Dopo la serata della cena sul tappeto, io e Yoongi siamo riusciti a vederci altre quattro volte, sempre ad orari assurdi, che variano dall'una alle tre di notte.
Lui e il gruppo stanno preparandosi per il tour mondiale, non so bene tutti gli impegni, lui non lo racconta mai, ma quando arriva da me è sfinito, tocca il letto e crolla, una notte ho dovuto togliergli io le scarpe e i pantaloni ed infilarlo sotto le coperte.
Mi sento in colpa, mi sembra di rubargli del tempo che potrebbe usare per riposarsi meglio, a casa sua, nel suo letto.
Poi però, quando dorme accanto a me e mi stringe a lui, penso solo che potrebbe essere l'ultima volta che lo vedo, così, mentre lui è nel mondo dei sogni io conto i suoi respiri, questa notte sono arrivata a 964, poi ho perso il filo.
Oggi è il 9 marzo, giorno del suo compleanno, a Seoul già da una settimana ci sono gigantografie ovunque, vedo la sua faccia sorridente alla fermata del bus, in metropolitana, nelle vetrine dei negozi, ci sono intere vie con Yoongi che penzola dai lampioni.
È una cosa stupenda, non riesco minimamente ad immaginare cosa si prova ad essere celebrati in questo modo.
La notte appena passata è venuto qui da me alle due e mezza, mi ha preso in braccio, si è fiondato sotto le coperte e sta ancora dormendo.
Ho notato che è particolarmente difficile tirarlo fuori dal letto la mattina, mette la testa sotto il piumone dicendo "ancora cinque minuti", che diventano dieci e poi venti.....
È presto comunque, sono le sei del mattino ma sono irrequieta, non sapevo se lo avrei visto oggi, è sempre lui che mi cerca quando sa che può farlo, e non gli ho fatto nessun regalo, cosa si regala a una celebrità che ha tutto? Ogni cosa sembra banale.
Mi sono alzata in punta di piedi per non svegliare nessuno, anche Keto sta ancora dormendo, mi sono preparata una tisana con i biscotti....mi sento così inutile, così piccola nei suoi confronti, Yoongi è sempre molto carino con me, ma non può cancellare quello che è, e nemmeno vorrei lo facesse, però io mi sento un po' in soggezione e oggi, che è il festeggiato numero uno per milioni di persone ancora di più.
Metto la tazza nel lavello, passo a lavarmi i denti e torno a letto.
Faccio piano per non disturbarlo, mi avvicino, Yoongi si gira, mi mette una gamba sulla pancia, un braccio sul seno e il viso sul collo.
Potrei rimanere così per sempre, scomoda ma felice.
Il sole si sta alzando, sono le sette e trenta, non ho idea di cosa debba fare oggi ma credo sia meglio svegliarlo, se lo lascio così potrebbe tirare dritto per ore.
Mi giro e appoggio la mia guancia sulla sua poi sbatto gli occhi per fargli il solletico con le ciglia.
<Cosa stai facendo?> chiede con voce proveniente dall'oltretomba.
<Ti sveglio....buon compleanno!>
<Grazie> e mi stringe forte a lui.
<Sono le 7:30 cosa devi fare oggi? Devi alzarti presto?>
<Devo lavorare...ma possiamo stare ancora un po' qui...>
Silenzio, sembra essersi addormentato di nuovo.
<Yoongi?> gli accarezzo la pancia e so che gli sto rompendo le scatole, ma mi diverte stuzzicarlo.
<Mm?>
<Tutto il mondo ti fa gli auguri e io non ti ho preso il regalo....non sapevo cosa prenderti, hai tutto e ancora di più!>
Si gira verso di me e apre gli occhi che sono ancora gonfi di sonno, con un dito mi accarezza le tempie:
<Pensi davvero che io abbia tutto?>
<Beh...si>
<Mmmm....ho molto, ma voglio comunque di più, voglio anche quello che non posso avere>
Ci sta, non si arriva dove è arrivato lui senza ambizioni, anche se non ho idea di cosa possa volere di più, ma ripeto, io non sono nessuno, così gli dico:
<Fai bene, mai accontentarsi!>
Sorride impercettibilmente alzando gli angoli della bocca.
Sembra essersi addormentato ancora, ma poi le sue mani iniziano a vagare su di me, mi accarezza prima in modo un po' pigro, poi in maniera più insistente, mi alza la maglia, così dico:
<Cosa fai?>
<Scarto il mio regalo!> e mi spinge l'inguine contro la gamba per farmi capire che qualcosa si è svegliato.
Lo fermo e gli allontano le mani:
<No! Così saresti tu a fare un regalo a me, sei tu il festeggiato, sono io che devo farlo a te!>
Scoppia a ridere e si mette una mano sugli occhi.
A questo punto devo prendere una decisione, e lo devo fare in fretta.
Finora non mi sono spinta molto oltre alle carezze con lui, cioè lui con me ha fatto un po' di tutto, sono io che non so fin dove posso arrivare con il suo corpo, ho avuto timore che se avessi preso delle iniziative avrebbe potuto fermarmi, ma c'è una cosa che voglio fare, e anche se ho paura che mi impedisca di farlo io voglio provare.
Mi muovo e gli vado sopra, gli alzo la t-shirt e lo bacio, sul petto, sull'ombelico, gli do dei piccoli morsi, vado sempre più giù.
Lo sento sospirare ma per ora non mi sposta, così continuo, lo spoglio e mi posiziono fra le sue gambe, provo a guardarlo e vedo che mi osserva attentamente con gli occhi spalancati.
Bene, non dice nulla, così continuo a baciarlo, nelle gambe, nell'interno coscia, mi aspetto che mi allontani da un momento all'altro, ma non lo fa quindi io procedo e scendo con la bocca su di lui.
All'inizio sembra essere rilassato ma piano piano il suo respiro diventa più veloce ed ha appoggiato una mano sulla mia testa per indicarmi come vuole che mi muova.
Vedo le gambe irrigidirsi, ma non ci penso nemmeno a fermarmi, voglio sentirlo urlare, voglio che lo sentano perfino i vecchietti di fianco, che oltretutto sono sordi.
Le sue mani candide stanno stringendo le lenzuola.
<Oddio...Ca...Cal, basta, basta, fermati, non ce la faccio più.....>
Oh no, non mi fermo, Yoongi mi tira i capelli ma poi si arrende, alzo lo sguardo e vedo che nel momento in cui raggiunge il culmine, soffoca un grido mettendosi il cuscino sulla faccia.
Il bussare alla porta della camera ci interrompe, e dal corridoio si sente Keto dire a voce alta:
<Buon compleanno rapper!>
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MANDORLA
RomanceMin Yoongi, rapper, produttore, artista acclamato da milioni di persone, dal viso etereo, profondo e sfuggente. Una storia d'amore vissuta attraverso gli occhi di una ragazza in gamba ma ferita dalla vita. I sentimenti possono essere dolorosi, ma sp...