MANDORLA

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La prima settimana di dicembre a casa, con la mia famiglia, prepariamo sempre le decorazioni natalizie: albero, luci e addobbi in giardino.
Questo è il primo anno che trascorro il Natale lontano da loro, ma non voglio assolutamente rinunciare ad abete e palline colorate.
Adoro il Natale, mi piace l'atmosfera, i canti, quell'aria di festa generale.
Mi sarebbe piaciuto andare con Keto ad acquistare le decorazioni, ma a fine novembre avevo un esame da preparare, che è passato ed è andato bene, Keto è presissimo dal lavoro e non avrebbe avuto tempo e, cosa non trascurabile, non avrei saputo come portarmi a casa gli scatoloni con l'occorrente, così ho ordinato tutto on-line.
Sono in salotto e non vedo l'ora che Keto torni a casa per darmi una mano a montare l'abete.
Sto aprendo le scatole con le palline, le ho prese di molti colori e forme, mi piace l'albero variopinto, allegro, ho seminato brillantini per tutta casa.
Keto rientra, guarda in giro il caos che regna sovrano, ma vedo che con la testa è altrove, sta pensando a qualcos'altro, infatti dice:
<Lascia stare un attimo tutto questo casino e ascoltami, ho due cose da dirti...una è molto bella> e fa un sorriso malizioso < l'altra è una catastrofe, da dove vuoi che cominci?>
<Da quella bella?>
<Ok..... allora, oggi ero agli studi televisivi, i BTS dovevano registrare delle puntate del loro show, c'erano anche i ballerini, e indovina?> batte le mani eccitato < quello super figo mi ha sorriso!>
Sospira sognante.
<Wow, sono contenta, ma sei sicuro che non fosse un sorriso fatto...non so, per educazione?>
<No, sono sicuro Cal, ho visto giusto, è gay ci scommetto, devo solo avere pazienza e la fortuna di incrociarlo ancora!>
Sono mesi che Keto mi parla di questo ballerino, io naturalmente non l'ho mai visto, ma Keto ci sta perdendo la testa e spero davvero che possa conoscerlo meglio, glielo auguro con tutto il cuore.
<Teniamo le dita incrociate, il tuo radar di solito è infallibile!> e poi chiedo:
<La catastrofe invece? Devi proprio dirmela o posso farne a meno?>
<Oh no mia cara, adesso arriva il resto....> si siede sul divano,  smette di sorridere e continua:
<Prima di staccare dal lavoro sono andato alla toilette, e quando sono uscito c'era il tuo amico rapper che mi stava aspettando, mi ha chiesto se potevo fargli un favore....>
Il cuore ha iniziato a battere più veloce e mi sto odiando perché non vorrei reagire così, nelle ultime due settimane ho cercato in tutti i modi di non pensare a lui, di non pensare alla nostra uscita al mare, in generale ho cercato di non pensare e basta!
<Che favore?> chiedo.
<Ha voluto che ti dicessi che questa sera potrai sdebitarti nei suoi confronti>
<In che modo?> sono sorpresa.
<Non lo so, dimmelo tu!>
<E come faccio a saperlo?>
Lo sguardo di Keto è duro, le sue labbra sono serrate, se prima era allegro, adesso non lo è per niente.
<A che gioco stai giocando Calipso? Pensi che sia divertente?>
<Non gioco a niente Keto! Perché mi parli così?>
<Perché sta succedendo qualcosa che non deve succedere! E tu non me la racconti giusta....quel giorno al mare forse hai sbattuto un po' troppo i tuoi occhioni!!>
Mi alzo arrabbiatissima:
<Pensi davvero che abbia fatto la gatta morta con lui? Ti dico di no!!> sto urlando.
Anche Keto alza la voce:
<Però ti piace ammettilo! Prima quando l'ho nominato hai fatto una faccia strana!>
<No>
<Si ammettilo!>
<No, non urlare Keto!>
Mi risiedo e mi metto le mani davanti alla faccia, Keto si avvicina e me le sposta leggermente:
<Yoongi non è reale Cal, loro sono celebrità, è pericoloso avvicinarsi così, può solo succedere qualcosa che farà male a te e a nessun'altro>

              *************

Non sapendo quale sia questo favore che devo ricambiare ho tolto il pigiama, ho indossato un maglione di lana nero a pois bianchi, fuori fa freddissimo, jeans strappati ma non troppo e ballerine di raso rosse.
Non sono assolutamente provocante, mi sono truccata leggermente e ho tenuto i capelli sciolti.
E sto aspettando....Keto è come un leone in gabbia, sta disapprovando con ogni suo poro.
Alle nove sentiamo suonare il campanello e scatto in piedi come una molla.
Alla porta c'è un uomo che ha tutta l'aria di essere un bodyguard o qualcosa del genere, si presenta dicendo di dovermi dare un passaggio.
E non posso fare altro che seguirlo e salire in macchina.