-Capitolo 30-

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Levi's pov

Io guardavo lei, e lei guardava me con occhi sbarrati, e la voce spezzata, mentre a me tremavano le mani.

Le mie mani sporche del suo sangue, che ora gocciolava sul pavimento.

Le sue ali ancora nelle mie mani, ma lei invece per terra.

Subito mi accorsi di quello che avevo fatto, e lasciai cadere le ali sul tappeto, e poi la stessa fine fece il coltello con cui le avevo tagliate.

<<Tu...>> disse senza riuscire a parlare a causa del dolore.

<<Io... Ho...>> affermai, con una sensazione di amaro in bocca, cosa mi era saltato in mente?!

Presi il telefono e chiamai Hanji, mentre T/N era accasciata sul pavimento dal dolore.

<<Vieni da me... c'è un altro angelo>> risposi per poi riattaccare.

<<Come hai potuto?!>> esclamò lei con uno sguardo che non avevo mai visto prima.

Ero abituata ai suoi sorrisi e gli occhi pieni di gioia, perciò vederla in questo stato.

<<Ti odio!>> esclamò lei e io assottigliai lo sguardo.

<<Lo sai cosa ti volevo dire prima che iniziassi a fare quelle domande da idiota?!>> continuò a urlare e io sospirai.

<<Cosa?>> chiesi guardandola.

<<Volevo dirti che io ti amavo Levi! Che io e Floch ci eravamo lasciati e avevo capito che l'unico che io volevo eri tu!>> esclamò.

Quelle parole furono come un colpo al cuore dopo quello che avevo fatto, e mi vennero le lacrime agli occhi.

<<Tu... mi amavi?>> chiesi.

<<Sì! Sei un idiota!>> continuò a urlare.

Hanji in quel momento entrò, e riconobbe subito T/N.

<<Cazzo, la tua amica era una spia! Ti stai rammollendo eh Levi!>> esclamò Hanji legandole i polsi per poi farla alzare.

Arrivarono alla porta e in quel momento realizzai che quello che provavo per T/N non era divertimento.

Ero innamorato...

I suoi comportamenti non mi facevano venire il mal di stomaco perché io la odiavo, ma perché mi vergognavo in sua presenza.

<<Aspetta!>> urlai quando ormai erano troppo lontane.

<<Mi dispiace! Io...>> iniziai.

<<Io ti amo T/N!>> esclamai, anche se era un gesto stupido disperato.

Come avevo fatto a essere così stupido ed egoista?

Che senso ha andare in Paradiso, se lei non è lì?

Mi morsi il labbro inferiore, e poi presi le sue ali, mi faceva così schifo farlo.

Io non stavo ragionando, pensavo solo alle parole di Kenny, io non volevo deluderlo.

Ora non lo deluderò, ma ho deluso lei.

Andai a palazzo e consegnai le ali, le avrebbero analizzate immediatamente e mi avrebbero fatto sapere nel giro di cinque minuti.

<<Allora lo hai fatto eh?>> chiese Kenny.

<<Cosa?>> domandai incrociando le braccia.

<<Le hai tagliato le ali>>  affermò, e a quelle sue parole rabbrividii.

<<Tu... come?!>> esclamai.

<<Vi ho visti insieme quella sera in cui siete andati a prendere le rose>> disse schietto e io ricordai.

Sapevo che non era una buona idea.

<<Non pensavo gliele avresti tagliate, ti credevo più maturo>> disse il castano e io rimasi senza parole.

<<Cosa?! Ora hai pena per gli angeli?!>> chiesi.

<<No. Mi fai pena tu >> affermò e sentii il mio cuore spezzarsi ancora

<<Cresci Levi, invece di cercare l'approvazione altrui ogni volta. Sfoggi tanto il tuo bel carattere ma poi non sei nessuno>> disse avvicinandosi.

<<Avevi paura di deludermi?  Ecco, lo hai fatto>> concluse per poi andarsene, e io strinsi i pugni.

Io non avevo più niente ora...

<<Mi prendi in giro Levi?>> chiese il re Reiss e io mi girai nella sua direzione.

<<Cosa?>> domandai.

<<Dici tanto che sono le ali giuste, e poi non sono queste!>> esclamò lui.

<<No... come?>> dissi.

<<Abbiamo provato. Non sono quelle le ali. Almeno se non ne sei sicuro non dire niente e basta>> affermò il re andandosene anche lui.

Io avevo tagliato le ali a T/N... e non era necessario?

No, non può essere vero tutto questo.

Strinsi i pugni e andai a casa, dove c'era ancora il sangue di T/N e il coltello con cui le avevo tagliato le ali.

Notai subito le margherite, e accarezzai i petali bianchi.

Quei bei petali che mi ricordavano le sue ali, che mi ricordavano di lei.

Mi morsi di nuovo il labbro inferiore e poi buttai per terra il vaso con i fiori, pensando a quando me li aveva regalati.

In camera strappai anche la sua corona di fiori e poi mi buttai sul letto.

Strinsi il lenzuolo e poi scoppiai a piangere, non so neanche io il perché.

Forse perché ero stato un coglione egocentrico, egoista, falso, bugiardo e approfittatore nei suoi confronti?

Sospirai, troverò un modo per farla uscire da lì e ridarle le ali, magari riesco a curare il punto a fargliele ricrescere visto che ho tipo 'dei poteri curativi'

Perché ho reso le cose così difficili?

Perché non ho capito prima di amarla in realtà?

Perché lei deve essere un angelo e io un demone?

Angolo atroce

EEEEE BUONGIORNO LEVI CHE HAI CAPITO

COMUNQUE LE ALI GLIELE HA TAGLIATE SUL SERIO OH

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora