloni." Il satiro non potè fare a meno di borbottare.
"No, questo è diverso." La Padrona disse velenosamente sottovoce. "La sta proteggendo."