Capitolo 20

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Una leggera brezza di vento mi riporta alla realtà:
sono sul pullman, direzione scuola e devo chiudere la finestra.
Quando stamattina mi sono svegliata, Nate non era in casa. Ero completamente sola.

"Che succede?" Domanda Rory che mi stava aspettando davanti scuola
"Nate ieri si è presentato ubriaco a casa mia" spiego
"Che? E me lo dici così?" Esclama
"Come dovrei dirtelo, Rory?" Domando sistemandomi lo zaino sulle spalle mentre entriamo.
"Cos'è successo?" Chiede e proprio mentre le stavo spiegando tutto mi ritorna in mente la frase di Nate.

Quanto vorrei riuscire a parlartene.

"Ehi... ci sei?" Mi sventola la mano davanti agli occhi la mia migliore amica e, quando mi giro a guardarla, vedo una scena che non avrei mai voluto vedere nella mia vita: Nate che ha il braccio appoggiato sulle spalle di Sally che sculetta fiera masticando una gomma.
Inutile dire che il mio cuore sprofonda nel più abissale dei silenzi.

"Oh mamma" Rory si rende conto del perché della mia espressione
"Diana-" la blocco per poi correre in bagno.

Le lacrime le lascio scendere solo una volta chiusa la porta a chiave.
Perché venire ubriaco da me per poi andarsene da lei?
Perché Sally, la regina delle cattive, vince sempre, ogni volta?
Perché dirmi delle cose, comportarsi in un modo solo per finta?
E soprattutto... perché mi importa così tanto di quel maledetto braccio?

Mi asciugo le lacrime ed esco dal bagno dove Rory stava aspettando.
"Ehi-"
"Un mal di pancia assurdo per il caffè troppo zuccherato di stamattina" giustifico il mio comportamento mentre mi dirigo al lavandino
"Mal di pancia?" Mi guarda con un sopracciglio alzato
"Si" mi sciacquo i polsi evitando il suo sguardo
"Mh... ed io sono nata ieri" incrocia le braccia al petto mentre con un po' di carta igienica mi asciugo.

"Non capisco perché dovrebbe importarmene" faccio spallucce ed in fondo è la verità... perché?
"Mi hai appena detto che avete dormito insieme... penso che se la mattina dopo quella sera Vinnie avesse messo le mani addosso ad un'altra ragazza, ci sarei rimasta di merda" si avvicina
"Tu e Vinnie state insieme... io, invece, sono solo la ragazza che gli dà ripetizioni"
"Io e Vinnie non stavamo insieme all'epoca..." dice Rory ed io stronco un pianto sul nascere dato che, ad entrare, è proprio Sally.

"Uh guarda chi c'è" fa la finta sorpresa vicino a Mya
"Ciao, parassita" ride poi.
Non faccio in tempo a fermare Rory che è già davanti a loro pronta a sfidarle.
"Parassita? Ancora? Vedo che il tuo dizionario non si è ancora ampliato" sorride con le braccia al petto
"Ed ecco l'avvocato difensore" beffeggia Mya e vedo Rory sorridere ancora di più, con il suo sguardo penetrante con il quale potrebbe uccidere, se volesse.
"Sempre, Maia" la prende in giro perché sa che tutti sbagliano il suo nome; ed infatti, è proprio quello che è servito per farla sculettare via
"Andiamo" dice all'amica
"Non è finita qui" Sally fulmina Rory ricevendo in cambio solo un saluto saccente di chi sa di aver ancora vinto.
"Scema" rido quando se ne vanno
"Scema tu!" Mi fa il solletico facendomi ridere.

Quando esco dal bagno mi ritrovo Nate di faccia
"Se stai aspettando Sally, è uscita poco fa" faccio per andarmene e lui mi blocca per un braccio
Rory mi salva da quella situazione portandomi via.

Il resto della giornata è abbastanza tranquillo se non fosse per Jeremy che ha scelto proprio il giorno adatto per scomparire.
Così, mi reco alla palestra dove si allena.

"È permesso?" La mia voce rimbomba nel silenzio.
"Come posso aiutarti?" Domanda una voce dopo un po'. Mi rigiro alla ricerca della proprietaria.
"Sono qui" sorride uscendo da uno stanzino... una rossa che ha un viso molto familiare
"Oh" le sorrido
"Cerco Jeremy Miller... si allena qui" spiego
"Si lo conosco benissimo" mormora
"Vado a chiamarlo... intanto puoi accomodarti lì" mi indica una porta semiaperta dove si intravedono delle sedie.
Neanche il tempo di girarmi che la voce di Jeremy riempie il silenzio.
"Dian?" Domanda confuso
"A cosa devo questa visita?" Domanda ancora
"Non saprei... forse al fatto che non rispondi a nessun messaggio pur avendoti detto che era importante" lo guardo male
"Ok io vi lascio soli" la rossa che solo adesso mi ricordo dove l'ho vista: all'incontro, quella sera che andai con Nate.

Untouchable- Leather JacketsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora