Capitolo 30

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Mi svegliai intorpidita tra le lenzuola bianche del mio letto e alzai leggermente la testa per guardare l'orario mentre un raggio di sole mi colpiva gli occhi passando attraverso le finestre che erano rimaste aperte dalla sera prima. Sprofondai di nuovo nel cuscino constatando che mancavano ancora due ore all'autobus e che avevo tutto il tempo per rimanere altri dieci minuti a letto. Girai il viso dall'altra parte del materasso e lì, ancora nudo, dormiva beatamente il mio ragazzo. Sorrisi ai suoi respiri profondi e mi sollevai per vedere in che condizioni avessimo lasciato la camera dopo la notte di fuoco.

Vestiti per terra, cuscini sbatacchiati, quaderni e libri che erano sulla scrivania aperti sul pavimento, le mie mutandine appese alla maniglia della porta. Tutto nella norma come ogni post sesso con Louis. Speravo tanto avrebbe rimesso a posto lui quel casino, perché quel giorno sarei rimasta tutto la mattina e pomeriggio a scuola, a iniziare a provare balletto a due con Jason.

Cazzo. Jason.

Mi era completamente passato dalla testa il putiferio in cui mi trovavo. Non avevo ancora minimamente accennato a Louis il fatto che avessi accettato di ballare con il suo rivale numero uno. Né tanto meno che il suo rivale numero uno mi stesse pure simpatico.

Mi alzai dal letto e presi i vestiti da indossare quel giorno, sgattaiolando fuori dalla stanza per andare a farmi una doccia, nella speranza di lavare via anche i sensi di colpa.

***

Uscii dal bagno bella pulita e profumata e tornai nella mia camera per vedere se Louis si fosse svegliato. Mi stava aspettando mezzo seduto sul letto con il cellulare in mano. Appena mi sentii entrare, si voltò verso di me e mi mostrò il suo bellissimo sorriso. Si era anche già vestito con un paio di pantaloncini blu al ginocchio e una t-shirt nera, ma i capelli rimanevano il disastro di sempre, senza che ci mettesse nemmeno un minimo di sforzo per farli sembrare per lo meno presentabili. A me, d'altronde, facevano impazzire così.

-Ciao amore.-

Gli feci una smorfia in risposta, sporgendomi verso di lui per lasciargli un bacio sulle labbra. Mi prese tempestivamente i fianchi con le mani e, sollevandomi come una piuma, mi posizionò sulle sue gambe. Mise le dita tra i miei capelli ancora bagnati e mi attirò piano verso di sé per baciarmi in modo più approfondito.

-Come siamo espansivi questa mattina.- dissi sorridendo vicino alla sua bocca.

-Sei così bella in mezzo alle lenzuola bianche. Forse ci passerei una vita a guardarti cosí.-

Arrossii come una scema. Amavo e odiavo Louis contemporaneamente quando diceva queste cose, perché adoravo come mi faceva sentire ma non sopportavo che mi facesse andare totalmente in tilt con il cervello.

-Amo quando diventi timida.- si sporse verso il mio orecchio -Ieri sera, però, non lo eri così tanto mentre ti sfondavo.-

Alzai gli occhi e lo spostai da me con una manata.

-Coglione.-

Si mise a ridere e, insieme a me, si alzò finalmente dal letto per andare a svegliare le piccole, dato che ormai era ora di mettersi in moto. Erano, infatti, già le nove e alle dieci dovevo essere alla fermata.

-Viene qualcuno oggi, Lou?- chiesi entrando nella cameretta di Anne, Christine ed Elizabeth e iniziando a tirare su le tapparelle per far entrare la luce del sole.

-Sì, Niall, Zayn e Liam in teoria.- mi rispose tirando su dal letto senza tante cerimonie una Cristina mezza addormentata. -Forza, piccole! Sveglia!- disse poi ridendo, vedendo il volto della piccola che cercava disperatamente di tornare tra le lenzuola.

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora