In questo capitolo sono descritte scene di spanking disciplinare. Se non vi dovesse piacere il genere e il contenuto, saltate questo capitolo, ci vediamo al prossimo❤️
Era passata ormai un'ora da quando Louis mi aveva ordinato di tornare in camera e l'attesa mi stava snervando. Da una parte, speravo che la mia solitudine si potesse prolungare all'infinito, nella codarda sicurezza che non mi sarebbe successo niente finché sarei rimasta lì, da sola con i miei pensieri. Dall'altra, tuttavia, non sapere cosa stesse accadendo in giardino, come si fosse concluso il dialogo poco civile con Jason, cosa cazzo avesse pensato Louis dopo aver scoperto che io e Jason ci eravamo visti a sua insaputa, mi deteriorava l'animo e avrei preferito mille volte che il mio ragazzo fosse venuto in camera, anche ad urlare, sbraitare, inveire contro di me, piuttosto che rimanere nell'incertezza di cosa mi sarebbe accaduto, senza sapere come stesse Louis e senza avere la possibilità di spiegarmi.
Facendo mentalmente due calcoli, Jason doveva ormai essersene andato. Mi chiedevo cosa potesse aver avuto di così urgente da riferire a Louis che magari non avesse voluto dire a me. Magari, degnandomi della sua presenza agli allenamenti di danza che ormai saltava da una settimana. Sicuramente doveva riguardare la partita e, con tutta probabilità, quel Jack Evans. Ero sicura che era stato lui ad aver orchestrato tutta la pagliacciata dello striscione e Jason era venuto a riferirlo a Louis. Ma perché? Non avrebbe potuto dirglielo subito dopo la partita? L'occasione, alla fine, c'era stata. Mi sedetti sul letto. Ormai avevo consumato il parquet da tanto che avevo camminato su e giù dal nervosismo. Mi portai le mani al volto e tornai a riflettere. Ero veramente nei guai. Non sapevo se Jason avesse detto a Louis e a Zayn del nostro incontro e delle prove di ballo. Non sapevo se Harry avesse aggiunto ulteriori particolari rivelando che lui era a conoscenza di tutto. Non sapevo cosa avrei raccontato, se sarebbe bastata quella mezza verità o se, già che avevo lanciato il sasso, sarebbe stato meglio tirare fuori la mano. Sapevo che di lì a poco sarebbe salito Niall, come al solito, a consolarmi. A lui avrei potuto raccontare tutto e mi avrebbe aiutato, magari insieme ad Harry, a parlare anche con Liam, Zayn e Louis. Era bello sperarci, ma sapevo che sarebbe scoppiato un casino.
Sentii lo stomaco stringersi e per la prima volta mi crebbe nel petto la paura che la situazione non si sarebbe risolta. Nel momento in cui Louis e gli altri ragazzi avrebbero scoperto tutto, cosa sarebbe successo? C'era seriamente la possibilità che non mi avrebbero mai perdonata per una cosa simile, forse non tanto per Jason, quanto per aver tenuto nascosta una cosa così importante e, alla fine, per aver raccontato un sacco di bugie. Avevo bisogno di Niall. Guardai l'orologio e le 22:37 scattarono in quel momento, proprio quando sentii, finalmente, il rumore di passi che si avvicinavano alla porta.
Sospirai già pronta a lanciarmi nelle braccia di Niall, ma la porta si aprì ed entrò Zayn.
Persi il sesto battito della serata.
***
Non poteva essere. Mi sentii mancare il respiro mentre si richiudeva la porta alle spalle. Senza staccare gli occhi dai miei, si appoggiò con la schiena all'entrata, praticamente bloccandola, e incrociò le braccia.
Ero nei guai. In quelle circostanze era Niall a venire per primo a parlarmi o, raramente, Harry o Liam. Gli unici due con i quali c'era un tacito accordo di non-intervento erano Louis e Zayn e i motivi erano lampanti. Il mio ragazzo era una furia quando si incazzava e aveva bisogno di sbollire per almeno due o tre ore, in base a quanto lo avevo fatto arrabbiare, prima di poter parlare con me. Per Zayn valeva sostanzialmente la stessa cosa. Avevo sempre avuto un timore quasi reverenziale nei suoi confronti, sin da quando ero piccola, perché era sempre stato il più riservato e raramente si lasciava andare a grandi manifestazioni d'affetto, a differenza, invece, di quando si arrabbiava. Mi ricordavo ancora perfettamente le punizioni che avevo preso da lui e non le avrei augurate al mio peggior nemico.
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Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]
Fanfiction"-Vieni qui.- disse dopo qualche secondo, con lo stesso tono autorevole che avrebbe usato con una delle piccole, piantando il suo sguardo sul mio. Rimasi immobile respirando piano. - Desi, hai già fatto vacillare abbastanza la mia pazienza. Vieni fo...