Capitolo 42

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NATE'S POV

Ho sempre pensato che la depressione fosse un concetto strano, che ci sarebbe voluta una birra e qualche bicchiere di vodka per uscirne.
No, nessun dottore mi ha diagnosticato la depressione e non credo che andrò mai da nessuno psicologo per farmi leggere il cervello.
Sono fottutamente inquietanti, sembrano avere il pizzo e la sfera magica come Akinator.
Io ho bisogno di Diana, lei era la mia psicologa.
Non è come quella a cui mi mandò mia madre per la scomparsa di mio padre, lei mi metteva a disagio pensando che parlare di mio padre fosse buono per elaborare la "perdita". Così la chiamava, come se mio padre fosse morto da un momento all'altro quando in realtà lui aveva scelto fin troppo bene di andarsene. Invece Diana mi parla realmente, senza usare termini come sotterfugi. È capace di guardarmi soltanto negli occhi per capire che qualcosa non va. È stata capace di farmi sentire bene quando Gareth è rientrato nelle nostre vite. Mi faceva ridere ogni suo modo di fare, di parlare.

"Sono 72 ore che sei chiuso in questa camera" apre le tende mio fratello, per far entrare la luce.

Appunto, perché dovrei andare da uno strizza cervelli se c'ho già lui che mi strizza le palle?

"Chiudi cazzo!" Grido soffocandomi nel cuscino che ha il profumo al cocco di Diana, anche se man mano sta svanendo.
"Ti devi alzare, subito." Ordina
"Non ci andrò a scuola con il rischio di incontrarla" sbotto
"In caso non te lo ricordassi, oggi è la Vigilia di Natale, non si va a scuola. Non mi piace vederti così, cretino" mi toglie le coperte.
"Parliamo, dimmi cos'è successo ed io ti dirò cosa conviene fare" fa spallucce
"Non mi torturare più di quanto mi stiano torturando i miei pensieri" mormoro tra me e me.
"Mi sembra che hai pianto abbastanza, no?" Mi guarda seduto sul mio letto
"Non ho pianto" esclamo
"In ogni caso non sono cavoli tuoi" mi metto a pancia in giù
"Guarda che deprimerti chiuso al buio della tua stanza non ti riporterà Diana indietro" dice ovvio
"E cosa dovrei fare, eh? Non ama me, ama un altro." Sento un tuffo al petto nel momento in cui pronuncio queste parole.
"Ma fottiti, Nate cazzo" impreca arrabbiato
"Già, fottiti" lo asseconda improvvisamente Jeremy sull'uscio della porta.
"Che ci fai qui? " chiedo
"Dio, che puzza di fumo qui dentro" fa una faccia schifata mentre entra
"Da quanto cazzo è che non apri le finestre?" Sputa disgustato
"Boh"
"Un po' di giorni" aggiungo mentre apre la finestra.
"Hai bisogno anche di farti la barba" commenta mio fratello
"Non hai disfatto neanche il tuo borsone" aggiunge.
"Tornando al discorso principale, devi proprio andare a farti fottere. Lo sai perché?" Chiede Jer ed io scuoto la testa vedendo che entra nel mio bagno
"Perché io, conoscendo Diana dall'asilo, so con chi è stata e di chi si è innamorata." Sento il getto della doccia che si apre. Subito alzo un sopracciglio, turbato.
"Tranquillo, un solo ragazzo prima di te, quello che voleva solo scopare, e poi un ragazzetto alle medie" dice ed io annuisco
"E-e di chi è stata innamorata?" Chiedo ancora.
"Di nessuno a parte te." Dice e sembra sincero.
"Cazzate" abbasso lo sguardo rassegnato
"Ha detto codeste parole 'non ti amo'?" Chiede Thomas
"No, ma ha detto che ama Charles" rispondo mentre un altro vuoto si fa strada nel mio stomaco
"Stronzata. Grande, anzi, gigante." Commenta Jeremy
"Che cazzo ne sai tu, eh?" Sbotto
"È la mia cazzo di migliore amica!" Esclama
"Non mi ama!" Grido
"Nate, porca troia, svegliati! cos'è che non capisci?" Gesticola snervato
"Non può da un giorno all'altro innamorarsi di un altro" spiega
"E questo che significa?!" Grido esasperato
"Che c'è qualcosa sotto..." mormora mio fratello riflettendo
"Esattamente!" Tira un sospiro Jeremy
"Cosa?" Domando ora che si è accesa di nuovo la speranza in me
"Non lo so, non me l'ha detto. Ma fidati che le sue lacrime non erano perché le dispiacesse lasciarti così, ma perché ti ama anche lei." Risponde Jer  ed io lo guardo speranzoso
"Che stai facendo? Vai a lavarti immediatamente, fatti la barba e vai subito a riprenderti la tua ragazza!" Mi sprona Thomas ed io annuisco
"Vi voglio bene." Esclamo prima di chiudermi nel bagno
"Smettila di essere sdolcinato, bleah, l'amore ti fa male" mi prende in giro Thomas facendo ridere sia me che uno dei miei migliori amici.

Untouchable- Leather JacketsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora