Capitolo 41

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Mi crogiolo nella felpa che ho rubato a Nate per godermi il suo profumo ancora per un po'.
Da ieri non ho smesso nemmeno per un secondo di pensare ad un modo per lasciarlo andare.
Stamattina sono uscita presto solo per non incontrarlo, non potevo guardarlo in faccia sapendo cosa avrei dovuto fare.
Il pensiero di perdere Nate mi mangia, secondo dopo secondo, ma anche il pensiero di perdere mia sorella.
Perché devo scegliere se essere felice con soltanto Nate o con soltanto Michelle?
È tutto così dannatamente ingiusto.
Io amo quel ragazzo, come amo mia sorella.
E lo so che sono una persona di merda dato che è ovvio che molte persone sceglierebbero la famiglia, prima di qualsiasi cosa, ma non mi è così semplice rinunciare a lui.
Lui che giorno dopo giorno mi fa innamorare sempre più, anche se so benissimo che probabilmente non mi dirà mai quelle due parole perché è convinto che un giorno mi farà soffrire, e, solo il pensiero che sarò io a farlo stare male, mi uccide.
Ma, se non lo faccio, farò star male Michelle, ed io non voglio che mia sorella, sangue del mio sangue, stia male.
Sceglierei lei in qualsiasi situazione, ma, in questa, vorrei poter scegliere entrambi.

Mi faccio un bagno, pensando al migliore dei modi per lasciarlo... sempre se ce ne sia uno.
Forse mi devo far odiare da lui, così che non mi guarderà più in faccia,come vuole Sally, forse è veramente l'unica soluzione.

🎸

"Sono fuori, nel retro" mormoro al telefono
<che aspetti? Entra> esclama Nate, sembra felice, spensierato.
"Dobbiamo parlare... vieni" balbetto trattenendo le lacrime
<arrivo> stacca e poco dopo esce dalla porta del retro, raggiungendomi.
"Ehi" sorride avvicinandosi per darmi un bacio, ma io mi scanso, evitando il suo sguardo.
Non riesco a guardarlo in faccia, a malapena mi rendo conto del suo sguardo confuso.
"Andiamo un po' più in là" Non c'è nessuno qui, ma preferisco comunque allontanarmi un po'.

"Che cosa è successo?" Domanda confuso
"Nate, i-io" faccio un respiro profondo prima di continuare, per evitare di scoppiare a piangere
"Che c'è?"
"Devo staccare la testa a qualcuno?" Aggiunge scherzoso per farmi ridere...quanto vorrei rispondergli con il nome di Sally in questo momento, vorrei davvero tanto anche ridere per la sua ironia, ma non ci riesco.
Ci fermiamo vicino alla mia bici ed i suoi occhi si soffermano sul suo borsone appoggiato a terra, oggi Rory mi ha aiutata a prepararlo.
"Diana, puoi parlare cazzo? Mi stai facendo preoccupare-"
"Chiudiamola qui." Lo interrompo e lui ride
"Cosa?" Alza le sopracciglia ed io non riesco a ripetere quelle parole
"È uno scherzo vero?" ride
"No-"
"Diana smettila." Sorride avvicinandosi di nuovo intento a baciarmi. Mi prende per i fianchi e mi avvicina al suo corpo.
"No, Nate non sto scherzando" lo spingo via con estrema difficoltà e lui mi guarda perplesso
"Che stai dicendo, Diana?" Nei suoi occhi si accende qualcosa, non si capisce se è rabbia o tristezza.
"Se è perché sto da te posso pure andarmene da qualche parte. Troverò qualcuno che mi ospita. Oppure se serve torno a casa"
"No non è per questo" mi crogiolo nel maglione
"Michelle l'ha scoperto?" Chiede subito dopo ed io scuoto la testa
"Sto dicendo che non voglio continuare questa falsa alle spalle di mia sorella" rispondo con le lacrime agli occhi
"È troppo difficile per me. I-io non ce la faccio." aggiungo
"Pensi non sia difficile anche per me?" Domanda retorico ed io abbasso lo sguardo scuotendo la testa, per farmi odiare
"No? Non pensi sia tremendamente complicato guardarti andare in giro con altri ragazzi per mantenere la nostra copertura?!" Esclama ed a me sfugge una lacrima
"Pensi che guardare gli altri abbracciarti, baciarti, tenerti per mano o per i fianchi in pubblico non scaturisca in me rabbia e gelosia o, addirittura, invidia?" Continua mentre si avvicina
"Proprio per questo dobbiamo concluderla qui!" Lo affronto e lui scuote la testa incredulo allontanandosi
"Io non voglio tutto questo segreto, Nate" lacrimo ininterrottamente mentre continuo a mentire
"Io lo voglio, Diana. Perché anche se queste cose mi danno fastidio, io voglio sopportarle perché io voglio te." Grida ed io abbasso lo sguardo
"Sono due cose diverse.. io devo nascondere tutto ad una persona che è sangue del mio sangue"
"Ed io per renderti felice devo vedere altri che ti sfiorano o baciano!" Esclama
"Sei stata benissimo fino a ieri, cos'è successo, eh? C'entra Charles?!" Continua
"Si" mento.
"Ti sei innamorata di lui?" Domanda ferito, lasciando che una lacrima gli sfugga.
C'è silenzio, non perché non ci sia confusione che proviene da casa Johnson, ma perché è come se fossi stordita.
"Si" mormoro, "no" penso "io amo te" continuo a pensare mentre mi guarda deluso.
"Cazzo, potevi dirmelo prima di farmi innamorare di te" ride triste, arricciando il naso per trattenere le lacrime, ed io schiudo la bocca sorpresa per quello che ha detto.
"C-cosa?" Mi avvicino calamitata
"Q-quando?" Balbetto
"Che ti importa?" Sbotta
"Pensa che te l'ho anche detto" ride amaramente, come se si stesse dando dello stupido
"Quando me l'hai detto?" Inclino la testa confusa
"Se ami lui, perché lo vuoi sapere?" Domanda fulminandomi con lo sguardo
"N-non lo so, perché i-io"  ti amo. Ma non posso dirtelo.
"Complimentati con Charles da parte mia, digli che non è da tutti far innamorare Diana Spencer." Tira su col naso per poi prendere il borsone ed andarsene.
Ti amo, Nate.
Mi senti?
Io ti amo.
I miei pensieri gridano sperando che in qualche modo lui mi senta.
Purtroppo non accade, resto solo immobile mentre lo guardo andare via a solcate accendendosi una sigaretta.

Untouchable- Leather JacketsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora