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Yoongi apre la porta e fa entrare me per prima.
La stanza nella torre è stupenda.
È circolare con il soffitto a cassettoni di legno, il letto è molto alto, antico, a baldacchino, a terra ci sono due borse da viaggio in pelle, le borse di Yoongi.
Nell'aria si sente odore di mobili antichi e di cera, sembra vagamente il profumo che si avverte quando si entra in una chiesa.
Mi dirigo verso la finestra, che è piccolissima ed incassata nel muro, la apro e mi affaccio, siamo nella parte dietro del castello che è a strapiombo sul mare, la vista è incredibile, si vedono le onde e sono delle sottilissime linee bianche.
Bussano alla porta, vado ad aprire.
Hanno portato il dolce, uno solo da dividere in due, ha la forma di una ciliegia, grande poco più di un uovo, è fatto di cioccolato e fuori è laccato di rosso, sembra vera in tutto e per tutto se non per le dimensioni.
Non riesco a trattenere una risata, questo è un chiaro riferimento da parte di Keto alla sera di Capodanno, quando mi sono mezza ubriacata con il cocktail rosso all'amarena.
A fianco al dolce, nel piatto, hanno messo una candelina su un ciuffo di panna.
<Sei sempre a dieta? Dolci ancora vietati?> gli chiedo.
<Si, non posso prendere peso, non riesco più a perderlo come una volta!>
Yoongi accende la candela e mi dice di esprimere un desiderio, gli vorrei dire che si è già avverato, che quello che sta succedendo è già più di quello che mi sarei mai immaginata, ma non dico nulla e soffio.
Ci dividiamo il dolce, che dentro è pieno di una crema soffice e vagamente alcolica e facciamo tintinnare i calici per brindare.
Siamo ancora vicini alla finestra, Yoongi è davanti a me, in viso ha l'espressione che aveva anche la prima sera che abbiamo dormito assieme, sembra un felino, mi guarda dall'alto in basso e dice:
<Questo è il momento di decidere se vuoi rimanere oppure no, perché non posso aspettare oltre...>
Arretro di un passo ma mi trovo con le spalle contro il muro, che è gelido sulla mia schiena nuda.
Ci guardiamo negli occhi e poi non riesco più a resistere, gli metto le braccia al collo e lo bacio.
Iniziamo ad ansimare immediatamente, è un fuoco acceso che sta bruciando velocemente.
Yoongi mi fa scivolare le spalline lungo le braccia e il vestito cade a terra ai miei piedi, io inizio a sbottonare la sua camicia, voglio fare veloce, ci sto mettendo troppo.
<Sbrigati!> mi dice e comincia ad aiutarmi a slacciare i suoi bottoni, lo lascio fare e mi dedico alla cintura e ai pantaloni.
Mi bacia mentre prova a togliersi le scarpe, ridiamo come due pazzi.
Finalmente siamo liberi da qualsiasi indumento, gli metto le gambe attorno alla vita e mi porta di peso sul letto, mi si posiziona sopra ed entra dentro di me senza tante cerimonie.
Inizia a muoversi, mi mette le mani sotto le natiche per entrare ancora più in profondità, mi stringe talmente tanto che sento le sue dita affondare nella mia carne.
Non accenna a volersi fermare, le sue collane mi sbattono sul viso.
<Yoongi... Yoon le collane, aspetta...>
Lui le afferra con una mano e le tira di qua e di là strattonandole.
<Toglile!> mi ordina.
<Se non ti fermi un attimo non riesco...non tirare! Così le rompi...>
Ma lui continua a muoversi, mette la sua bocca sulla mia, mi bacia senza lasciarmi il tempo di fare nulla, mi lecca il collo...con una mano tengo le collane ferme sul suo petto, con l'altra gli accarezzo la schiena umida di sudore.
E poi inizia ad andare su e giù più lentamente, cambia ritmo, sento che sto per arrivare al culmine, è bellissimo....apro e chiudo le dita delle mani e dei piedi, e poi, quando sto per abbandonarmi si ferma e mi guarda.
<No!> spalanco gli occhi <no, no, no, non fermarti!>
Yoongi scoppia a ridere silenziosamente, come sempre.
<Cal guardami...> mi prende il viso e lo gira verso di lui, il suo petto si alza e si abbassa velocemente, i pochi peli che ha sotto l'ombelico mi solleticano la pancia.
<Voglio che tu sappia quello che sento...> chiude gli occhi e poi li riapre, aggrotta le sopracciglia e continua:
<Se sono qui è perché sono tuo...tuo e di nessun altro...>
Non sapevo che il cuore potesse spezzarsi anche per qualcosa di bello, ma è quello che è appena successo.
Sono senza parole, io credo che lo abbia detto perché ha il cervello annebbiato dal piacere, ma rimane comunque una cosa stupenda.
Gli metto una mano sul viso e lui si appoggia nel mio palmo, come per farsi accarezzare...e poi ricomincia a muoversi, prima lento e poi veloce, ancora e ancora, stringe i denti e nel momento in cui stiamo per perderci, lo vedo arricciare il naso e fare una smorfia, che sembra di dolore ma non lo è affatto.
<Yo...oooon...giod...ddioooo....> e tocchiamo assieme il punto più alto.
Si abbandona e crolla sopra di me, per un po' si sente solo il rumore dei nostri respiri che piano piano tornano regolari, poi sento la sua schiena tremare, sta ridendo, si solleva e rotola da una parte.
<Il cuore mi va meno veloce quando faccio cardio, non so se ci arrivo a domani!>
Mi porge il collo per farsi finalmente togliere le collane.
Rimaniamo stesi uno di fronte all'altro, con un dito gli accarezzo le sopracciglia.
<Scusa se sono stato irruento, ma avrei voluto portarti a letto già la sera della discussione in auto, quando mi hai mandato a farmi fottere!>
<Ma non è vero, io non l'ho mai detto!> ribatto indignata
< Si invece, non l'hai detto ma me lo hai fatto capire, e io ti avrei preso li, nei sedili dietro, se solo non ci fosse stato l'autista! Sono mesi che penso a questo momento!>
Mi bacia e ricominciamo ad esplorarci, più lentamente questa volta, con più calma, fin quasi al mattino.

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora