sessantadue

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«Jungkook!» lo chiamò di nuovo Jimin, bussando alla porta della casa di Yoongi, dove il ragazzo si era rifugiato da quasi un mese «Jungkook devi uscire da lì.»

Il biondo si voltò, osservando gli altri che avevano lo stesso suo sguardo: preoccupazione.

«Kookie, avanti, abbiamo il ramen e i tuoi ravioli preferiti.» provò Jin, ma non arrivò nessuna risposta dall'interno.

«siamo sicuri sia qua?» chiese Taehyung dopo l'ennesimo tentativo e Jimin annuì convinto.

«dalla finestra ho visto la televisione accesa e qualcuno sul divano, se non è lui è Yoongi, e se è Yoongi gli spezzo le ossa una ad-» si interruppe, sentendo la chiave nella porta girare e quest'ultima aprirsi.

Jungkook sollevò lo sguardo, puntando gli occhi in quelli più chiari dell'amico «hai detto Yoongi? L'avete trovato?»

Jimin aprì la bocca, l'aspetto del più piccolo era devastante. Gli occhi erano rossi e gonfi dal pianto, era dimagrito, i capelli erano una massa informe e teneva addosso i vestiti del menta, stringendosi in essi come se ne dipendesse la sua stessa vita.

«no,» rispose Hoseok lentamente, avvicinandosi al ragazzo a cui presto gli occhi si riempirono nuovamente di lacrime «siamo venuti per te, Kookie, devi mangiare e hai bisogno di riprenderti.» insistette mentre circondava il corpo del ragazzo dai capelli ormai verdi.

Fece segno agli altri di entrare, mentre lui riportava Jungkook sul divano ed accendevano qualche luce in più.

In poco tempo erano tutti seduti, chi sul tappeto chi sul divano, con il cibo tra le mani.

«devi mangiare.» ripeté Hoseok.

«non ho fame.» rispose però, Jungkook, poggiando il cibo sul tavolo dietro il divano.

Un silenzio assordante cadde tra loro, ma venne interrotto poco dopo da Taehyung, seduto sul divano accanto al verde «vuoi parlarci di lui?»

Il più piccolo alzò lo sguardo e in quell'esatto istante una lacrima corse sulla sua guancia, finendo sulla sua manica, che iniziò a fissare con insistenza.

«quando... sono venuto qua la seconda volta stavo piangendo perché avevo litigato con mia mamma...» sussurrò «lui... lui mi ha asciugato le lacrime sulla soglia con le maniche di questa felpa,» spiegò iniziando a giocarci insieme mentre altre lacrime scendevano copiose, ma quello non fermò il racconto «mi ha fatto entrare, mi ha ascoltato e fatto sfogare.. poi mi ha fatto ridere così tanto che mi sono dimenticato perché fossi qui.» disse sorridendo appena.

Quel sorriso così triste fece stringere il cuore a Jimin, che lo ascoltava con gli occhi lucidi.

«e quando siamo partiti per la nostra vacanza, ero in ansia perché era la prima volta che me ne andavo da solo, e lui mi ha tranquilizzato dicendo che-» si fermò, interrotto da un singhiozzo «che c'era lui e che sarebbe andato tutto bene.»

Hoseok passò una mano tra i capelli di Jungkook, mentre questo abbassava il capo, nascondendosi tra le ginocchia «quando eravamo soli mi chiamava "Koo" perché per lui "Kookie" era troppo lungo,» ridacchiò, causando una piccola risata generale «ha lasciato che facessi quello che volevo, perché sapeva che avevo bisogno di avere del controllo, anche se non l'ha mai ammesso.»

Passò una manica sul naso e si asciugò le lacrime, lentamente, come fece Yoongi quella notte.

«la notte che ci siamo incontrati.. lui mi ha portato in un ristorante perché aveva paura ad andarci da solo, fidandosi di me. E qualche sera dopo... l'ho visto seduto e piangeva... mi ha detto-» rise leggermente al ricordo della scena «ha detto che piangeva perché aveva paura del buio, e io c'ho creduto... che stupidaggine,» tirò sul con il naso «forse aveva paura di quello che avrebbero potuto fargli, chiunque lo minacciasse. E la sera che siamo tornati dalla vacanza in montagna, abbiamo avuto una minuscola discussione e lui mi ha detto di starne fuori... all'inizio ci sono rimasto male, pensavo non volesse coinvolgermi nella sua vita, ma ora...» lanciò un'occhiata al telefono di Yoongi, appoggiato sul mobile della televisione «so che stava cercando di proteggermi, ed io... io non so nemmeno se sia vivo ora.» concluse, scoppiando di nuovo in lacrime e subito Jimin si catapultò su di lui, abbracciandolo e facendolo sfogare sulla sua spalla.

ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora