ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀ

cinquantatre

Quando arrivarono davanti alla porta della casa di Yoongi, scese dalla macchina anche Jungkook.

«mi fermo da lui, Hyung,» disse rivolgendosi a Namjoon «almeno potete fare quello che volete.» concluse facendo l'occhiolino a Jin che quasi non soffocò con la sua stessa saliva.

«come se tu non avessi fatto lo stesso con Yoongi Hyung.» lo stuzzicò Jimin dal sedile posteriore ed il ragazzino si alzò facendogli il medio mentre la macchina ripartiva.

«che ragazzaccio,» ridacchiò Yoongi «è così che tratti quelli più grandi?»

Jungkook rise, avvicinandosi alla porta, e osservò il menta prendere una chiave da una trave di legno spostata.

«davvero, per niente a prova di ladri.» commentò il più piccolo, causando una risata da parte di Yoongi.

«fai come se fossi a casa tua.» lo accolse sorridendo e la sensazione che sentì Jungkook a quelle parole gli riscaldò il petto così tanto che dovette andare a sciacquarsi con la scusa del caldo di agosto.

Quando tornò in salotto vide Yoongi ai fornelli e si avvicinò furtivamente, circondandogli il corpo e lasciandogli un bacio sulla guancia.

Il loro momento, però, fu interrotto da un rumore all'esterno e subito il più grande si mise sull'attenti, intimando all'altro di rimanere fermo e di nascondersi in caso gli avesse fatto cenno.

Jungkook spalancò gli occhi a quelle parole, ma fece come gli era stato detto, senza fiatare.

«chi era?» chiese poi quando vide l'altro tornare con un foglio in mano. Non riuscì a leggere niente che quello lo bruciò sul fuoco del fornello «Yoongi,» lo chiamò serio «che cosa succede? È tutta la settimana che ti comporti in modo strano, e ora questo, sono quelli che ti hanno picchiato?» azzardò.

«non lo so.» rispose semplicemente il menta sospirando.

«come non lo sai? Chi è che ti chiama?»

«non sono fatti tuoi,» esclamò Yoongi voltandosi verso il ragazzo «non immischiarti, per favore.» supplicò e il blu non poté fare altro se non annuire perplesso.