Capitolo 21

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Okay. Forse non era stata una grande idea mettere in mezzo Harry; ma cosa potevo fare ormai? Inventarmi un'altra balla anche per il mio migliore amico? Pensai in fretta mentre lui mi guardava con il sopracciglio alzato, cosa che faceva solo quando era consapevole del fatto che lo stavo tenendo all'oscuro di qualcosa. Optai alla fine per una mezza verità.

-Ascolta, non è niente di preoccupante.- dissi rimettendomi comoda sul divano. - Ma so per certo che se Louis lo venisse a sapere creerebbe solo mille bazze e non voglio farlo innervosire.-

-Va bene.- rispose Harry ancora guardingo - Dimmi allora di che si tratta.-

-Devo vedere un mio amico oggi pomeriggio e sai bene che Lou si mette sull'attenti anche solo quando abbraccio Niall, quindi non mi sembra proprio il caso di dirgli che devo vedermi con un ragazzo che lui non conosce nemmeno. Mi servirebbe che qualcuno badasse alle bimbe almeno per un'oretta mentre sono fuori.-

-Chi è questo tipo?- chiese lui senza mezzi termini.

Alzai gli occhi al cielo. - Harry, non iniziare anche tu per favore. È un amico che inizierà il mio stesso corso di danza a settembre e lo sto aiutando con le iscrizioni per audizioni e robe varie.- dissi evasiva, distogliendo nel contempo i miei occhi dai suoi, sapendo che se avessi provato a sostenere ancora per qualche secondo il suo sguardo mi sarebbe uscita la verità dalle pupille.

-Mm, va bene.- disse lui alzando alla fine le spalle - E a Louis che cosa hai detto?-

-Che mi devo vedere con Marika.- risposi sbrigativamente.

-Beh- disse lui sprofondando di nuovo nel divano - spero per te che non venga a sapere la verità.-

-Tranquillo.- risposi sicura di me. L'unica cosa, però, di cui in quel momento ero realmente "sicura di me" era il fatto che mi sarei potuta tranquillamente seppellire viva se fosse venuta a galla la vera verità.

***

Ad un quarto alle 17 ero pronta. O meglio, la parte più spavalda e curiosa di me era pronta per uscire di casa. Il restante 98% di Desiree Petal era ancora sul divano preso dall'ansia e dal rimorso.

Sospirai piano e mi infilai le inseparabili Platform Windosor Smith grigie che mi alzavano di quei 5 centimetri fieri di cui andavo molto orgogliosa e salutai velocemente le mie piccole.

-Grazie, Harry.- dissi poi al mio migliore amico mentre mi tenva la porta di casa aperta.

-Fai la brava, miraccomando.- rispose lui mentre uscivo.

Non appena sentii richiudersi la porta di casa, il sorriso falsissimo che avevo stampato sul volto si trasformò in un'espressione che era l'esatta trasposizione della frase "Che cazzo mi è saltato in testa di fare".

Cercai di calmarmi mentre percorrevo le conosciute stradine di Doncaster e dopo qualche minuto raggiunsi il Cask Corner, già gremito di gente che accorreva al bar per dissetarsi con qualcosa di fresco.

Mi piazzai davanti alla vetrina e mi ripromisi che se Jason non fosse arrivato da lì ad un minuto me ne sarei subito andata. Purtroppo, una voce alle mie spalle chiamò subito il mio nome.

-Ei, ciao Desi.-

Mi girai e mi trovai propro davanti un ragazzo alto e moro che mi guardava dall'alto. Mi sentii improvvisamente piccola sulle mie platform, ma, nonostante i complessi di inferiorità, non potei fare a meno di notare le due fila perfette di denti bianchi incorniciati da due labbra rosee e carnose che mi sorridevano.

Sbattei le palpebre incredula e cercai di recuperare la concentrazione rispondendo con un secco "Ciao."

-Ti va di entrare?- mi chiese lui facendo un cenno verso il Cask e portando contemporanemante una mano dietro la testa, quasi come se fosse in imbarazzo.

Your Help ║Louis Tomlinson [𝐈𝐍 𝐑𝐄𝐕𝐈𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora