-Capitolo 6-

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T/N's pov

Sembravo così indifesa in confronto a lui, però sapevo che con uno così è meglio avere carattere.

<<E invece sono tornata>> dissi assottigliando lo sguardo, e lui sorrise, anche se era quel solito sorriso finto.

<<E vedo che sei dalla parte sbagliata>> affermó portandomi le mani sui fianchi.

A quel suo tocco rabbrividii, e gli misi le mani sul petto per allontanarlo.

Però non lo spinsi via subito, ma abbassai lo sguardo e tenni le mani lì, facendole anzi scorrere leggermente più in basso.

Facendolo avvampai, sembrava avere un fisico... Incredibile

<<Vuoi ancora spingermi via?>> mi chiese all'orecchio, e in quel momento rinsalii.

Tolsi subito le mani e poi gli feci togliere le mani dai miei fianchi, e mi allontanai di due passi.

Io avevo sempre amato studiare i demoni, per questo sentir parlare sempre di angeli nel tempo mi aveva stancata.

Ero certa che Levi se ne aveva voglia poteva essere un ottimo manipolatore, e per questo avrei dovuto scappare.

Sapeva benissimo di avere una bellezza così singolare e che ogni centimetro del suo corpo fosse stupendo.

La cosa peggiore era che lui sapeva di essere attraente soprattutto ai miei occhi, che non ero abituata a persone così.

<<Solo perché sono qui non vuol dire che hai il permesso di toccarmi>> gli ricordai.

<<Peró ho notato che questo non vale per te>> disse sfacciato incrociando le braccia.

<<Io stavo cercando di spingerti via>> dissi puntandogli il dito contro, e lui sorrise ancora.

<<E giustamente per spingermi via stavi->> inizió ma io lo interruppi subito, non volevo sentirglielo dire.

<<Non dirlo! Non parlarne con nessuno!>> sussurrai rossa.

<<Però toglimi una curiosità... >> affermó sedendosi, e io mi sedetti davanti a lui.

<<Certo, sei una stupida ingenua, ma perché continui a incontrarmi?>> chiese incatenando il suo sguardo al mio.

<<Te l'ho detto. Voglio scoprire tutto su di te. Voglio scoprire come sei>> dissi sicura.

Lui si sporse nella mia direzione, e portò un ginocchio tra le mie gambe, cosa che mi lasciò senza parole.

Io per reggermi, appoggiai le mani per terra, mentre la fronte di Levi era appoggiata alla mia, e avevo vicine le sue labbra.

<<Perché non lo scopri personalmente come sono?>> mi sussurrò sulle labbra, e io ero assolutamente rossa sulle guance.

Avevo le ali rilassate, ma il mio corpo stava letteralmente tremando, però era una sensazione bella.

Presto sentii la campana suonare, era mezzogiorno preciso in quel momento.

<<Ah io! Io devo andare!>> esclamai indietreggiando, e mi alzai sistemandomi la gonna.

<<Mhm, va bene, ma non mi dispiacerebbe se oggi venissi a farmi visita di nuovo>> disse alzandosi anche lui.

<<Ma tu come fai a sapere gli orari in cui verrò?>> chiesi.

<<Fortuna, angioletto>> disse marcando sempre il nomignolo.

<<Ah. Comunque verrò oggi pomeriggio, verso le cinque>> risposi per poi andare dall'altra parte.

<<Aspetta!>> esclamò lui, e mi girai guardandolo.

<<Tu... Non voli?>> chiese con sguardo interrogativo.

<<Oh- no, ma lo imparerò questo fine settimana>> risposi accennando un sorriso, e poi me ne andai.

Andai velocemente a casa a cambiarmi, mettendomi una maglia a maniche corte bianca, con una gonna dello stesso colore.

Guardando il mio armadio tutti i vestiti erano bianchi, tranne quelli per le occasioni speciali che avevano qualche ricamo in oro.

Andai in centro, in cui incontrai Mikasa e Marco.

<<Ragazzi sono qui!>> esclamai correndo verso di loro.

Marco aveva i capelli corvini come quelli di Mikasa, e gli occhi castani.

La cosa che mi piaceva di più erano le sue lentiggini, che mi ricordavano le stelle nel cielo.

<<T/N, sei in ritardo di mezz'ora>> disse Marco e io sorrisi imbarazzata, se sapessero il motivo del mio ritardo non mi crederebbero.

<<Già scusa, ma non trovavo un vestito adatto>> dissi, anche se avevo preso il primo che mi era capitato a tiro.

Mentre uscivamo pensai tutto il tempo a Levi, lui mi aveva toccata in un punto in cui nessuno mi aveva mai toccata.

<<T/N, ti vedo strana da due giorni>> affermó Mikasa guardandomi.

<<Ma no, sono solo un po' stanca e ho... Tante cose per la mente>> dissi, era vero ma avevo tralasciato i dettagli.

Una delle cose che amavo degli angeli è che non avevano secondi fini, e non potevano fare niente fuori dalle regole, perché erano esseri perfetti.

Quindi se io vedo Levi non sono un angelo perfetto?

Adesso non ho voglia di pensarci.

<<T/N, che ne dici se vieni a casa mia?>> chiese Mikasa mentre ci stavamo salutando.

<<Grazie ma... Sono molto stanca e ho voglia di riposarmi>> risposi, mi dispiaceva darle buca per Levi.

Lei annuii, e poi andai da Levi, arrivando lì alle cinque del pomeriggio in punto.

Andai dall'altra parte, e mi iniziai a guardare intorno.

<<Puntuale>> disse arrivando sempre dietro di me, e io subito mi allontanai, distanza di sicurezza prima di tutto.

Angolo atroce

AHOOO LEVI COSA TOCCHI, NON SI FA COSÌ POVERA T/N.

COMUNQUE SAPPIAMO TUTTI CHE PRIMA O POI LEVI QUEL CONFINE LO OLTREPASSERÀ, MA LA DOMANDA È "COME?"

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora