quarantatre

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Jungkook sospirò, evidentemente in ansia, guardando per l'ennesima volta in tutta la sera, il telefono, acceso sulla chat di Yoongi, che ancora non aveva risposto ad un solo messaggio inviatogli.

«Nam, hai del soju?» chiese Taehyung.

Namjoon annuì indicandogli il frigorifero «sì, ci sono quattro bottiglie, portale tutte.»

Taehyung si alzò dal divano catturando l'attenzione del più piccolo che lo seguì con lo sguardo e decise che quello era il momento per chiedergli spiegazioni.
Si avvicinò al ragazzo, ma non fece in tempo a chiedere niente che il suo telefono iniziò a squillare, attirando l'attenzione dei presenti.

L'ansia che gli aveva attanagliato lo stomaco per tutto il giorno si affievolì quando lesse il nome sulla schermata.

«si può sape-»

«Koo, scusami,» il piccolo si interruppe sentendo il tono flebile dell'altro «ho bisogno di te.»

«dove sei?» chiese Jungkook di nuovo in ansia.

«al luna park.»

«rimani lì, arrivo subito.» il più piccolo corse fuori di casa, senza ascoltare le voci degli altri che lo richiamavano, si fiondò fuori, noncurante dei capelli spettinati, del fatto che fosse in tuta, aveva solo l'ansia e la paura dentro di sé. Il telefono ancora all'orecchio mentre continuava a parlare all'altro.

ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora