Capitolo 13

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[IN CORSO DI MODIFICHE 07/06/2023]

-Louis, dai.-

Sbuffai mentre il mio ragazzo mi afferrava un braccio e cercava di rimettermi in piedi. Cercai di divincolarmi dalla stretta, ma la sua presa d'acciaio era irremovibile.

-Vatti a sedere.- ringhiò piano al mio orecchio.

Il buon senso mi fece avvampare e mi suggerì di ascoltare una buona volta il mio ragazzo, ma l'orgoglio era fin troppo audace in quei giorni.

-Sono capacissima di...-

-Non lo metto in dubbio- mi interruppe Louis tappandomi la bocca con una mano e sorridendo dopo aver notato il velo di rossore che si era posato sul mio volto. - ma a me non frega niente, quindi ora ti vai a sedere.-

Mi fece voltare e mi indirizzò verso le piccole. Sbuffai piano e, rassegnata, mi misi a sedere sulla panca fra Christine e Sarah, che iniziarono ad intervallare resoconti sulle ultime puntate di 'Tre gemelle e una strega' a richieste di vedere da vicino la bruciatura sulla mano, come se ci fosse impresso un babbuino con un cappello a pois. Mentre cercavo di spiegare ad Anne quale fosse il principio attivo del dentifricio sulle scottature, lanciavo delle occhiate critiche a Louis, che, in realtà, mi ignorava completamente mentre spalmava la Nutella su un paio di fette biscottate. Il mio sguardo attento venne però dirottato da Chantal, che, senza troppe cerimonie, si accomodò sulle mie ginocchia chiedendomi di farle una treccia.

Sorrisi guardando i suoi capelli lunghi e biondi e annuii piano, facendole però segno di tacere così che Louis non se ne fosse accorto. Guardai verso di lui e notai con piacere che era ancora voltato di spalle, concentrato sul pentolino di latte bollente.

Iniziai a separare le varie ciocche, cimentandomi poi in due semplici trecce a lisca di pesce. Non che ci volesse un genio, ma mi riuscirono particolarmente ordinate seppur avessi usato solo una mano e mezzo. Chantal mi sussurrò piano 'Grazie' dandomi un bacio sulla guancia e scese dalle mie gambe sedendosi di fianco a me. Le feci l'occhiolino sussurrando 'Gliela abbiamo fatta' riferendomi a Louis e lei si mise a ridacchiare.

Finalmente, qualche minuto dopo Lou si avvicinò alla tavola e aiutò le piccole a versare nelle tazze il latte e la polvere di cioccolato fondente, ad aprire le confezioni di merendine e biscotti e a distribuire equamente le fette biscottate con la Nutella. Le piccole non stavano zitte un secondo e devo dire che la colpa era solo mia che avevo annunciato che nel pomeriggio saremmo andati tutti al parco.

Dopo aver messo a tacere le continue domande e i gridolini di Anne e Christine, Louis si sedette di fronte a me alzando gli occhi al cielo.

-Sei migliorata a far le trecce a quanto vedo.-

Rimasi qualche secondo zitta presa completamente alla sprovvista e notai che il suo sopracciglio alzato lasciava ben altro intendere che un complimento. Decisi vigliaccamente di fare comunque finta di niente e mi posi realmente la domanda se il mio ragazzo possedesse il super potere della vista occipitale.

-Come devo fare con te?- chiese retorico senza staccare gli occhi dai miei.

-Beh, potresti iniziare invitandomi alla prossima partita.- svicolai la domanda stile Matrix e gli mostrai un sorriso a trentadue denti.

-Non saprei.- rispose dopo qualche attimo di silenzio, incurvando le labbra in un sorrisetto - l'ultima volta che sei venuta a vedermi giocare ti sei alzata in piedi sugli spalti e hai iniziato ad urlare parole come 'fallocefali' quando gli avversari hanno fatto fallo a Dan. -

Arrossii fino alla punta dei capelli e sbiascicai che era un esagerato.

-E comunque alla fine Harry è intervenuto, quindi non se ne è accorto poi nessuno.- tentai di giustificarmi.

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora