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Il padre di Keto è in città, ciò significa che trascorreremo il Natale assieme.
Si Woo, così si chiama, per me è come un secondo papà, quando io e Keto eravamo piccoli ci portava sempre al parco a giocare, ho molti ricordi di noi in giro a divertirci.
È una persona abbastanza folkloristica, sicuramente non passa inosservato.
È basso di statura, sarà alto circa quanto me, io sono 1,66 cm, con una pancia prominente, i capelli con il taglio tipico coreano a "scodella" e gli occhiali rotondi con la montatura di corno.
Conduce una vita agitata, dirige diverse agenzie immobiliari di sua proprietà nelle maggiori città coreane, tratta locazioni e vendite di immobili di lusso, è abituato a frequentare persone con portafogli molto gonfi e non si fa problemi a dirlo.
È sempre stato amante del cibo, della bella vita e delle belle donne, motivo per cui si è separato dalla mamma di Keto e motivo per cui lo si vede spesso in compagnia di ragazze più giovani di lui, e più alte di lui, nella maggior parte dei casi modelle, probabilmente attirate dal suo carisma e dal suo stile di vita.
Ieri era la vigilia di Natale, ci ha portato a cena in un locale tipico coreano costosissimo. E oggi a pranzo replichiamo.
Io, Keto e Si Woo siamo in un ristorante italiano stellato all'ultimo piano di un grattacielo a Cheongdam, abbiamo tutta Seoul ai nostri piedi.
Le portate sono ridotte e sembrano quadri astratti.....ma sono tante, un pranzo infinito, dovrei slacciarmi il bottone dei pantaloni.
<Si Woo, se continuiamo a mangiare così tanto durante queste feste, a metà gennaio non passerò più dalla porta di casa!> gli dico.
Lui ride di gusto
<Tesoro, ieri ho chiamato tuo padre per fare gli auguri di Natale e mi ha parlato dei tuoi progetti, mi piacciono, sono orgoglioso di te bimba!>
<Oh grazie!>
<Come procedono gli studi?>
Keto si alza precipitosamente e dice:
<Scusate, devo andare alla toilette!>
Rido e lo tiro per un braccio per rimetterlo a sedere.
<Non è vero> gli dico <è solo perché odi questi discorsi!>
<È verissimo! Lasciami andare...o vuoi che la faccia in questi stupendi bicchieri di cristallo?>
Si Woo alza le mani ed esclama:
<Va bene Keto, non parliamo di questo, stai comodo!> poi si rivolge a me:
<Tua madre sembra stare molto bene adesso, non sai quanto mi faccia piacere!>
<Si, anche se la paura rimane sempre, ci chiamiamo spesso, e quando la sento cerco sempre di analizzare la sua voce, ho sempre paura che dica di stare bene per non farmi preoccupare....>
<È stata una dura prova per tutti, ma cara, quello che non uccide fortifica, e tu sei una combattente!>
Mi prende una mano fra le sue e continua:
<A proposito di questo, ehm, Keto mi ha raccontato che dopo la disavventura con quel debosciato del tuo ex fidanzato, non ne vuoi più sapere di uomini..>
<Keto dovrebbe cucirsi la bocca>
<Tesoro,  tu lo sai vero che quando si cade da cavallo la cosa migliore è rimontare subito in sella?>
<Si beh, ormai il danno è fatto, non sono rimontata Si Woo!> dico ridendo.
<E hai sbagliato! Alla tua età è ora di pensare al futuro!>
<Ma se ho solo 22 anni!!>
<Esatto! Proprio per questo....> alza un dito per farmi tacere e continua: < e proprio per questo ho pensato a te, c'è un ragazzo che voglio presentarti, è molto istruito, di bell'aspetto e di ottima famiglia, suo padre è il maggior costruttore edile di tutta la Corea...>
Keto lo interrompe:
<Perché allora non lo presenti a me papà?>
Si Woo ride.
<Perché non è gay! È perfetto per la nostra Caly. A Capodanno darò una festa a casa mia, vi voglio entrambi, portate qualcuno con voi se vi va, brindiamo assieme, poi siete liberi di andare dove volete.... così Caly tu potrai conoscerlo. La vostra unione sarebbe benedetta, due imperi fusi in uno!!>
Alzo gli occhi al cielo, questa mania tutta coreana di voler accoppiare le persone dello stesso ceto sociale non la capirò mai, è arcaica.
<Allora ci sarete?> insiste Si Woo.
<Si, va bene> acconsento io.

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Sono le quattro del pomeriggio, io e Keto salutiamo suo padre e ci incamminiamo per fare una passeggiata e smaltire tutte le portate che abbiamo mangiato, fa un freddo cane ma la neve che è caduta due settimane fa si è comunque sciolta tutta.
<Allora....> esordisce Keto <da quando sei interessata a fondere l'impero di famiglia? Ti vuoi dare all'edilizia?> e ride.
<Da mai> rido anch'io <ma mi sembrava scortese rifiutare>
<Beh, comunque mai dire mai, magari il costruttore ti ruba il cuore e scalza dalla prima posizione il nostro rapper!>
Gli ho raccontato della serata al dormitorio, ma poi non ne ho voluto più parlare.
Incontrare Yoongi è stato un caso, una coincidenza, e mai avrei pensato di poter provare sensazioni così intense per qualcuno.
È stata una cosa inaspettata con la persona sbagliata.
Lui è stato molto gentile, io ho ricambiato la gentilezza. Siamo pari. Fine.
Il fatto che lui si sia avvicinato a me in quel modo....non so, quella sera era malato, forse era stanco, e forse mi sono fatta un film mentale io, probabilmente non sarebbe successo nulla e io ho frainteso.
Sono scappata talmente velocemente che avrà pensato che sono pazza.
Sospiro.
Keto però vuole approfondire l'argomento.
<Lo sai vero che il cane di Taehyung è addestrato, che dove lo metti, sta', che non è un cucciolo ed è abituato ai loro ritmi? Yoongi ti voleva li con lui, il cane era una scusa!>
<Può darsi, non lo so...>
<Chissà se si farà ancora vivo...>
Solo al pensiero mi viene una fitta allo stomaco.
<Sono letteralmente fuggita per evitare di stargli vicino, credo che gli possa essere bastato....>
<Mmm...> Keto non è convinto.
Provo a cambiare discorso:
<Keto, chiama Susie, invitiamola da tuo padre a Capodanno!>
In lontananza vedo che è stata montata un'enorme pista di pattinaggio sul ghiaccio, tiro Keto per una manica e propongo:
<Anzi, chiamala e dille di raggiungerci, andiamo a pattinare!>
Lui tira fuori il cellulare ed esclama:
<Ok, ci sto!>

MANDORLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora