Non sento più niente, solo il respiro corto e i miei passi mentre corro da lui.
Lui che è stato capace di nascondermi una cosa del genere.
Lui che mi ha baciata nonostante sapesse.
Adesso si è collegato tutto... tutte quelle frasi, da lui dette, che prima non avevano un senso ma adesso sono chiare, anzi trasparenti.Appena l'ho saputo sono corsa in camera mia, piena di sensi di colpa nonostante mia sorella abbia provato a convincermi che la colpa fosse solo di Nate.
Arrabbiata da tutta questa situazione mi dirigo verso il suo armadietto, sperando di trovarlo lì.
"Nate" gli tocco la spalla richiamando la sua attenzione. Quando si volta, togliendosi le cuffiette e chiudendo un libro, non posso che non notare i suoi occhi verdi, contornati da ciglia corvino ma anche da occhiaie insolite. Ma non posso non notare soprattutto che è stupendo anche così, con la stanchezza che gli segna il viso e le labbra leggermente secche.
Mi devo svegliare perché sono venuta qui per dirgliene quattro ed ho finito per incantarmi davanti al suo volto.
"Dobbiamo parlare" sgranchisco la gola
"Parliamo" si appoggia ad una delle librerie dell'enorme biblioteca della scuola
"Non qui" gli prendo la manica in modo che mi segua e funziona.
Sono decisa e ho tanta voglia di litigare, ma non davanti a tutti.Entro nello sgabuzzino del bidello e lui dopo di me chiude la porta.
Quando si volta, si appoggia ad essa mentre accende una sigaretta.
"Che c'è?" Dice per poi aspirare un tiro
"Non si può fumare qui" incrocio le braccia al petto
"In realtà non dovremmo neanche essere qui" precisa e la puzza di fumo non tarda a farsi sentire
"Non c'è un divieto per noi alunni" mi guardo intorno e lui si stacca dal muro, avvicinandosi piano
"Infatti intendo noi due, insieme... soli e soprattutto... così maledettamente vicini" il suo profumo mi invade le narici insieme all'odore di fumo. Il cuore batte all'impazzata ma non posso permettermelo.
"Non potrei essere più d'accordo " lo allontano e lui sorride saccente.
"Sai benissimo che non posso. Che non puoi. Che non possiamo" sbotto e lui resta in silenzio
"Inizialmente non volevo crederci" incrocio le braccia
"Vedo che la sorellina non ha tardato a raccontarti tutto" si appoggia di nuovo al muro
"Ed ha fatto bene... cosa volevi fare, eh? Volevi nascondermelo così da far stare male Michelle?" Sono io ad avvicinarmi questa volta, anche se questo stanzino è un buco.
"Assolutamente no, come ti salta in mente?" Smentisce subito
"E invece sì, Nate. Mi hai baciata sapendo che sono la sorella di una tua ex!" Esclamo
"Non lo sapevo!" La sua voce irrompe sulla mia
"E dovrei crederti?" Domando
"L'ho capito vedendovi insieme una di queste mattine e ne ho avuto la conferma quando Michelle mi è venuta a parlare, ma credimi, io non voglio crearti problemi" spiega
"Non so cosa ti abbia raccontato tua sorella, ma se avessi una lista delle persone che voglio ferire, tu saresti una delle poche a non esserci." Dice piano per far arrivare il concetto
"Perché?" Domando
"Non lo so... ed è proprio questo che mi irrita." Mi guarda dritto negli occhi ed io sostengo questo contatto visivo con tutte le forze che mi restano.
"Allora perché mi hai detto che mi causeresti problemi se non intendevi con Shell?" Chiedo confusa con la testa inclinata.
La campanella suona prima che potesse rispondermi, ma dal modo in cui scappa sembra proprio che non volesse farlo.
"Ti passo a prendere alle 19" dice prima di uscire ma lo fermo
"Non possiamo, Nate" dico più dispiaciuta di quanto dovrei essere
"Abbiamo un patto" guarda la mia mano sul suo braccio
"S-si ma-. Uff... qualunque cosa stessimo facendo è conclusa oggi." Sento il cuore in gola aggrappato al nodo che trattiene le mie lacrime.
"Abbiamo un patto" ripete
"Ed io lo sciolgo" insisto
"Non puoi. Stasera alle 19. Fine discussione." Dice a un palmo dal mio viso per poi sfrecciare via a solcate.Sono arrabbiata con me stessa per non aver rifiutato ancora, ma poi cosa vuole fare alle 19?!
🎸
Piove e, mentre aspetto l'autobus per tornare a casa, il telefono si spegne perché è scarico.
"Maledetta batteria" sbuffo mentre cerco un posto dove coprirmi dalla pioggia che aumenta pian piano.
La fermata dell'autobus è già piena di ragazzi e ragazze che come me non hanno l'ombrello.
Insomma, chi si aspettava questo diluvio quando stamattina c'era un sole che spaccava le pietre?Mentre mi maledico per non ascoltare mia madre che mi ricorda ogni giorno l'ombrello ed io puntualmente la ignoro, un clacson attira la mia attenzione.
Riconosco immediatamente il clacson come se fosse la voce di una persona, e, quando alzo lo sguardo e guardo la macchina, ho la conferma che sia Jeremy ancor prima che abbassasse il finestrino.Lo guardo in silenzio.
"Che aspetti? Sali!" Esclama per farsi sentire.
Non rispondo, sto solo zitta a guardare un po' lui, un po' la pioggia che bagna l'asfalto e un po' il cielo. Tutto mentre mi crogiolo tra le mie braccia.
"Dian per favore... sali" insiste e, quasi subito dopo la sua frase, un tuono ha squarciato il cielo nelle vicinanze, così, decido di salire."Dobbiamo parlare" dice spegnendo il motore dell'auto
"Ti sto bagnando la macchina" mormoro mentre chiudo il finestrino, permettendo al riscaldamento acceso di compiere il suo lavoro.
"Non me ne frega un cazzo della macchina in questo momento." Fa una pausa
" Mi interessa della mia migliore amica che non mi parla da settimane" mi guarda dispiaciuto ed io taccio.
"Di' qualcosa" dice quasi come una preghiera
"Questa volta sono io a non parlare" abbasso lo sguardo ancora arrabbiata per il segreto che mi ha celato.
"Non voglio mentirti Dian, e per questo non posso darti spiegazioni. Non posso farlo. Ti chiedo solo di aspettare."
"Cosa significa Jeremy? Cosa sei diventato? Perché ti comporti in questo modo e dici tutte queste cose strane?" Lo fisso negli occhi
"Ti voglio bene Diana... tu e Rory siete le sorelle che non ho mai avuto-"
"Anche per me sei un fratello Jeremy"
"Allora perché non puoi chiudere un occhio per questa volta?" È triste e lo noto.
"Perché ho paura che tu ti stia cacciando in qualche casino e mi rifili solo bugie come pillole per dormire!" Esclamo
"Ti dirò tutto un giorno... tu e Rory sarete le prime, lo prometto. Puoi aspettare?" Domanda
"Basta che non finisci in carcere o direttamente al cimitero" dico ironica e lui ride.
"Ti voglio bene Dian" mi stringe ed io stringo lui.
"So che tu mi devi raccontare un paio di cosucce, invece" ammicca mettendo in moto ed io annuisco pronta a raccontare tutto e, finalmente, tornare ad avere consigli dal mio migliore amico e non solo da quella pazza di Rory.Angolo Autrice🌻
Beh, beh, beh... cosa possiamo dirci.
Voi dovete assolutamente dirmi cosa secondo voi succederà in questa situazione pazzerella.
Diciamo, poi, che ci mancava un po' Jeremy allora ho detto BASTA. Non scoprirete mai e poi mai cosa starà succedendo nella sia vita fino a quando scriverò la sua storia hihihi.
Dopo un bel buongiorno/buonanotte con il mio aggiornamento io vi saluto e ci sentiamo alla prossimaaa❤️❤️
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Untouchable- Leather Jackets
RomanceQuesta storia parlerà di Diana, una ragazza priva di autostima e molto timida. È di buona famiglia, ma nessuna famiglia è perfetta. Ciò che la salva è il bellissimo rapporto che ha con la sorella, con il migliore amico e con la sua migliore amica i...