Capitolo 7

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-Piccola.-

Una voce cantilenante iniziò ad infastidirmi e un paio di mani fredde iniziarono a sfiorarmi il viso.

-Piccola, svegliati.-

Ignorai le parole del mio ragazzo e voltai il capo dall'altra parte del cuscino per cercare di riprendere sonno. 

Sentii una risata e poco dopo sussultai al tocco di Louis, che, come al solito, aveva optato per giocare sul mio punto debole infilzandomi il fianco con un dito. Aprii finalmente gli occhi e mi sollevai velocemente sui gomiti mezza intontita per quel brusco risveglio.

- Louis, ti fotti da solo oppure devo fotter...?- ma mi bloccai non appena mi ricordai di ciò che era successo nottetempo. Strinsi le labbra per impedire al mio cervello di continuare quella frase davvero troppo poco carina e sorrisi vedendo che anche Louis aveva spalancato gli occhi alla mia volgarità.

-Scusami.- borbottai sprofondando di nuovo nel cuscino.

Louis rise e si sporse su di me bloccandomi tra le sue braccia.

-Ti sei salvata per un pelo, piccola.-

Mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra e mentalmente sospirai di sollievo.

-Beh, del resto, dovresti sapere che chi ti ama non ti parla al mattino.- azzardai sorridendo e finalmente mi alzai per mettermi seduta appoggiata alla testata del letto.

Per tutta risposta, biascicò un 'Ma smettila' e mi diede un buffetto sulla guancia scuotendo la testa.

- Ora muoviti, io e gli altri stiamo per andare.-

-Mm?- alzai un sopracciglio con aria interrogativa: -Devi uscire anche tu?-

Mi ricordavo che il giorno prima Liam, Niall e Zayn mi avevano accennato il fatto che nessuno di loro ci sarebbe stato quella mattina a casa, ma ero abbastanza sicura che Louis non mi avesse avvertita. 

Lui sospirò. -Piccola, te l'ho detto ieri che io e Liam stamattina avremmo avuto un allenamento extra. Lo sai che tra un paio di giorni inizia il campionato.-

Aggrottai la fronte. -Non mi hai detto proprio niente, me lo sarei ricordato.- dissi più fra me e me che a lui, ma quando tornai a guardarlo decisi di non contraddirlo oltre perché aveva già messo su un'espressione contrariata. -Ma facciamo finta che tu me l'abbia detto.- e mi ributtai a letto affranta dalla notizia.

Metà addolcito e metà divertito dalla mia reazione, si appoggiò al letto e si sdraiò sopra di me. Mi prese il viso tra le mani e mi strinse le guance fra il pollice e le altre dita.

-Guarda che torno presto, piccola peste. -

- E mi lasci qui da sola?- bofonchiai con le guance strette dalla presa di Louis.

-No, rimane qui Harry con te perché non ha niente da fare stamattina. Io, comunque, torno per pranzo.- mi rispose paziente.

-Va bene.- sussurrai e mi allungai per dargli un piccolo bacio sulle labbra.

-Lo sai che tra un mese avremo tutto il tempo che vuoi per stare insieme. So già che mi farai dannare. Come farò a sopportarti per il resto della vita?- mi chiese con il suo solito sorriso sghembo.

Alzai gli occhi al cielo. -Mangiando sarcasmo e simpatia ogni mattina, immagino.-

Louis mi guardò con i suoi occhi dolcissimi. -Sì, mi sa che farò proprio così.- 

Mi sorrise e mi sussurrò "Ti amo" all'orecchio, poi mi aiutò ad alzarmi dal letto per raggiungere gli altri in cucina.

   ***

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora