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L'uscita dell'autostrada è proprio all'altezza di una città piuttosto grande che si affaccia sul mare, ma Yoongi non entra nel centro abitato, imbocca la statale e si dirige verso i lidi.
Dopo circa mezz'ora gira in una stradina che porta ad una zona molto isolata e che termina poco prima di un piccolo bosco.
Da quando mi ha detto la nostra destinazione sono ammutolita, sono scossa e la testa è piena di domande.
Come fa a sapere che adoro il mare in inverno? Come fa a sapere che mi mancava? Quando ho parlato con il Leader del gruppo lui non era vicino a noi.....gliene ha parlato il suo compagno? Glielo ha chiesto lui? Ci ha sentito parlare? Legge il labiale?
Non sono capace di fare finta di nulla perciò provo a chiedere:
<Come facevi a sapere che mi manca il mare?>
Yoongi sembra un po' infastidito dalla domanda, irrigidisce le labbra e sul mento gli si formano tante piccole fossette:
<Ha importanza?>
<Beh no, sono solo curiosa.....>
Non risponde, ferma l'auto proprio al limitare del boschetto.
Da noi in Italia, sulla costa ci sono i pini, intere pinete ricoprono il litorale, questi non sono pini, non so che tipo di alberi sono, ma nell'aria il profumo del mare è inconfondibile.
Scendiamo e lo seguo, ci addentriamo nella macchia, c'è una passerella di legno che porta alla spiaggia, ci sono tavoli, sempre in legno, per fare picnic, ma siamo a novembre, è un giorno lavorativo e non c'è anima viva in giro.
<Sono stato qui anni fa con i ragazzi per un servizio fotografico, ho pensato che ti sarebbe potuto piacere>
Sono passati più di due mesi da quando ne ho parlato, come ha fatto a venirgli in mente proprio ora questa cosa?
Gli alberi sono finiti e davanti a me c'è la spiaggia ed il mare.
<Vai sfogati, goditelo, io aspetto qui> e si siede su una panca di legno.
Oh è meraviglioso, la sabbia è dorata, il cielo è terso, mi dirigo verso il bagnasciuga, il mare è di un colore turchese intenso e l'acqua è trasparente.
Chiudo gli occhi e faccio dei respiri profondi aprendo le braccia.
Quanto mi è mancato! Ci sono i gabbiani che stridono, sembra di essere a casa, i rumori sono gli stessi.
Se non fosse così freddo mi toglierei le scarpe per bagnarmi i piedi, ma non è il caso, così mi siedo sui talloni ed aspetto un'onda un po' più lunga per bagnarmi le mani, affondo le dita nella sabbia, e mi sale una tremenda nostalgia. Le lacrime scendono senza che me ne accorga, mi tampono per non sbavare il trucco e sembrare una matta.
Mi allontano un po' seguendo la riva e mi siedo su un grosso tronco bianco abbandonato sul bagnasciuga.
Prendo il telefono, vorrei chiamare Ginny, ho bisogno di sentire qualcuno di familiare, ma è quasi mezzogiorno, in Italia è notte fonda, le farei prendere un colpo.
Decido di mandarle un messaggio e vedo sul cellulare che il suo ultimo accesso è solo pochi minuti fa.
Provo a fare la videochiamata e mi risponde subito, il viso appare sullo schermo e vedo che è a letto:
<Caly ma che ora è questa per chiamare?>
<Ho visto che eri sveglia e ho tentato! Vuoi vedere dove sono?>
E le giro la telecamera, facendo vedere il paesaggio.
<Sei al mare!!!!! Ma è bellissimo li....sei con Keto?>
<No>
<Con chi sei?>
<Mmm, con amici dell'università>
Scoppia a ridere: <Non è vero!>
<Si che è vero! Solo che non te li posso fare vedere perché sono distanti... perché sei sveglia a quest'ora?>
<Sono uscita con Samu e sono rientrata da poco>
E parliamo per un po', mi racconta che con Samu si trova molto bene, che sembra un ragazzo rude e duro invece è molto tenero, cose così.
E io vorrei tanto dirle la verità, vorrei tanto dirle chi mi ha portato qui, ma non posso, non so bene quali sono i confini da rispettare.
Chiudiamo la telefonata, torno sui miei passi e vedo che Yoongi, nel frattempo, ha portato sul tavolo da picnic quella che ha tutta l'aria di essere una borsa termica.
Mi avvicino, mi scruta e forse lo vede dal mio viso che ho avuto un po' di emozioni forti e chiede:
<Bello il mare? Ti piace?>
<È bellissimo si...cosa stai facendo?>
<Preparo per il pranzo>
Spalanco gli occhi: <Mangiamo qui!?!?>
<Si>
E tira fuori dalla borsa due ciotole ermetiche chiuse da un coperchio, me ne porge una, mi passa le bacchette e una bottiglietta d'acqua.
Ci sediamo uno di fronte all'altro e tolgo il coperchio, dentro c'è una zuppa in brodo ancora calda, e sale un profumino che mi fa venire l'acquolina.
La assaggio, dentro ci sono verdure, pezzetti di pollo e....alghe?
Yoongi mi guarda mangiare poi chiede:
<Ti piace?>
<Si è molto buona....l'hai portata da casa? L'ha fatta la vostra governante?>
Lui scoppia a ridere e si mette la mano davanti alla bocca perché è piena.
<Governante? Ma come parli...sembri nel 1800, esistono ancora le governanti?> e continua a ridere:< Comunque no, l'ho fatta io!>
<Si certo come no....>
<Lo giuro, l'ho fatta io!>
<Va bene!>
<Non mi credi?>
<No, però va bene lo stesso, è molto buona>
Ci sorridiamo e continuiamo a mangiare in silenzio, ogni tanto lo guardo di sottecchi e noto particolari che in macchina non avevo notato.
Ha due nei in viso, uno sulla guancia e uno sul naso, una piccola macchia sulla mandibola e delle mani bianche come la neve, con le nocche rosa e le vene azzurre in evidenza, potrei guardarle per una settimana intera senza interruzioni.
<Vedendo il mare ti è venuta nostalgia di casa?>
<Un po'>
<Ti manca la famiglia?>
<In realtà non moltissimo, ma so che manco io a loro e mi sale un tremendo senso di colpa>
<Ti manca il tuo ex?>
Spalanco gli occhi, cosa centra Theo in questo momento?
<No nella maniera più assoluta.>
<Sei ancora innamorata di lui?>
<Ma che domande sono? No certo che no! Perché me lo chiedi?>
<Perché deve essere stato un colpo tremendo quando è finita, ti va di raccontarmelo?>
<Ma perché lo vuoi sapere? Non possiamo parlare di qualcosa di più allegro?>
<Perché parlare di queste cose fa bene, non devi tenere tutto dentro!>
<Ma ne ho parlato moltissimo, te lo assicuro, non è una cosa accaduta due giorni fa... comunque se ci tieni te lo racconto!>
E gli dico che tutto è successo quando mia madre cominciava a stare meglio ed io credevo che il calvario fosse finalmente finito.
<Invece una sera il mio ex mi chiama, lo raggiungo a casa sua e lo trovo seduto sul letto con la testa fra le mani, stava piangendo. Mi confessa di aver combinato un guaio e di aver messo incinta una ragazza....per me è stata una doccia fredda, credo fossi sotto shock. Comunque non ho detto nulla, me ne sono andata e non l'ho più voluto vedere>
<Cioè tu non hai parlato? È finita così?>
<Si, ha tentato più volte nelle settimane successive di vedermi e di parlarmi ma io non ho voluto>
E continuo:
<All'inizio dopo lo shock è arrivata la rabbia, una rabbia pazzesca, mi immaginavo di incontrare lui e l'altra e di ucciderli a mani nude in mezzo alla strada>
Yoongi si mette le mani davanti al viso e ride silenziosamente.
<Poi è arrivato il dolore, un dolore sordo e cieco che mi faceva impazzire.... Il solo pensiero che una parte così importante di lui crescesse nella pancia di un'altra mi mozzava il respiro.....e poi piano piano l'ho accettato, si è spento tutto, e rimane la delusione, un po' di amaro in bocca e a volte, il pensiero di non essere stata abbastanza>.
Yoongi mi guarda senza parlare, mi fissa con quel suo sguardo intenso e mi fa venire la pelle d'oca.
Si tormenta le labbra con i denti e vorrebbe dire qualcosa, lo vedo, ma preferisce tacere, dice solo:
<Dobbiamo rientrare, verso sera devo essere alla Hybe>.

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora