Capitolo 35

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Il fatto non era che non avessi voluto farlo, ma davvero non c'era stato tempo per raccontare come stavano le cose a Louis. Continuavo a ripetermelo nella testa cercando di trovare l'ennesima giustificazione al mio silenzio. Erano passati ormai due giorni dalla sfuriata  di Harry e in quelle quarantotto ore avevo evitato tutti, sia il mio ragazzo, che comunque era focalizzato sugli allenamenti in vista della partita, sia i miei amici, soprattutto Harry, che, per fortuna, aveva passato quelle due giornate a casa della sua ragazza, sia Jason. Nessun messaggio, nessuna chiamata da parte sua. Ad allenamento non era venuto e io non gli avevo scritto, nonostante mi fossi ripromessa di farlo.

Mi ero solo occupata delle mie sorelline, tutte in fibrillazione per l'imminente inizio della scuola e, effettivamente, anche io lo ero un po' per loro. Luke avrebbe iniziato la prima elementare ed Eliz la prima media, decisamente non erano più le mie piccole. Stavano diventando tutte così grandi, sebbene sembrasse passato solo un anno da che erano nella culla. Sorrisi rimboccando il lenzuolo ad Anne e le lasciai un bacino sul naso, sorridendo anche a Christine già rannicchiata nel suo letto, ma ancora abbastanza sveglia da voler chiacchierare.

-Ma quindi domani Louis gioca la partita di basket?-

Le sorrisi: -Sì, amore. La sua squadra deve recuperare la partita della settimana scorsa visto che è stata annullata.-

Sentii dietro di me Louis che entrava nella cameretta dopo aver spento la luce nella stanza a fianco.

-Di cosa parlate, bimbe?- ci chiese, accovacciandosi di fianco a me vicino al letto di Anne e Christine.

-Della tua partita di domani.- gli risposi, appoggiando la testa sulla sua spalla e lui sorrise.

-Louis, ci porti dopo la partita l'autografo di Sebastian? Ci manca il suo e quello di Jassie.- chiese Christine scendendo dal suo lettino e andandosi a sedere sulla gamba del mio ragazzo.

Lou rimase qualche secondo in silenzio. -Sai cosa facciamo? Glielo chiedi tu di persona domani.-

Corrucciai la fronte non capendo.

-In che senso?- chiese Anne sporgendosi anche lei dal suo cuscino per guardare meglio Louis. 

-Che ne dite di venire anche voi due domani alla partita visto che vi siete comportate bene questa settimana?-

Scattai immediatamente e mi voltai a guardarlo.  Rimasi in silenzio dallo stupore pensando scherzasse, ma le mie sorelline si erano già alzate per esultare e correre intorno a tutta la camera urlando di felicità.

-Davvero, Louis? Ci porti davvero?-

-Louis, che cazzo stai facendo?- gli sussurrai.

Il mio ragazzo sorrise in risposta, guardando le piccole saltare di qua e di là.

-Ferme, ferme, bimbe, venite qui. Dovete promettermi che farete le brave. Sapete già come ci si comporta nei luoghi dove c'è tanta gente, vero?-

Anne e Christine si buttarono a sedere nei loro rispettivi lettini e annuirono velocemente.

-Benissimo, piccole. E sapete anche che mi arrabbio molto quando mi disobbedite, giusto?

-Sì, ma noi saremo bravissime.- rispose seria Anne, come a sfidare Louis a mettere in dubbio la sua parola.

-Ne sono sicuro.-  sorrise di nuovo il mio ragazzo. -Ora, forza, a dormire.- 

Sempre più costernata mi alzai e lasciai un bacino sulle guance di entrambe, che, contente come non mai, si sistemarono nei loro lettini. Uscii dalla cameretta spegnendo la luce accompagnata dal mio ragazzo.

-Louis, che cazzo ti è saltato in mente? Lo sai che non possono venire.-

Louis sorrise, prendendomi la mano e facendomi cenno di entrare nella nostra camera.

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora