Capitolo 37

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-Christine, Chantal, Anne e Luke, in doccia, forza.- incitò Niall praticamente urlando per cercare di farsi sentire al di sopra del baccano che aleggiava in cucina. Il primo turno di lavaggio post cena chiamato da Niall si alzò rumorosamente dalle sedie e lui, ridendo, lo seguì, prendendo Chantal da sotto le braccia e portandosela di peso fuori dalla cucina, mentre lei fingeva di non saper camminare autonomamente. 

Risi anche io finendo di caricare la lavastoviglie, mentre Harry mi passava gli ultimi bicchieri dalla tavola. Le altre piccole stavano chiacchierano ancora sedute intorno al tavolo ed erano stranamente tranquille. Dal canto mio, ero veramente esausta e, per fortuna, anche quella sera si sarebbero tutti fermati a dormire lì con me. Da una parte, ero ancora mezza sconvolta per quello che era successo nel palazzetto, dall'altra l'abitudine di mandar giù tutti i problemi che mi si presentavano davanti era venuta in aiuto anche in quell'occasione e, come un'automa, le questioni dello striscione, di Evans e di Jason mi sembravano già largamente acqua passata. Chiusi la lavastoviglie e girandomi trovai Harry che mi guardava con occhi affettuosi, con le braccia aperte per accogliermi in un abbraccio nel quale mi ci fiondai molto volentieri.

Chiusi gli occhi sul suo petto e lo sentii lasciarmi un bacio tra i capelli. -Stai bene, piccola?- Annuii. Come si poteva star male tra le sue braccia? Anche Louis si era avvicinato e, appoggiato alla tavola con le braccia incrociate, mi guardava con uno sguardo attento. Sembrava voler capire a cosa stessi pensando. -Sicura, Desi?- continuò lui.

Mi ritirai dall'abbraccio e mi appoggiai con le mani alla cucina. Zayn era ancora seduto e anche la sua attenzione era stata catturata dalle domande di Harry e Louis. -Beh, a parte che circa tredici mila persone ora sanno che un gruppo di teppistelli di Sheffield vorrebbe i miei vestiti di fianco ai loro letti, sì, direi tutto bene.- 

Sorrisi, ma la battuta non scalfì gli sguardi preoccupati di Harry e Louis e quello ancora misterioso di Zayn. Aveva avuto un'aria assorta tutta la sera e a cena aveva prestato tutta la sua attenzione, come al solito, a Lucy, senza però mai unirsi al buon umore che solo loro in gruppo riuscivano a creare. Aveva scambiato giusto un paio di parole con Liam non appena era tornato dal palazzetto e, dal tono di voce basso e dalle loro facce, erano sembrati entrambi molto seri. Non tiravo ad indovinare pensando che avessero ancora commentato quanto era accaduto nel pomeriggio. In effetti, volevo chiedere anche io un paio di cose a Liam, visto che era rimasto lì più tempo di me e Louis, ma non ero ancora riuscita a parlarci e, in ogni caso, lui sembrava evitarmi. 

-Risolveremo tutto.- mi disse Harry per rassicurarmi. -Saliamo di sopra, ora. Hai bisogno di dormire.- 

-Non ho sonno.- risposi controvoglia. In realtà volevo buttarmi sul divano a guardare un programma spazzatura e, al massimo, assopirmi tra di loro.

-Allora vai sul divano o vai giù in taverna, aiutiamo noi Niall con le docce alle piccole, poi ti raggiungiamo.-

Annuii alla proposta di Louis. -Ne tengo con me qualcuna, così c'è meno casino su.-

-Ti faccio compagnia io.- Zayn pronunciò le prime parole della serata e si alzò da tavola. Lo guardai di sottecchi e non sapevo ben giudicare quale fosse il suo stato d'animo. Harry e Louis sembravano del mio stesso avviso, ma non dissero niente e chiamarono Elizabeth, Cecily e Charlotte per andare con loro a fare il secondo turno di doccia.

Mi avvicinai a Jenni e, lasciandole un piccolo bacio sulla guancia, la presi in braccio. -Forza, piccole, andiamo a guardare i cartoni.- dissi alle restanti. Zayn mi imitò e prese Sarah e Lucy, caricandole entrambe sulle braccia senza il minimo sforzo.

Non ci fu bisogno di scomodare Cody che già stava correndo fuori dalla cucina per buttarsi sul divano.

***

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora