Capitolo 21

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"Esci con me?" Sorride Michelle"No ti prego" sbuffo "Dai

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"Esci con me?" Sorride Michelle
"No ti prego" sbuffo
"Dai... una bella uscita tra sorelle che è da tanto che non ne facciamo una" fa il musino ed io accetto.
Così, poco dopo, ci ritroviamo in centro a spendere soldi in vestiti ma soprattutto in cose inutili.

"Prendiamo il gelato?" Domando
"Prendiamo prima la pizza" dice nascosta dietro il menù
"Hai ragione.." sospiro controllando un po' le pizze, anche se, alla fine, mi ritrovo sempre a scegliere la stessa: patatine e würstel.
L'amore della mia vita da quando ero piccola.

Un cameriere molto giovane si avvicina pronto a prendere il nostro ordine.
Mentre Shell risponde io lo osservo. Ha gli occhi verdi, non come quelli di Nate ma più scuri.
Nate. Oggi ogni cosa mi ricorda lui. Persino quando ho visto gli occhiali da sole. Per non parlare di quando ho visto le giacche di pelle nel reparto maschile... il mio cervello gridava il suo nome.
"Dian!" Mi risveglia Shell
"Che prendi da bere?" Domanda
"Una coca-cola zero, grazie" sorrido cordiale.

Amo passare il tempo da sola con mia sorella di solito, ma adesso vorrei essere solo a spiegare un qualunque concetto di filosofia a Nate, o a vederlo gestire meravigliosamente la sua tavola da surf, piena di sfumature di rosso, oppure a suonargli e cantargli qualcosa.
Cavolo... è vero! Suonargli e cantargli qualcosa! Abbiamo una scommessa da riscattare!

Appena torniamo a casa, il tempo di prendere la chitarra e poi prendo la bicicletta.
Quando arrivo a casa sua, quasi mi vergogno a bussare. Senza quasi.
Apre una donna bionda con occhi disumanamente meravigliosi. E proprio questi occhi mi portano a ragionare e fare 2+2. È la madre.
"Le serve qualcosa, signorina?" Domanda elegantemente
"Ehm" mi risveglio
"In realtà sono qui per Nate... è in casa?" Domando
"Vado subito a chiamarlo. Lo cerca..?"
"Diana" rispondo e la sua bocca assume la forma di una "o"
"È grazie a te che mio figlio ha preso una bella A in filosofia?" Sorride
"Beh... non è merito mio, ma di suo figlio" mi faccio rossa 
"Anche tu hai fatto la tua parte però" fa spallucce.
"Vieni entra pure mentre lo aspetti" mi fa cenno ed io entro
"Grazie" sorrido.

Mentre va a chiamare Nate mi guardo allo specchio vicino alla porta e mi sistemo un po' i capelli in disordine.
"Che ci fai qui?" La sua voce interrompe il silenzio.
Mi volto di scatto e mi rendo conto che non è ancora sceso dalle scale.
"Hai un premio da riscattare, no?" Sorrido mostrandogli la chitarra
"Diana-"
"Concedimi solo 10 minuti" lo interrompo brusca
"Per favore" aggiungo.
Dopo un po' di silenzio mi fa un cenno con la testa per farmi capire che lo devo raggiungere.

Mi guardo intorno nella sua stanza che, anche se già ci sono entrata un paio di volte, non sono ancora abituata a vedere tutte le sue cose messe in giro.
Per non parlare del suo meraviglioso profumo che circola come droga qui dentro.
"Che vuoi sentire?" Domando sedendomi sul letto
"Scegli tu" fa spallucce mentre si siede sulla sedia della scrivania, di fronte a me.
"Ok."

Sistemo gli accordi e vedo qual è la melodia giusta.
"Così." Mormoro tra me e me per poi sgranchirmi la gola.
«Swinging in the backyard
Pull up in your fast car
Whistling my name
Open up a beer
And you say, "Get over here
And play a video game"» inizio. La suono e canto più lentamente per godermi questo momento al massimo.
Accendo gli interruttori nel palco nella mia mente, lascio scorrere la mia voce come acqua limpida e calda unita al suono della chitarra che rilassa come un ruscello.

«I'm in his favourite sundress
Watchin' me get undressed
Take that body downtown
I say, "You the bestest"
Lean in for a big kiss
Put his favourite perfume on
Go play your video game» muovo il plettro come se fosse una parte della mia mano, dando voce e libertà alle note chiude nelle corde della mia chitarra.
«It's you, it's you, it's all for you
Everything I do
I tell you all the time
Heaven is a place on earth with you
Tell me all the things you wanna do
I heard that you like the bad girls
Honey, is that true?» apro gli occhi, cosa che non faccio mai mentre canto, e incrocio il suo sguardo.
Non saprei descriverlo, mi guarda come se fosse incantato ma c'è dell'altro. So solo che mi sta facendo arrossire mentre continuo a cantare, e che mi sto dannando per aver aperto gli occhi.
Si sporge verso di me, accorciando le distanze, con un sorrisetto che non mi spiego. Non è quello da stronzo strafottente che fa ogni volta che scherza. È diverso e mi piace.
«It's better than I ever even knew
They say that the world was built for two
Only worth living if somebody is loving you
And, baby, now you do» concludo lasciando che il suono delle corde sfumi insieme alla mia voce.

Non alzo lo sguardo per il troppo imbarazzo che provo in questo momento.
Non so che dire quindi aspetto un suo giudizio.
Però, vedendo che non arriva...
"Beh.. non dici niente?"alzo lo sguardo sorprendendolo a fissarmi, così lo abbasso di nuovo.
"Guardami." Dice soltanto mentre si alza ed io faccio come dice. Lo guardo dal basso verso l'alto, in tutta la sua ampiezza.
Mi porge la mano per farmi alzare dal letto, così l'afferro e mi alzo.
"Non odiarmi"
"Perché dovrei odiarti-" non finisco la domanda che le sue labbra si sono fiondate sulle mie.
Morbide con un pizzico di sapore di tabacco.
La sua mano stringe il mio fianco mentre chiede accesso alla mia bocca ed io glielo concedo, ancora più destabilizzata.
Si stacca lasciando che facciano il solito schiocco e mi guarda.
Se fossimo in un museo, mi scambierebbero per una statua da quanto sono immobile in questo momento.
"Diana" mi richiama Nate ma io non riesco a dire una parola.
"Non volevi?" scuote la testa
"Te ne penti?" Esce come un biascico dalla mia bocca
"Non desideravo altro" risponde facendo spuntare un piccolo sorriso sulla mia faccia.
Prendo la chitarra e me la metto in spalla nella sua fodera.
"Dove vai?" Domanda confuso
"I 10 minuti sono finiti..." gli dico di spalle
"Non mi hai risposto" esclama
"ci vediamo domani, Nate Flores" dico soltanto e, con un sorrisetto furbo sul mio viso, esco dalla sua stanza senza voltarmi indietro.

Volevo? Ni.
Ho appena dato un bacio ad uno dei donnaioli della scuola.
Sono completamente idiota.
Però... perché mi sento questa strana adrenalina addosso come se avessi bevuto litri e litri di caffè?

Angolo Autrice🌻
Ehiiii!!
Vi sono mancati i miei aggiornamenti?
Scusate se il capitolo è un pochino corto, ma la botte piccola contiene il vino buono, e il nostro vino oggi era delizioso hihihi. Vi è piaciuto allora questo bacetto?🥹💕

Untouchable- Leather JacketsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora