Con il pollice aggiornai la homepage di Twitter e subito mi comparvero nuovi commenti su quanto Zayn fosse figo nel suo nuovo videoclip di "Pillowtalk", l'ultimo singolo che aveva rilasciato prima di prendersi un periodo di pausa da passare a Doncaster. Effettivamente, come dar loro torto? Zayn aveva dei lineamenti bellissimi e, combinati con la sua voce pazzesca, creava un mix "da orgasmo", come lessi in uno degli ultimi cinguettii. Sorrisi scuotendo la testa. Mi sembrava davvero assurdo pensare che Zayn, proprio il mio Zayn, il ragazzo che conoscevo da sempre e con cui avevo condiviso la mia infanzia, era oramai sulla bocca di tutti.
-Hazza, hai visto che Zayn è in tendenza su Twitter?-
Voltai di poco lo sguardo dalla mia posizione supina per avere una risposta, ma Harry era troppo occupato a far innervosire Anne, Charlotte e Luke che gli gironzolavano attorno sul letto. Tornai a guardare il cellulare mentre, con l'altra mano, accarezzavo piano i capelli di Lucy, mezza addormentata sopra di me.
-Dai, Harry! Rivoglio la mia caramella!- sbuffò Charlotte mettendo su il broncio.
-Ma è proprio qui, non la vedi?- sorrise Harry passando le mani davanti ai suoi occhi e facendola cadere all'indietro sul letto. Per tutta risposta, la mia piccola sbuffò ancor più forte e cercò di rialzarsi mentre Luke cercava di aiutarla a ritrovare la sua mou scomparsa mettendo le mani nelle tasche della felpa di Harry.
Eravamo stravaccati sul letto da almeno mezz'ora, o, per lo meno, io lo ero, persa su Twitter a gongolare dalla felicità per il successo di Zayn. In tutto questo, Luke, Charlotte e Anne, che si erano svegliati con Cody e Lucy prima di tutte le altre, avevano tacitamente concordato che quella sarebbe stata una splendida giornata da far iniziare con una furiosa litigata per decidere chi dovesse mangiare l'ultima mou del pacchetto che Niall aveva portato a casa un paio di giorni prima. Le tre pesti avevano iniziato ad urlare così forte che Harry si era incazzato come una belva ed era uscito dalla mia camera per andare a sgridarli, ma, come d'altronde accadeva spesso, non appena aveva sequestrato quella maledetta caramella, Luke, Anne e Charlotte avevano preso la cosa come un gioco, quindi lo avevano seguito in camera mia per riavere indietro la mou.
-Ma qui non c'è!- gridò Anne riemergendo da sotto la t-shirt di Harry.
-Nemmeno qui.- diede manforte Luke estraendo le manine vuote dalle tasche della felpa.
-Cercate tra i capelli, mi sembra il miglior nascondiglio che possa offrire.- commentai tornando a guardare lo schermo del cellulare.
Sentii la risatina di Harry e il suo indice si conficcò nel mio fianco per farmi sobbalzare, come al solito.
-Cos'è, hai la coda di paglia?- gli sorrisi di rimando, mentre Lucy, disturbata dal mio scatto improvviso, cercava di rimettersi comoda sulla mia pancia. Le sorrisi e tornai a coccolarla.
-Dai, Desi, aiutaci. Non è giusto che si tenga la nostra caramella.- commentò Charlotte, seriamente arrabbiata per la sua mou volatilizzata nel nulla.
-Non è nemmeno giusto che voi tre vi siate messi ad urlare per tutta la casa disturbando me e Desiree e le vostre sorelle che stavano ancora dormendo, o sbaglio?- ribatté Harry cercando di trasformare il gioco in una lezione di vita. Charlotte non sembrò convinta della piega data da Hazza, quindi fece finta di non aver sentito e tornò all'attacco chiedendomi di nuovo di intervenire.
Alzai gli occhi al cielo e posai finalmente il cellulare per dar attenzione al casino che stavano facendo sul mio letto.
-Harry, per favore, non fare i capricci e ridai agli altri bimbi la caramella. Appena esco a far la spesa, compro anche per te un pacchetto di mou, va bene?-
Luke, Charlotte e Anne scoppiarono a ridere e anche sul volto di Harry comparve un minuscolo sorriso, seguito, però, da un serissimo: -Vedi poi quando restiamo soli. Ti distruggo.-
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Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]
Fiksi Penggemar"-Vieni qui.- disse dopo qualche secondo, con lo stesso tono autorevole che avrebbe usato con una delle piccole, piantando il suo sguardo sul mio. Rimasi immobile respirando piano. - Desi, hai già fatto vacillare abbastanza la mia pazienza. Vieni fo...