ɴɪɢʜᴛꜱ || ᴋᴏᴏᴋɢᴀ

sessantuno

Dieci giorni.

Erano passati dieci giorni da quel "ti amo" e Yoongi era scomparso. La mattina seguente Jungkook aveva provato a chiamarlo ancora ed era riuscito a sentire la suoneria del telefono dentro la casa, così aveva preso la chiave sotto la trave ed era entrato, trovando però solo il telefono sul divano.

Con mani tremanti lo sbloccò e cercò qualsiasi cosa che lo aiutasse a capire dove si fosse cacciato. Foto, ultime ricerche su internet, messaggi...

E trovò dei messaggi inquietanti, tutti dallo stesso contatto, che chiedevano dove fossero i soldi, o lo minacciavano di fargli saltare in aria la casa, o – addirittura – di uccidere Jungkook.

Il ragazzo impallidì, continuando a scorrere i messaggi fino ad arrivare al primo, consegnato il venticinque maggio, due giorni prima del loro incontro.

Dal testo si capiva che Yoongi e quel contatto avrebbero dovuto incontrarsi la sera del ventisette al loro ristorante. E improvvisamente si ricordò di quando il menta si era alzato ed era andato in bagno e, qualche secondo dopo, un ragazzo tutto coperto l'aveva seguito.

Jungkook crollò sul divano, fissando il vuoto e, mentre altre lacrime iniziavano a riempirgli gli occhi, si rese conto che non sapeva veramente nulla della vita del suo compagno.