Capitolo 8

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Mi perdo tra le note di Skyfall di Adele. Le dita si muovono da sole e la voce c'è, ma, sono talmente occupata a tenere a bada i miei pensieri, che non la sento. A dirla tutta, non sento nulla intorno a me se non il rumore fastidioso di quello che si chiama pensiero ed io da qualche giorno a questa parte chiamo Nate.
Non riesco a non pensare a come mi abbia aiutato con Sally. Sarà stato per gentilezza, non so, ma è come se qualcosa mi dicesse che c'è qualcosa in più.
Come se volesse da me qualcosa in cambio.

"Ti va la pizza questa sera?" Domanda papà entrando in camera interrompendo sia il flusso dei miei pensieri sia il suono della chitarra.
"Certo che mi va!" Esclamo alzandomi per stampargli un bacio sulla sua guancia profumata. Decisamente troppo profumata. Talmente tanto da farmi restare impresso il suo profumo sulle labbra dandogli un sapore amaro.
Raggiungo la cucina dove la mamma sta studiando e in silenzio prendo l'acqua.
"Che studi?" Domando
"Varie cavolate che non studieresti mai ma che io studio perché devo farli neri" dice perfida riferendosi ai suoi alunni
"Poveri ragazzi" faccio spallucce pregando per loro.
Le lascio un bacio e poi torno in camera per riprendere a studiare, dopo questa pausa con la chitarra, ma faccio tutto tranne studiare. Sono troppo distratta oggi per farlo.

Mi ristendo sul letto e penso che ho proprio bisogno di uscire con Rory e Jer quindi li videochiamo
<pronto?> risponde con voce squillante Rory
<pronto?> subito dopo Jer
"Ehi ragazzi, stasera usciamo?" Domando ansiosa della risposta, aspettandomi già qualche battutina
<O Dio, adesso si mette a piovere> commenta Jeremy
<devo avvisare quelli della maya che sta per finire il mondo?> domanda Rory ed io rido divertita.
"Oh su scemi!" Esclamo
<prima che cambi idea vi passo a prendere> ride Jer
<io sono davvero stupita e non vedevo l'ora che arrivasse questo momento, ma devo studiare che domani ho l'interrogazione di fisica> fa con fare triste Aurora
"Tranquilla, questa sarà la prima delle tante" sorrido elettrizzata e loro sorpresi fanno un applauso
"Lusingata" scherzo facendo un inchino.

Appena staccato, mi preparo e, mentre attendo Jeremy, faccio una partita a carte con tutta la mia famiglia.
Suona il clacson ed io lascio le mie carte sul tavolo costretta ad abbandonare la partita.
"Ciao a tutti!" Esclamo e lascio un bacio a tutti i componenti della mia famiglia tranne Shell che, da quando ha iniziato a lavorare, la vedo si e no solo a cena.

"Dove andiamo?" Domando entrando in macchina
"Se te lo dico poi non ci vuoi venire" risponde
lui mentre esce dal mio vialetto.
"Sai Jer, sai proprio come incitare le persone" incrocio le mani al petto sarcastica e lui ride.

Per poco non mi prende un colpo quando vedo dove sta parcheggiando Jeremy: proprio davanti casa di Nate.
"C-cosa ci facciamo qui?" Sorrido nervosa
"Un giorno alla settimana ci raduniamo sempre a casa di uno di noi" risponde mentre camminiamo nel vialetto circondato dall'erba verde piena di fiori.
"E-e io non sono di troppo?" Domando
"È stato lui a proporre di farti venire qui" fa spallucce
"Lui?" Ripeto inclinando la testa a lato confusa
"Si, Nate. Io avevo detto che non potevo più andare questa sera per uscire con te e lui ha proposto di farti venire qui" fa spallucce indifferente invece io arrossisco.
"E g-gli altri che pensano?" Domando riprendendomi
"Oh andiamo Dian! Smettila di essere paranoica. Se sei mia amica, automaticamente sei anche loro amica." Scende dall'auto ed io faccio un sospiro prima di scendere, come se bastasse a mandare a quel paese la tensione.

"Pezzi di letame! avete iniziato senza di me?!" Entra in casa, come se fosse sua, spalancando la porta.
"Come potremo,idiota!" Esclama David raggiungendoci.
"Ciao Diana" mi saluta dolcemente David e quando ricambio arrossisco.
Abbasso lo sguardo e mi sento di troppo quando iniziano a scherzare tra di loro mentre saliamo in mansarda.
"Eeehi ciao Spencer!" Esclama il moro dagli occhi azzurri, Peter, mentre accarezza Marley.
"Smettila coglione" gli dà uno spintone proprio il moro con gli occhi verdi, Nate, mentre il suo cagnolone mi corre incontro.
"Ciao Diana" mi sorride cambiando d'un tratto espressione Nate.
"Ciao" sorrido timidamente incatenando i miei occhi ai suoi
"Nate, vuoi che vi lasciamo soli?" Scherza Peter ed io arrossisco imbarazzata, tornando ad accarezzare Marley e facendo finta di nulla.
"Oh dai ma lo vedi che sei un imbecille?" Sbuffa Nate e poi si gira nuovamente verso di me
"Perdonalo, è idiota" sorride tranquillizzandomi ed io sorrido cordiale.

Untouchable- Leather JacketsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora