Furono le urla devastanti di Anne, Sarah e Chantal che mi svegliarono di colpo e che mi fecero chiedere cosa avessi fatto di male nella vita. Il forte sospiro alla mia destra sembrò essersi posto la stessa domanda.
-Desii!-
Sentii la porta della camera aprirsi di colpo e la voce di Sarah rimbombarmi nelle orecchie, mentre le altre pesti correvano dentro alla stanza. Il materasso si inclinò di lato e, senza pensare alle conseguenze, le mie piccole iniziarono a saltare sul letto, cosa che sapevano benissimo essere categoricamente proibita. Senza aprire gli occhi indovinai che il respiro soffocato di Louis alle mie spalle era stato causato da Chantal che gli si era buttata addosso, molto probabilmente dopo essere inciampata fra le sue gambe. Contai mentalmente fino a dieci prima di perdere la calma e aprire gli occhi, ma Louis mi anticipò.
-Bimbe, lo sapete che qui non si entra.- disse con tono severo e sentii il peso del materasso spostarsi di nuovo. Le mie piccole erano state decisamente audaci a varcare la soglia della camera sapendo che Louis era rimasto a dormire con me quella notte e mi rannicchiai ancor di più tra le lenzuola.
Il mio ragazzo sapeva incutere timore anche a me quando sgridava le mie sorelline e, da un certo punto di vista, avevo sempre ammirato quel lato del suo carattere. L'autorità che esercitava con il suo sguardo in qualsiasi situazione gli permetteva di avere sempre tutti ai suoi piedi e, aggiungendo il suo fascino, il più delle volte erano tutti ben disposti a soddisfare le sue richieste. Louis era sempre stato così e mi ricordavo che già quando eravamo entrambi piccoli, io cinque e lui undici anni, riusciva sempre a farmi chiedere scusa dai bulletti della situazione che mi prendevano in giro o che mi trattavano male per questo o quell'altro motivo.
Sapevo benissimo che il carattere del mio ragazzo era frutto di un'infanzia tremenda, che, in qualche modo, l'aveva costretto a diventare così, a porsi all'attacco e a non lasciarsi intimidire da nessuno. Crescendo, era diventato lui intimidatorio, fino ad abituarsi ad avere il controllo su tutto. Anche in modo dispotico. Una volta, tuttavia, rigorosamente di notte, protetto dal buio, mi aveva confessato che grazie a me stava superando la sua infanzia, come se questa si stesse allontanando da lui sempre di più, senza tormentarlo ancora, assumendo la fisionomia di un brutto sogno.
Socchiusi un occhio e vidi il mio ragazzo prendere in braccio Chantal, dopo essersi assicurato che fosse tutta intera dalla caduta sul letto e, senza alcuno sforzo, circondò Anne con un braccio ad altezza vita e la sollevò come un sacco di patate. Si voltò poi verso Sarah e le fece un cenno con la testa verso la porta.
-Fuori.-
Le piccole iniziarono audacemente a lamentarsi, ma erano sempre caute quando lo facevano con Louis, molto di più che con gli altri ragazzi e, ovviamente, non c'era paragone rispetto a quando facevano i capricci con me. Avevano sapientemente imparato fin dove potevano spingersi con la pazienza del mio ragazzo e, modestamente, l'accortezza l'avevano ereditata dalla loro sorella maggiore. Limitai di nuovo lo sguardo al nero e mi voltai sul fianco opposto, dalla parte dove aveva dormito Louis. La porta si richiuse dietro di loro e il silenzio tornò nella stanza, aiutato dal cuscino che ovattava qualsiasi rumore proveniente dal resto della casa.
Dopo qualche minuto la porta si riaprì e Louis si sdraiò nuovamente, prendendo il mio posto sul materasso e mi cinse con un braccio la vita, attirandomi a sé senza sforzo. Sentii il suo bacino contro al mio sedere e mi accorsi che eravamo entrambi vestiti, lui con un paio di pantaloncini neri e io con una delle sue magliette extra-large, che, da in piedi, mi arrivavano fino alle ginocchia. Probabilmente me l'aveva infilata la sera prima mentre stavo per addormentarmi.
-Grazie- sussurrai.
-Figurati- rise lui, lasciandomi un piccolo bacio sul collo. -Desi, doveva occuparsi tua mamma delle piccole stamattina, giusto?-
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Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]
Fanfiction"-Vieni qui.- disse dopo qualche secondo, con lo stesso tono autorevole che avrebbe usato con una delle piccole, piantando il suo sguardo sul mio. Rimasi immobile respirando piano. - Desi, hai già fatto vacillare abbastanza la mia pazienza. Vieni fo...