32

195 6 2
                                    

Io e Theo siamo a cena in un ex capanno di pescatori che ora è ristorante, è una palafitta in legno sul mare, collegato alla spiaggia da un ponte sopraelevato, è un posto stupendo.
Abbiamo parlato di molte cose, ma io ho sempre la sensazione che quando apro bocca lui non mi ascolti veramente, è sempre concentrato su se stesso, è un egoista assurdo.
Indossa una camicia a righe con i jeans strappati, è molto attraente, la cameriera mentre prendeva le ordinazioni lo fissava con insistenza, succedeva anche prima, quando stavamo assieme, per strada capitava che le ragazze si girassero per guardarlo.
Adesso tutto questo fascino non ha più effetto su di me, sono immune.
Finito di cenare ci siamo tolti le scarpe e siamo scesi sulla spiaggia, io indosso un abito monospalla con una balza attorno allo scollo, è corto e aderente, sto tenendo i sandali in mano ed ho messo i piedi a bagno.
È una notte incantevole, la luna è piena e si riflette sull'acqua... chissà dov'è Yoongi, cosa starà facendo? Come sarebbe bello essere qui con lui...no, no, no, ma perché l'ho pensato?
<Cal?>
<Mmm?>
Theo mi prende la mano libera e si avvicina.
<Hai lasciato qualcuno a cui tieni a Seoul?>
<Keto....>
<No, intendo qualcuno con cui hai una relazione!>
Mi salgono prepotentemente i ricordi di me e Yoon sul divano, io che mi muovo sopra di lui, i suoi denti piccoli e candidi sul mio seno, le mie mani fra i suoi capelli....scrollo la testa, ma cosa mi è preso stasera?
<No, non c'è nessuno> gli dico.
<Oh, non sai come sono contento di sentirtelo dire, il pensiero che qualche occhio a mandorla ti avesse toccata mi faceva impazzire!>
Non riesco a trattenere una risata e dico:
<Ma scusa, ti voglio ricordare che fino a qualche mese fa tu eri sposato, e sei padre...di quello che faccio io a te non deve importare nulla!>
<Invece si, ascolta Calipso...> mi mette le mani sulle braccia e mi avvicina a lui:
<La nostra storia si è interrotta bruscamente, non voglio più parlare di questo ma vedi, io non la amavo, dopo la nascita del bambino pensavo potesse essere tutto più facile, invece era anche peggio...io....io non riuscivo...non riuscivo ad avere rapporti con lei!>
Mi metto una mano sulla bocca per soffocare un'altra risata.
<Theo questo è il colmo, scusa ma sentire che non ti funziona è qualcosa di epico!>
<Lo trovi divertente? Beh non lo è, e sai perché è successo tutto questo? Perché ti amo!>
Oh no, no no no no.
Se è a questo a cui voleva arrivare si è sbagliato di grosso.
Si avvicina ancora di più a me, mette una mano sulla mia schiena e la muove su e giù.
<Io sono stato il primo per te...e voglio essere l'ultimo, ti voglio talmente tanto da stare male Cal...>
A lui questa sembrerà un'idea grandiosa, a me sembra una prospettiva tremenda, sul fatto dello stare male però lo posso capire perfettamente, so benissimo cosa si prova.
<Theo, devi provare ad andare avanti, non devi guardare indietro! Quello che c'era tra di noi è compromesso, non potrebbe più tornare come era prima, lo capisci questo vero?>
<Io capisco solo che ti amo e ti voglio con me!>
Mi prende il viso e mi bacia, la sua lingua cerca la mia, mi stringe a lui, mi accarezza le guance....ma non c'è niente di giusto, le sue labbra non sono quelle che vorrei sentire, le sue braccia non sono quelle che vorrei mi stringessero, i suoi occhi sono troppo grandi e la sua pelle è troppo abbronzata, davanti a me vorrei una persona che è chissà dove, una persona che quasi non esiste, ma che è entrata dentro di me in modo tremendamente reale e che devo rassegnarmi a lasciare andare. Potrei farlo? Potrei rifugiarmi in Theo? Lasciare che lenisca il vuoto che sento....no, non posso farlo, aprirmi di nuovo a lui creerebbe solo problemi.
<Vieni a casa con me, passiamo la notte assieme...> la sua mano percorre la mia spina dorsale fino a fermarsi sul mio fondoschiena<...voglio averti tra le mie braccia, voglio sentirti urlare il mio nome come una volta, siamo perfetti assieme Cal, non te lo ricordi?> i suoi occhi ardono.
Lo allontano delicatamente, mi dispiace molto per tutto questo, non deve essere stato facile nemmeno per lui, ma come potrei ricominciare a frequentarlo, tutto quello che c'era fra di noi si è sgretolato da tempo.
<Theo no, questo non deve succedere...e poi io fra un mese torno a Seoul, vorresti davvero una relazione a distanza con me? Sei serio?>
<Potresti continuare gli studi qui e non tornare in Corea!>
<Non lo farei mai! Ci tengo troppo, ho fatto dei sacrifici enormi per entrare in quell'universita'! La mia vita per adesso è a Seoul...>
<Potrei venire io la!> propone.
Signore salvami, la prospettiva è inquietante.
<Non mi sembra una grande idea Theo!> gli dico.
<Allora ripartiamo da zero, proviamo ad essere amici, poi vediamo come va...> si è davvero incaponito.
<Non potremo mai essere amici noi due!> azzardo.
<Con Keto però lo sei!> ancora con questa storia!
Theo prova da sempre una gelosia tremenda nei confronti di Keto, non si sopportano a vicenda, non ha mai capito, o voluto capire, il mio rapporto con lui e prova fastidio a vederci così vicini.
<Theo ti sfugge un piccolo particolare su Keto, e cioè che lui non ha nessun interesse su di me, in parole semplici, non vuole portarmi a letto!>
<Allora proverò a non volerti portare a letto!>
Scoppiamo a ridere entrambi, la vedo dura fargli cambiare idea!

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora