trentasette

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Jungkook aprì la porta di casa dopo aver rassicurato Yoongi dicendogli che se la sarebbe cavata da solo e che lui non avrebbe dovuto subirsi le lamentele che da lì a poco sarebbero arrivate.

«Jeon Jungkook!» ed eccola, la voce di sua madre appena mise piede in casa «dove sei stato?!»

«in vacanza.» rispose calmo il ragazzo.

La donna prese il figlio e lo strinse tra le braccia, finalmente rilasciando un sospiro che aveva trattenuto per troppo tempo, rincuorata che Jungkook fosse tornato.

«stai bene?» chiese lei prendendo le guance del ragazzo tra le mani, lo guardò qualche secondo, poi si allontanò diventando subito seria «cosa ti è saltato in mente, eh? Scappare così, pur sapendo che ti avevamo chiaramente detto di non andare!» esclamò incrociando le braccia al petto. Jungkook alzò gli occhi al cielo e a quel movimento gli occhi della madre finirono sul collo del ragazzo e si spalancarono immediatamente «e questi cosa sono?» disse alzando il mento a Jungkook per guardare meglio.

A quel movimento al ragazzo venne in mente quando Yoongi lo aveva spinto contro il muro del corridoio dell'hotel - reduci da una serata fuori - e gli aveva alzato il mento per fiondarsi sul suo collo e riempirlo di succhiotti.

Sorrise ricordando l'accaduto per poi spostarsi dalla presa della donna «aspetta che li veda tuo padre!» disse minacciosa, ma Jungkook ridacchiò.

«tranquilla, non ne avrà il piacere.» disse camminando verso le scale.

«che cosa intendi?» chiese la madre girandosi cerso il ragazzo.

«che sono venuto qua solo per prendere delle cose, vado da Namjoon per tutta l'estate.»

ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora