Capitolo 38

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Poggio le chiavi di casa sul davanzale, sbadigliando, molto probabilmente perché sono andata a dormire tardissimo rispetto ai miei costumi.
"Sono a casa!" Esclamo strofinando gli occhi e aprendo il frigorifero per prendere un po' d'acqua fresca.
"Ehi" mi gelo sul posto, riconoscendo la voce di spalle, mentre la bottiglietta d'acqua è a mezz'aria.
Piano mi giro ed ho la conferma che si tratta proprio di Charles.
"C-ciao" faccio un sorriso tirato, di certo non mi aspettavo lui a quest'ora del pomeriggio.

Io e Nate siamo precipitati a scuola appena svegli, e, dopo aver seguito tutte le lezioni, sono tornata a casa normalmente.
In realtà lui non era in vena di tornare a scuola dopo ieri, ma sono riuscita a convincerlo, dicendogli anche che era un modo per distrarsi.
All'uscita da scuola ci siamo visti nel bagno del bar ed avevo pianificato tutto il pomeriggio insieme, per non lasciarlo solo a crogiolarsi, ma lui mi ha tranquillizzata dicendomi che dovevo riposare e tornare a casa, poi mi ha detto anche che sarebbe andato da Peter che sicuramente gli dirà che può restare lì per un po'.

"Come va? Dopo l'altro giorno al bar non ti ho più vista" si avvicina
"Beh, ho studiato molto con Rory" mento allontanandomi
"Che hai fatto alla fronte?" Chiede
"Ho-ho sbattuto contro un lampione mentre cazzeggiavo con Rory" mento ancora e lui annuisce.
"Ti va di uscire?" Domanda improvvisamente ed io spalanco gli occhi
"Oh-ehm- mi- mi farebbe molto piacere, davvero, ma sono tanto impegnata con gli ultimi test prima delle vacanze natalizie... sai" continuo a mentire e lui annuisce
"Tranquilla, anche io, ma magari nel weekend" fa spallucce
"Ti faccio sapere" tiro un altro sorriso finto e poi guardo l'ora.
"Oh mamma, è davvero tanto tardi, non posso perdere un minuto in più di studio" esclamo continuando a dire bugie su bugie
"Tranquilla, stavo per andare" mi lascia un bacio sulla guancia ed io resto paralizzata mentre prende il cappotto ed esce salutandomi.

"Hai visto che sorpresa ti ho fatto?!" Esclama saltando in cucina Michelle
"Già, che bello" rido isterica e lei mi abbraccia.
"Sono felice sorellina, cosa indosserai al vostro appuntamento?" Sorride ed io vorrei esattamente sotterrarmi come fanno gli struzzi, perché non sono uno struzzo?
"Non so se andarci, sai... i test"
"Per un paio d'ore puoi staccare, Dada" ride mentre io sto per scoppiare a piangere.

La conversazione va avanti, o meglio, il suo monologo va avanti perché io non smetto di pensare a tutto ciò che sta succedendo a Nate e con Nate.

🎸

"Devi parlarne con Nate, potrebbe reagire male"  si stiracchia Rory sul mio letto
"Lo so, ma se appunto la prendesse male, io come faccio con Michelle?" Domando strusciandomi le mani in faccia
"Devi dirle la verità, lo sai che non sono d'accordo sul fatto che usi Charles per coprire la tua relazione con Nate" mi guarda severamente
"Lo so, anche io mi sento una merda, momentaneamente non mi sento di dirle la verità, però " sbuffo e lei sospira
"Tranquilla, prima o poi troverai il coraggio, basta che sia prima che lo possa scoprire da qualcun altro." Mi abbraccia.
"Forza, chiama Nate e digli che dovete vedervi" mi passa il mio cellulare e con un po' di esitazione chiamo il suo contatto.

🎸

Suono il campanello e, mentre attendo, mi riscaldo nel cappotto che sto indossando. Non fa tanto freddo, ma direi che non sono proprio abituata al clima piovigginoso. Per lo più è dicembre e tra poco arriva Natale, penso sia accettabile avere un po' di freddo.
"Ciao, intoccabile" mi bacia la punta del naso prima di farmi entrare in casa di Peter Johnson.
"Ciao Spencer, è sempre un piacere vedere la ragazza che ha messo la testa a posto a sto cazzone" ride abbracciandomi, inaspettatamente.
"Già è stato un duro compito" sorrido stando al gioco
"Va bene, continuate pure come se non ci fossi" alza gli occhi al cielo Nate ed io e Peter ridiamo.

Untouchable- Leather JacketsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora