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Io e Ginny ci videochiamiamo quasi tutti i giovedì sera....sera per me, per lei è ora di pranzo, per commentare la serie TV che guardiamo nello stesso momento, adesso siamo in fissa con "Dark", io sono a metà della seconda stagione, lei sta finendo la prima.
<Gin ti ho fatto uno schema per capire le relazioni con i personaggi, te lo mando!>
<Ci vuole una laurea in fisica nucleare per seguire questa serie, dai! A me basta che Jonas e Martha finiscano assieme, il resto non conta!> dice ridendo.
Questa sera Keto è fuori a cena, così mi sono infilata il pigiama e sto per mettermi stesa sul divano con coperta e Netflix.
Ginny sta continuando a frequentare Samu, ormai sono diversi mesi che si vedono e per la mia amica è un bel traguardo, di solito cambia partner alla velocità della luce.
Mi sta raccontando le loro performance amorose e, anche se sono abituata ad ascoltarle di ogni sua conquista, mi mette sempre un po' in imbarazzo..
<Samu è apparentemente così virile...e poi a letto si trasforma in un cucciolo, sembra impaurito, non so se mi piace questo lato di lui Cal....>
Il campanello di casa interrompe la confessione:
<Aspetta Gin, hanno suonato alla porta!>
Prendo il cellulare e la porto con me sull'uscio, apro e mi trovo Yoongi davanti, con una busta grande di carta in mano.
Il cuore mi salta un battito.
<Chi è?> mi chiede Ginny.
Abbasso un po' il cellulare in modo che non possa vedermi e mi metto un dito davanti alla bocca per fare capire a Yoongi di non parlare.
<Ah, no.... nessuno, solo una consegna..>
<A quest'ora?> chiede sospettosa, deve aver visto il cambiamento di espressione sul mio viso.
<Si, le poste in Corea sono molto efficienti, lavorano anche di sera!>
Intanto Yoongi è entrato, ha appoggiato la busta sul tavolo, mi guarda incuriosito, probabilmente perché non mi ha mai sentito parlare nella mia lingua.
<Ginny ti devo lasciare, ci sentiamo domani se vuoi!> il cuore mi sta battendo all'impazzata.
<No! Devo ancora dirti bene tutto di Samu, secondo te glielo devo dire che non mi piace l'uomo insicuro?>
<Ah.... oddio, detta così sul naso è un po' troppo diretta, potresti ferirlo, si può trovare un modo migliore per farglielo capire...fammici pensare poi domani te lo dico!>
<Chi c'è li con te? Sei strana, non me la dai a bere!>
<Nessuno ma devo andare Gin!>
Ginny oppone resistenza, ma alla fine riesco a salutarla.
<Era tua madre al telefono?> mi chiede.
<No, la mia migliore amica... Ginevra>
Yoongi mi sorride, strizza gli occhi che diventano come due mezzelune all'ingiù.
Si è tolto sciarpa e piumino, indossa la felpa nera che aveva il giorno della spiaggia e jeans strappati, io invece sono in pigiama!!
Non so bene come accoglierlo, sono molto in imbarazzo sia per quello che abbiamo fatto la volta scorsa, sia per il mio outfit con le pecorelle e la scritta "love me" sul petto, così provo a dire:
<Ehm, che non ti stavo aspettando è evidente vero?> apro le braccia per far notare il mio abbigliamento.
<Oggi Keto era sul set del nostro shooting fotografico, l'ho sentito dire che stasera ha un impegno dopo il lavoro, così ho pensato che avremmo potuto cenare assieme, noi due, senza lui attorno...> ed indica la busta, la apre e tira fuori due vassoi chiusi dai quali fuoriesce un profumino invitante.
<Oh...si certo, se aspetti un attimo vado a vestirmi, non posso mettermi a tavola così!> e gli sorrido incerta.
Lui fa due passi per raggiungermi, mi prende il viso fra le mani e mi bacia piano.
<Mmm...mi sei mancata...> lo dice ad occhi chiusi, come se stesse assaporando qualcosa di buono.
Sono morta e sono in paradiso non c'è altra spiegazione, il sollievo che provo sentendogli dire queste poche parole è indescrivibile.
Non resisto e lo abbraccio, appoggio la testa sulla sua spalla.
<Anche tu mi sei mancato> chissenefrega, che lo sappia tanto non ho nulla da perdere, non credo sia questo il momento di usare strategie, giochiamo a carte scoperte.
Lui alza il mento ed espone la gola, mette una mano sulla mia nuca e mi guida più vicina al suo collo, vuole che lo baci e lo accontento, lo sfioro con la lingua, la pelle ha un leggero sapore salato, respira veloce, emette un piccolo verso che mi fa pensare immediatamente alle fusa di un gatto e poi dice:
<La cena può aspettare, c'è qualcosa di più urgente che voglio fare!>
Mi solleva e mi adagia sul divano, poi si mette seduto su di me a gambe divaricate, sono in trappola, con la sua mano dietro al collo mi bacia ancora, le nostre lingue si accarezzano, le mie mani si infilano sotto la sua felpa, gliela alzo e la tolgo, lui mi sfila la maglia del pigiama e sotto, grazie al cielo indosso una canotta bordata di pizzo con slip abbinato che risolleva un po' la situazione.
Le sue labbra catturano ancora le mie, le sue mani sono sui miei capelli quando:
<Ahi!> urlo.
Yoongi muove il braccio e mi fa malissimo.
<Ahi, Yoon non muovere la mano mi stai tirando i capelli!>
Lui sembra non capire, poi guarda meglio ed esclama:
<Non li sto tirando io, si sono incastrati nel mio bracciale!>
<Prova a toglierli..> gli suggerisco.
Lui armeggia un po' ma me li tira ancora di più e mi fa male.
<No no, lascia stare, proviamo a tagliarli!> dico.
Scoppia a ridere, sempre con la sua risata silenziosa, ci alziamo e, con il suo braccio all'altezza della spalla, mi dirigo in bagno, dove prendo le forbici per la manicure, gliele metto in mano e lui taglia una sottile ciocca per liberarmi.
<Toglimelo, così non rischiamo altri incidenti!>mi dice e mi porge il suo polso candido.
Il bracciale in questione è color argento, formato da tanti fili che si intrecciano fra loro e intervallato da fiori, che sembrano margherite, lo tolgo e lui se lo infila nella tasca dei jeans.
Non riusciamo a smettere di ridere.
Poi lo sguardo gli cade sullo specchio dietro di me, diventa serio e cambia repentinamente espressione, mi fa girare e guardiamo entrambi il nostro riflesso, i suoi occhi sono affilati come due lame, avvicina la sua bocca al mio orecchio senza smettere di guardarmi:
<Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Quel pomeriggio, dopo aver registrato con quel caldo infernale, sono venuto dove eri tu e mi sono seduto di fronte agli specchi...eri davanti a me, ti sei girata, ti sei sciolta i capelli, poi te li sei pettinati e li hai raccolti di nuovo...>
con la mano destra me li sta attorcigliando e me li sta spostando da una parte, mi accarezza il collo con il pollice, mi viene la pelle d'oca, lui si lecca le labbra,non smette di fissarmi.
Me lo ricordo perfettamente, non potrei dimenticare nemmeno un secondo passato con lui.
Yoongi mi bacia la spalla, e mentre lo fa mi abbassa i pantaloni. Oddio. Sbatto le palpebre, non voglio guardarmi ma lui mi impedisce di girarmi e continua:
<Avrei voluto prenderti li, davanti a tutti, non mi importava, avrei voluto che tu fossi stata solo mia, anche solo per un momento...>
Comincio a respirare a fatica, possibile che lui provi quello che provo io? Possibile che sia tutto più semplice di quello che può sembrare? Che abbia sentito nei miei confronti quello che io ho sentito nei suoi? Lo guardo in quei suoi occhi così profondi, e sembra così forte eppure anche così fragile...
Mi giro e lo bacio, mi toglie la canotta, gli tolgo la t-shirt, gli slaccio la cintura e si toglie i jeans, gli prendo il viso fra le mani ma si divincola per liberarsi, non vuole essere baciato, mi lecca il collo, l'incavo del seno..
<Dimmelo....dimmi che sei mia....> mi abbassa gli slip.
Non sono capace di dire queste cose, mi sento stupida, mi suonano ridicole, ma Yoongi non è contento, vuole una conferma, mi accarezza una guancia e chiede:
<Lo sei?> scende con le labbra sul seno, sullo stomaco, sull'ombelico e poi ancora più giù, divarico le gambe..
<Si...> sospiro io.
E lascio che faccia su di me tutto quello che vuole.

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora