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Non mi sento più le gambe, mi sembra di avere gli arti di gomma.
Mi giro di scatto verso Keto:
<Che cosa hai combinato? Cosa significa?> la mia voce suona strana anche alle mie orecchie.
<È il mio regalo...buon compleanno Cal> ma sembra molto triste.
<Perché? Perché hai fatto una cosa del genere?>
Keto ha gli occhi umidi, sta per mettersi a piangere.
<Mi dispiace Cal, non avrei mai voluto, non ero d'accordo, ma ha insistito, ha insistito tantissimo, non ho potuto dire di no!>
Yoongi ovviamente non capisce nulla di quello che stiamo dicendo e aspetta con espressione impassibile.
Ginny si avvicina, viene di fianco a me e mi prende la mano, non mi ero accorta di stare stringendo convulsamente il vestito.
<Caly se fai così lo stropicci tutto, lascialo....> mi apre le dita e mi liscia il tessuto sul davanti, poi dice:
<È una cosa rara quella che sta succedendo, non la rovinare, è un gesto bellissimo!> poi allunga il collo, guarda Yoongi e continua:
<Solo una cosa.... dà l'impressione di essere molto delicato, è bianco come un lenzuolo, forse non sta bene, non esagerare questa notte!> e mi fa l'occhiolino.
<Ok ragazzi, la nostra serata al castello è finita, possiamo tornare indietro, andiamo a farci una pizza giù al mare!> esclama Keto.
Ma Theo non accetta di buon grado, si fa spazio e mi si mette davanti:
<Chi è questo Calipso? Avevi detto di non avere nessuno a Seoul, ma sembra un coreano quello laggiù che ti sta fissando! E se è qui le mani, evidentemente, non le ha tenute sempre in tasca! Non sei stata sincera! Dobbiamo parlare!>
<Si ok, ma non adesso!> gli dice Gin e lo prende per la vita facendolo arretrare.
<È troppo giovane per te! E poi è strano!> continua a dire Theo allontanandosi.
Samu mi saluta con la mano, Keto mi guarda ancora con quell'espressione dispiaciuta, mi abbraccia, e mi dice all'orecchio:
<Forse abbiamo tutti torto, se è qui un motivo ci sarà, non hai aperto bocca ma cerca di riprenderti, perché qualcosa dovrai pur dirgli!> e mi lascia sola.
Mi giro verso di lui.
Una parte di me vorrebbe togliersi i sandali e fuggire, l'altra parte vorrebbe saltargli al collo e non lasciarlo più, ovviamente non posso fare nessuna delle due cose.
Yoongi indossa una camicia nera con le maniche arrotolate, infilata dentro a pantaloni eleganti, sempre neri, che gli arrivano poco sopra la caviglia, si intravede un po' di pelle e il malleolo rosa, al collo ha tante collane di diversi colori e lunghezze.
I capelli sono più lunghi dietro, rispetto all'ultima volta che l'ho visto non è cambiato molto, porta sempre due cerchietti ad ogni orecchio. È di una bellezza sconvolgente.
Ho paura di sentirmi male, mi concentro sul respiro, mi sembra di avere la sabbia sulla lingua, ma non posso rimanere ferma qui. Devo avvicinarmi.
Il cuore mi sta uscendo dal petto.
<Ciao Cal> dice sbattendo velocemente gli occhi.
Mi scosta la sedia e ci accomodiamo, lui però non si siede di fronte, ma di fianco, in modo da essere più vicino.
<Tra i due dovrei essere io quello più difficile da raggiungere, invece per poterti vedere ho letteralmente dovuto girare mezzo mondo!>
La sua voce.... quanto mi è mancata!
Mi verso un po' d'acqua e bevo. Non so cosa dire.
Il cameriere si avvicina chiedendo se siamo pronti per cominciare, Yoongi non capisce cosa gli viene chiesto:
<Mm Cal? Parli tu per favore? Io non so cosa sta dicendo!>
Mi giro verso il ragazzo e dico:
<Si grazie, fate pure...>
Lo guardo in viso, lui alza le sopracciglia e dice:
<Questo è il nostro primo appuntamento, non eravamo mai potuti uscire fuori a cena!>
Bevo un'altro sorso d'acqua e provo a parlare:
<L'ultima volta che ci siamo visti non ci siamo lasciati molto bene> abbasso la voce come se qualcuno potesse sentirci <cosa ci fai qui?>
<Però ti ho spedito il mio bracciale, perché non lo indossi?> e mi sfiora il dorso della mano con un dito.
<Forse perché ero sicura che non ti avrei più rivisto? E se lo avessi messo al polso sarei sembrata una povera pazza?>
<Tengo molto a quel bracciale...spero che comunque tu l'abbia conservato!>
<È a casa a Seoul, nel cassetto sotto il mio intimo!>
<Quasi lo invidio....>
Yoongi si versa un po' di vino nel calice e lo sorseggia lentamente, guardo la sua gola muoversi su e giù, e mi viene da ingoiare anche se non ho nulla da ingerire.
Non so se arriverò viva a domani, mi agito sulla sedia.
<Chi era quel tipo che non ha preso bene la mia presenza?> mi chiede.
<Ah, quello è Theo, il mio ex...>
Spalanca gli occhi sorpreso.
<Il traditore? È un ragazzo bellissimo! Perché era con te? Siete tornati assieme?>
<Certo che no!> dico subito.
<Ci sei andata a letto?>
<Ma no, cosa vai a pensare? No...ecco, ci siamo solo baciati, una volta, ma non è successo nulla e mai succederà, non parliamo più di lui, ti prego!> preferisco essere sincera.
Yoongi socchiude gli occhi, che prendono la forma di due lame affilate.
<Si, hai ragione, adesso è ora di parlare di noi> mi dice.
Aiuto.

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora