Capitolo 14

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-Devi andare sul serio?-

Ero davvero troppo comoda per spostarmi anche solo di un millimetro. Sotto la mia guancia sinistra il petto di Louis si alzò e riabbassò velocemente e sentii la sua risata soffocata.

-Sì, piccola. Ma, come ti ho già detto, torno prestissimo; giusto il tempo di aiutare mia madre a fare la spesa e un altro paio di commissioni.- Mi spiegò pazientemente, accarezzando i miei capelli con una mano.

-Anzi, adesso alzati che devo iniziare ad andare.- continuò, stringendomi le guance.

Bofonchiai piano con gli occhi chiusi e mi rannicchiai ancor di più sul suo torace.

- Vabeh, ho capito.- disse Louis ridendo e si alzò piano prendendomi in braccio come una bambina. Tentai di protestare, ma di certo non sarei riuscita a dissuadere il mio ragazzo a rimanere lì con me ancora a lungo. Dopo essersi alzato dal letto mi riportò con i piedi per terra e io, riluttante, lo seguii giù per le scale.

-Fai la brava, eh. – disse ridendo e circondò con un braccio il mio collo dandomi un bacio sulla guancia. Alzai gli occhi al cielo e lo accompagnai fuori dalla porta, maledicendolo mentalmente per ciò che mi sarebbe aspettato di lì a poco a causa sua. Ci lanciammo un bacio volante e continuai a guardarlo mentre si allontanava, senza staccare gli occhi dalla sua schiena fasciata da una maglietta bianca e dai suoi capelli disastrosamente disordinati.

Sospirai piano e chiusi finalmente la porta, dirigendomi poi controvoglia su per le scale.

-Ciao belle.- dissi entrando nella cameretta di Lucy, Jenni e Cecily, dove, puntualmente, si erano radunate tutte le piccole, compresi Luke e Cody, mentre Jordan gattonava verso di me. Lo presi in braccio ridendo e mi sedetti di fianco a Sarah, guardando l'oggetto dell'attenzione generale.

-Hai visto, Desi? Abbiamo già fatto tutto. Devi solo scegliere la tua Barbie.- mi spiegò Charlotte, mostrandomi con un sorriso mezzo sdentato la casetta delle Barbie, regalo di Niall di Natale, già addobbata con mini capi di abbigliamento, utensili da cucina e giardinaggio e ogni qualsivoglia oggettino che Jordi avrebbe trovato parecchio gustoso se fosse accidentalmente capitato nelle sue manine. Notai che tutte brandivano già la loro Barbie personale e Anne, Chantal e Jenni avevano già iniziato a giocare fra di loro, facendo muovere le piccole bambole per la casetta.

-Va bene.- dissi allontanando la manina destra di Jordan dal mio pendente sinistro e accettai la Barbie rimasta, ovviamente la più brutta, che Charlotte mi stava porgendo.

-Desii – urlò Sarah correndo verso di me. Teneva fra le mani una bambola dai capelli orribilmente biondo platino e mentre cercava le parole per dirmi ciò che le frullava in testa, alzava meccanicamente il braccio mono direzione della Barbie.

-Dimmi, ciccia.- le dissi schioccandole un bacio sulla guancia. Dalla sua espressione capii già cosa mi stava per chiedere.

-Senti, ma Louis quando torna?- chiese sottovoce senza staccare gli occhi dalla sua Barbie e notai il velo di rossore che comparì sulle sue gote. Appunto.

Sorrisi alla domanda che avevo previsto e alzai mentalmente gli occhi al cielo. Questa era davvero bella, perché Sarah ultimamente si era presa una cotta per Louis e, ogni volta che lui se ne andava, puntualmente mi chiedeva quando sarebbe tornato. Il fatto che effettivamente, Louis fosse il mio ragazzo e che lei avesse solo 6 anni, non sembravano turbarla più di tanto; o almeno, non quanto le imbarazzasse ammettere apertamente che aveva una piccola cotta.

-Tranquilla, Sarah. Torna presto.- le risposi facendole l'occhiolino.

-Ma sei sicura che io abbia qualche possibilità?- mi chiese alzando gli occhioni da cerbiatto verso di me.

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora