Yoongi si è addormentato, cerco di allontanare la mia testa, che al momento è vicinissima alla sua e cerco di guardarlo con la coda dell'occhio.
I suoi capelli mi fanno il solletico nell'orecchio, non possiamo assolutamente rimanere così, lo devo spostare.
Il mio braccio sinistro è bloccato contro di lui, provo a muoverlo passando dietro la sua schiena e con l'altra mano provo a sollevargli la testa. Sarà pure di corporatura minuta ma il capo è sorprendentemente pesante!
Per la miseria, sembra svenuto, lo faccio scivolare un po' in giù con la testa sulle mie gambe, gli tiro la coperta fino alle spalle e aspetto.
Yoongi si muove, si sistema su un fianco, con una mano tra le sue gambe e l'altra sulla mia coscia vicino al viso.
E adesso?
La casa è silenziosissima, passano i minuti, si sente solo il russare di Yeontan e il respiro lento di Yoongi.
Io devo andare via di qui, potrebbe rientrare qualcuno, uno dei ragazzi, oppure tutti e sei assieme, mi metto una mano sulla fronte, il pensiero di essere sorpresa qui mi spaventa da morire.
Lo guardo, dorme profondamente, le ciglia sembrano due spazzolini di visone... chissà se la sua pelle è morbida come sembra...se lo tocco potrebbe svegliarsi?
Allungo un dito e seguo delicatamente la curva delle sopracciglia, non si è mosso.
Con lo stesso dito gli tocco la mano, seguo il percorso delle vene azzurre fino al polsino della camicia.
Prendo coraggio e lo accarezzo sulla tempia....oh, è una creatura meravigliosa... le sue labbra sono aperte, le tocco, sento il suo respiro caldo sulle dita.
Provo a chinarmi, mi avvicino e gli annuso il collo, il suo odore è buonissimo, sono talmente emozionata che mi salgono le lacrime agli occhi.
Ma cosa sto facendo? No, non posso farlo, devo allontanarmi da lui, da questo posto, da questa situazione e lo devo fare in fretta.
Sarà passata un'ora da quando si è addormentato, la fronte è umida, gli tiro giù la coperta, la febbre sta scendendo.
Lo scuoto delicatamente e provo a sussurrare:
<Yoongi hey, svegliati...dai svegliati, devo andare a casa, è tardi....>
Lui apre gli occhi, li sbatte e sembra un po' disorientato quando vede il mio viso sopra di lui, poi realizza di essere appoggiato sulle mie gambe e si alza subito.
<Scusa> mi dice.
<Non ti preoccupare, come ti senti? La febbre è scesa...>
<Mm, il mal di testa è passato>
Allungo una mano per sistemargli i capelli che sono tutti spettinati, ma mi fermo prima di toccarlo.
Yoongi sembra aver capito cosa avevo intenzione di fare, si mette una mano sulla testa e se li mischia.
<Devo andare, è tardi> gli dico.
Lui mi dice che l'autista che mi ha portato qui è pronto per riportarmi a casa, provo a dire che non serve, che chiamo un taxi, ma insiste, dicendo che comunque deve andare a prendere gli altri membri del gruppo, quindi può fare una deviazione senza problemi.
Mi alzo per andare ad indossare il piumino quando vedo che fuori sta iniziando a nevicare!
<Oh Yoongi guarda! Nevica!!>
Corro verso le gigantesche vetrate per guardare meglio, i fiocchi cadono fitti.
<Adoro la neve, fa sembrare tutto così bello....> gli dico.
Yoongi mi ha seguito, è proprio dietro di me, è troppo vicino, sento il suo respiro sulla nuca.
Mi giro e con voce roca mi dice:
<Grazie per stasera>
Non riesco a parlare, cerco di sorridere, lui allunga una mano, prende una ciocca dei miei capelli e se li rigira fra le dita, mi guarda con quei suoi occhi obliqui e io non oso muovere un muscolo, inspira lentamente sussurrando il mio nome.
Mi sento come un animale selvatico che si immobilizza davanti al pericolo.
Mille campanelli d'allarme mi suonano nel cervello, spingo via la sua mano e mi allontano velocemente fino ad appoggiarmi al divano, non smettiamo di osservarci nemmeno per un secondo, giurerei di non avergli nemmeno visto sbattere le palpebre.
Lui stringe le labbra e sembra contrariato ma non apre bocca.
Cerco con le mani il piumino tastando alla cieca, lo trovo e me lo infilo, prendo la borsa e mi dirigo verso la porta. Voglio andarmene nel minor tempo possibile.
L'autista mi sta aspettando nel seminterrato, mi riporta a casa.
Appena varco la soglia mi sento al sicuro, mi dirigo in bagno, mi strucco e mi infilo il pigiama.
Keto sta dormendo, è l'una di notte passata, apro piano la porta della sua camera e mi avvicino silenziosamente al letto, evidentemente mi ha sentito perché scosta il piumone per farmi entrare.
Mi stendo vicino a lui e mi copro bene, sono gelata, e non per il freddo, no, ma per quello che è successo stasera, per quello che forse stava per succedere, per quello che sento e che non so gestire.
<Ti stavo aspettando...> dice con la voce attutita dalle coperte <Se sei qui è perché è successo qualcosa.....ne vuoi parlare?>
<Cosa devo fare Keto?> e lui sa già a cosa mi riferisco.
<Oh Cal.....ma perché proprio lui? Non potrai mai averlo, mai!>
<Lo so>
E ci addormentiamo abbracciati.
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MANDORLA
RomanceMin Yoongi, rapper, produttore, artista acclamato da milioni di persone, dal viso etereo, profondo e sfuggente. Una storia d'amore vissuta attraverso gli occhi di una ragazza in gamba ma ferita dalla vita. I sentimenti possono essere dolorosi, ma sp...