quarantasei

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«okay Jimin,» i due ragazzi erano sulla terrazza dell'appartamento di Namjoon, seduti su delle sedie di plastica, sul tavolino in mezzo a loro due bicchieri di soju «spiega, cos'è successo con Taehyung?»

Jimin sospirò, distogliendo per un attimo lo sguardo dal panorama di luci della città davanti a loro «ho fatto un casino, sono un deficiente.»

Il piccolo ridacchiò «niente che non si possa risolvere, avanti.»

«eravamo a casa mia che stavamo studiando per l'esame, quando Taeyong – un mio compagno di classe – mi ha chiamato per ridarmi degli appunti,» il biondo si interruppe, bevendo un sorso di vino «mi ha chiesto se potesse passare a ridarmeli quel giorno perché era già in giro e io gli ho detto che non c'era alcun problema-»

«ma il problema c'era.» disse Jungkook velocemente, facendo annuire Jimin.

«vedi, quando è arrivato a casa l'ho invitato a rimanere un po' per offrirgli qualcosa e ringraziarlo del disturbo insomma, una cosetta piccola.» il ragazzo raccontava la storia con lo sguardo basso sul bicchiere che teneva tra le dita e lo accarezzava come se lo stesse consolando.

Jungkook sorrise appena, Jimin era un ragazzo dolce e gentile che concedeva anima e corpo in ogni cosa che faceva e anche un po' ingenuo, forse per questo che Taehyung era protettivo nei suoi confronti.

«si è fermato qualche minuto e quando se n'è andato, Tae ha fatto una scena dicendo che ci stava provando con me e che io gli stavo andando dietro.»

«ed era vero?» chiese Jungkook «che ci stesse provando con te, intendo.»

«non lo so!» sbottò il ragazzo «forse.. un po'.»

«un po'?»

«okay, sì, ci stava palesemente provando, ma l'ho notato solo dopo, non avevo capito che cosa stesse effettivamente facendo..» Jimin sospirò nuovamente bevendo un sorso del suo vino «il punto della questione è che mi sono arrabbiato anche io e diciamo che potrei aver detto delle cose che non penso veramente.»

«Jimin...» lo richiamò il piccolo, guardandolo negli occhi «che cosa hai detto?»

Il biondo si morse il labbro e chiuse gli occhi «mi ha detto se avessi intenzione di andargli dietro e gli ho risposto che volevo portarmelo a letto.»

Jungkook sgranò gli occhi «ma che cosa diamine ti salta in mente?!» esclamò portando una mano sulla fronte.

«ero arrabbiato e nervoso e confuso e lui continuava ad urlare ed io... io non sapevo che fare e mi sono infuriato e gli ho detto- ah, sono una frana Kookie.» confessò Jimin lasciandosi cadere sulla sedia e finendo la sua bevanda.

«decisamente, Jiminah.» il piccolo sospirò passandosi la mano che prima stava sulla sua fronte, sul viso «e Taehyung cos'ha detto?»

«niente, se n'è andato.» Jungkook si girò appena in tempo per vedere una lacrima scivolare sulla guancia del biondo e si raddrizzò immediatamente, posandogli una mano sulla spalla.

«ehi, Jimin, te l'ho detto.. niente che non si possa risolvere. Ci parlerò e troveremo una soluzione, stai tranquillo.»

Jimin sorrise asciugandosi le lacrime «grazie, Kookie.»

ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora