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Del menù se ne è occupato Keto e fortunatamente ha scelto tutti piatti abbastanza semplici.
Ci viene servito l'antipasto, un tortino di verdure tutto decorato che sembra un giardino, ci sono persino i fiori edibili.
Yoongi se l'è spazzolato in due secondi, quindi credo gli sia piaciuto, io sono talmente in ansia per quello che vuole dirmi che potrei mangiare un pezzo di carta e sarebbe la stessa cosa.
<Ascolta Calipso, mi dispiace per la discussione in auto, ero stanco e sinceramente molto combattuto. Sapevo di dover partire in tour e sapevo anche che conduco una vita che non mi permette di avere relazioni al di fuori di quelle lavorative....> beve un sorso di vino e continua:
<Avrei potuto ricontattarti e riallacciare il rapporto, avrei potuto darti il mio numero di telefono, ma sono stato egoista, non ho pensato a come saresti potuta stare tu, ho solo pensato che non avevo tempo per distrazioni di questo genere, e non voglio una storia a distanza, dove poterti vedere solo attraverso uno schermo, ma....ma poi...> lo sguardo gli cade sulla mia schiena, si mette una mano sugli occhi.
<Scusa ma il tuo vestito mi impedisce di pensare lucidamente...> e si sistema con le mani il cavallo dei pantaloni.
Scoppio a ridere, lui invece sembra a disagio.
Ci viene servito il primo, sono dei piccoli anelli di pasta irregolari, impilati uno sull'altro a formare un cubo, e sopra sono ricoperti con una polvere nera, sembrano brillantini, li assaggio con la punta della forchetta, sono buoni, hanno il sapore delle olive....forse lo sono...
Ci stiamo addentrando in un territorio inesplorato, Yoongi non ha mai parlato così tanto, di solito ero io quella che non stava mai zitta.
<Quello che voglio che tu capisca Cal è che io i miei vent'anni non li ho potuti vivere come una persona normale, se potessi tornare indietro rifarei tutto quello che ho fatto, ma ho dedicato la mia giovinezza al progetto dei BTS e....e mi è sempre bastato, credevo non mi servisse nient'altro per essere soddisfatto, ma mi sbagliavo... ultimamente quello che ho non mi basta più e....e....>
Sta facendo molta fatica, non è un grande oratore, lo so, gli accarezzo il braccio.
<Non sono abituato a dover condividere i miei pensieri in questo modo, sono più bravo a scrivere...> e mi sorride timido.
Vorrei baciarlo, accarezzarlo, sedermi sulle sue gambe e toccarlo ovunque e credo che lui lo sappia, si, lo sa cosa sto pensando.
Rimaniamo in silenzio per un po', stiamo camminando su un filo, sopra un burrone e sotto non c'è rete di protezione, bisogna sapere bene come destreggiarsi, ho paura.
Ci viene servito il secondo, un filetto al tartufo tenerissimo, mi fa effetto vederlo tagliare la carne con coltello e forchetta, le poche volte che abbiamo mangiato assieme avevamo le bacchette.
<Ho parlato di te ai ragazzi, avevo bisogno di un loro consiglio, non ce la facevo più...> dice così, come se niente fosse.
<Hai detto a loro di noi due?> sono molto in soggezione.
<Per me loro sono come Keto per te, non siamo fratelli di sangue ma è come se lo fossimo, non potevo allontanarmi nel bel mezzo di un tour senza che loro lo sapessero, e senza che fossero dalla mia parte ...>
<E lo sono? Dalla tua parte intendo...>
<Loro sono felici se lo sono io e viceversa, se non sto bene non posso fare il mio lavoro nel migliore dei modi, e per poterlo fare dovevo vederti.>
Allunga una mano e mi tocca le trecce.
<Sembri una creatura dei boschi...> sbatte le palpebre e si avvicina <...non so cosa tu mi abbia fatto, ma non mi sono mai sentito così in tutta la mia vita...> si lecca le labbra e appoggia la sua guancia alla mia, sta per baciarmi, il suo profumo mi invade le narici, mi gira la testa, ma arriva il cameriere e ci interrompe.
Il ragazzo che ci serve al tavolo sostituisce il vino da pasto con uno champagne adatto al dolce, toglie il tappo, lo sistema nel secchiello del ghiaccio e se ne va.
Yoongi si alza, mi prende per mano, con l'altra mano prende la bottiglia, che sgocciola ovunque perché era a bagno, e dice:
<Vieni! Appena incontri qualcuno digli che il dolce ce lo servano subito di sopra, non ce la faccio ad aspettare!>
Di sopra? Di sopra dove? La mia mente non si era spinta così lontano, mi si sta contraendo lo stomaco.
Yoongi mi guida attraverso un corridoio stretto e poi su una scala circolare con i gradini in pietra tutti irregolari, è la scala di una delle torri del castello.
Arrivati ad un piccolo pianerottolo si ferma davanti ad una porta piuttosto piccola, in legno, si toglie una chiave dalla tasca e dice:
<Questo è il mio regalo!>

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora