sessantasei

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"Sei cambiato tanto, ma sei sempre così bello che mi vien voglia di chiederti un bacio, Koo."

Jungkook rilesse quelle parole almeno una ventina di volte. Il suo cuore aveva preso a battere più veloce del normale mentre il respiro gli si era bloccato a metà.

«Kookie?» la voce di Taehyung lo riportò alla realtà e sollevò lo sguardo di scatto, guardandosi intorno, ma non trovò nulla, nessuna faccia conosciuta.

Vide il cameriere di poco prima passare davanti a loro di nuovo, e lo bloccò prima che gli potesse scappare.

«chi ha scritto questo? Dov'è?» domandò, il tono minaccioso spaventò sia il ragazzino che gli amici di Jungkook.

«n-non lo so... era seduto là,» disse indicando un posto vuoto al bancone «dev'essersene andato qualche minuto fa.» e il ragazzo scattò, catapultandosi al piano di sotto, seguito a ruota dagli altri.

Si mosse tra la gente, gli occhi che scattavano a destra e sinistra, analizzando tutte le persone. Uscì, spalancando la porta e spaventando i ragazzi fuori.

Fece qualche passo e si guardò intorno.

Poi lo vide, di spalle, con quella stupida giacca enorme addosso, i capelli menta ormai diventati biondi, ma era lui, ne era certo.

Iniziò a camminare verso di lui a grandi falcate «Yoongi!» urlò e quello si voltò.

E quando vide il suo viso per poco non ebbe un mancamento, ma quello non lo fermò.

Si era sempre chiesto come avrebbe reagito quando l'avrebbe rivisto, se mai l'avesse rivisto, mille scenari si catapultavano nella sua mente, uno dietro l'altro, ma non si era mai immaginato di poter reagire in quel modo.

Era a due passi da lui e la prima cosa che fece fu tirargli un pugno. Yoongi barcollò e per un pelo non perse l'equilibrio e Jungkook lo spinse, iniziando a piangere.

«dove cazzo eri finito? Pezzo di merda!» urlò continuando a spingerlo e lanciargli la giacca addosso.

I suoi amici, nel mentre, avevano calmato i ragazzi fuori, dicendo loro che potevano cavarsela da soli, senza il bisogno della polizia o altro.

«ti ho cercato per quattro anni! Quattro anni, fottuto bastardo!» urlò ancora, tirandogli un altro pugno «ti ho aspettato-» lo spinse ancora «per un anno, sperando che aprissi quella maledetta porta! Ho vissuto praticamente a casa tua e ora tu mi scrivi questo biglietto di merda!»

«Koo-» provò a parlare Yoongi, ma quello lo spinse nuovamente.

«me l'avevi promesso! Mi avevi promesso che non te ne saresti andato! Schifoso coglione!» urlò l'ennesimo insulto, prima di spingerlo di lato, passargli di fianco ed andarsene, scomparendo nel buio.

«Jungkook!» urlò Jimin cercando di fermarlo, ma già era sparito.

«che cazzo ci fai qua?» chiese Taehyung alzando un sopracciglio.

Yoongi sospirò, scuotendo la testa «non importa più ormai, mi odia.»

E Jimin non ci vide più «davvero? Davvero pensi che ti odi? Quando sei sparito, ci sono voluti tredici mesi per farlo uscire dalla tua casa che cadeva a pezzi, come lui. È rimasto lì dentro per più di un anno, senza uscire nemmeno, una, singola, volta. È riuscito a superare l'ultimo anno di scuola al pelo, solo perché abbiamo cercato di aiutarlo con lo studio e poi è sparito pure lui. Se n'è andato, ha cercato di allontanarsi da qua perché qualunque cosa gli ricordava te, perché non ce la faceva più. Poi ha viaggiato per tutto il mondo, cercando te. E forse, se possibile, è tornato ancora più distrutto. Il primo giorno che sono entrato in quella casa, c'erano bottiglie di alcolici ovunque, puzza di fumo e chiuso, e i suoi occhi gli ho visti bene: aveva pianto, forse per giorni interi, per te.»

«lui non ti odia, Yoongi, ti ama,» aggiunse Namjoon «l'unica cosa che potresti fare ora è andare da lui e spiegargli che cosa  è successo in questi sei anni.»

«non mi ha lasciato neanche aprir bocca.» disse Yoongi fissando il buio.

«doveva sfogarsi,» rispose Taehyung «l'hai già fatto, no? Lascialo urlare, piangere e sbollire, poi puoi averci una conversazione insieme.»

Il biondo sospirò, passandosi una mano sul viso.

«io non so che cosa tu gli abbia fatto per farlo finire così,» intervenne Jin «ma qualunque cosa sia, è stata davvero potente, perché se Namjoon fosse sparito per sei anni, mi sarei rifatto una vita. E stiamo insieme da otto anni. Voi vi conoscevate da tre mesi, ma ci ha messo sei anni per uscire in un locale per la prima volta da quando te ne sei andato.» disse con una calma da far paura.

Yoongi rimase stupito da quelle parole, in effetti anche lui ci aveva pensato, aveva avuto paura che si fosse fatto una vita, che stesse insieme a qualcuno o che addirittura avesse dei figli.

Quando l'aveva visto lì, seduto su quel divanetto era impazzito, lo cercava da mesi, e non sapeva come comportarsi, così pensò alla cosa più stupida e semplice del mondo.

«questo è l'indirizzo,» disse Hoseok «hai la macchina?»

«sono fuggito correndo.» rispose con la testa tra i pensieri, ma nessuno domandò, le domande e le risposte non sarebbero servite a loro.

«vieni, ti ci porto io.»

ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora