Aggrottai le sopracciglia alle parole di Harry e lanciai un'occhiata agli altri per capire quale fosse il suo problema, ma anche Zayn, Liam, Louis e Niall si erano fatti tutto ad un tratto seri e mi guardavano come se ne avessi combinata una delle mie, cosa, però, che non era ancora successa. O almeno, così mi sembrava di ricordare.
-Ragazzi, tutto a posto?- chiesi accennando un sorriso. Mi iniziai un pochino a preoccupare, perché nessuno di loro cambiò espressione alla mia domanda. Zayn, anzi, alzò le sopracciglia, cosa che faceva soltanto quando nella sua testa stava passando la frase "Questa volta l'hai fatta grossa".
-Andiamo in camera e ne parliamo.- rispose Niall secco, posando le mani sulle mie spalle e facendomi girare in direzione della mia stanza.
Sbuffai spazientita. Odiavo quando si comportavano così. Era già successo altre volte che si mettessero d'accordo per farmi una specie di "Intervention" tutti insieme ed era una cosa che non potevo sopportare perché mi caricavano d'ansia per cose che, alla fine, si rivelavano delle stronzate. Ancora mi mettevo a ridere, ogni tanto, per quella volta che avevano indetto un 'intervento' per farmi smettere di cantare sotto alla doccia. Avevano chiesto a tutte le mie sorelline di firmare una petizione e me la presentarono una sera al mio arrivo a casa dopo allenamento a mo' di "Bentornata amore, metti anche tu una firma per salvare un esemplare di Louis Tomlinson da Desiree Petal quando canta sotto alla doccia".
Quella sera, però, erano fin troppo seri, quindi probabilmente era davvero successo qualcosa. Non feci, però, in tempo ad assecondare l'ordine di Niall che dalla cameretta di Anne, Christine ed Elizabeth si sentirono scoppiare delle risatine.
Feci per tornare indietro, ma Niall mi teneva ancora per le spalle.
-Tranquilla, ci pensiamo noi.- mi rassicurò Harry e tornò nella cameretta delle piccole seguito a ruota da Louis.
Sospirai un'altra volta ed entrai in camera sbattendomi sul letto. Zayn mi imitò sdraiandosi di fianco a me, Liam si accaparrò la sedia girevole e Niall si sedette sul bordo del letto aspettando che tornassero gli altri due. Cercai di riepilogare mentalmente tutti i possibili motivi per cui i ragazzi avrebbero dovuto dirmi su quella sera, ma non ne trovai nemmeno uno, anche e soprattutto perché era la prima volta che ci rivedevamo da parecchio tempo. Anche volendo, non avrei avuto il tempo di farli incazzare tutti per qualcosa.
Mentre cercavo di saltarci fuori mi venne anche in mente che non avevo ancora detto ai ragazzi come avremmo dormito quella sera. Solitamente, infatti, ci addormentavamo tutti uno sopra all'altro perché restavamo a chiacchierare fino a tardi e nessuno aveva mai le forze per cercarsi un divano su cui dormire. Il risultato era sempre che pur di far stare comoda me, si sistemavano tutti in posizioni assurde per non schiacciarmi involontariamente durante la notte con i loro corpi da bisonti. Avevo già deciso che quella sera non sarebbe successo e avevo già preparato i due materassi a cassetto sotto al mio letto da poter tirare su per far stare tutti più comodi e, in più, io sarei andata a dormire sull'unico divano di casa, troppo piccolo per uno di loro ma perfetto per me. Il problema sarebbe stato convincerli, perché non volevano mai che fossi io a dormire scomoda.
-Ah, ragazzi, per stanotte ho preparato i letti a cassetto da tirare fuori, così starete più comodi.- azzardai, pensando anche che Liam, Niall e Zayn erano più facili da convincere rispetto ad Harry e Louis, quindi era il momento perfetto per avanzare la mia proposta. Come non detto, non sembravano avermi minimamente ascoltato. Liam si era messo ad aprire i miei art journal disposti in modo gelosamente ordinato sulla scrivania, Niall stava curiosando tra i libri sulle mensole e Zayn, di fianco a me, stava rispondendo a dei messaggi con il cellulare.
-"Starete"?- chiese Liam girandosi sulla sedia per guardarmi -Perché, tu dove vorresti dormire?-
Accennò un sorrisetto perché sapeva già dove sarei andata a parare.
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Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]
Fanfiction"-Vieni qui.- disse dopo qualche secondo, con lo stesso tono autorevole che avrebbe usato con una delle piccole, piantando il suo sguardo sul mio. Rimasi immobile respirando piano. - Desi, hai già fatto vacillare abbastanza la mia pazienza. Vieni fo...