-Capitolo 32-

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Levi's pov

<<Pensi che riuscirò a tornare a casa?>> chiese lei incrociando le braccia, e io la restai a guardare.

<<Sì, non preoccuparti, troverò il modo>> dissi sospirando.

<<Senti, io vado a fare un giro, tu resta qui>> affermai alzandomi e lei mi guardò per qualche istante e poi accettò.

Decisi di andare al confine, e mi sedetti proprio alla sporgenza, e sospirai mettendomi le mani tra i capelli.

Tornai alla mia vera forma, e poi mi morsi il labbro inferiore.

Decisi di allungare la mano, non so neanche io perché.

Notai che... Passava oltre il confine?

Rimasi senza parole, e ritrassi la mano per poi alzarmi.

Presi coraggio, e saltai nel tentativo di arrivare dall'altra parte.

Aprii gli occhi, e vidi che ero in Paradiso.

Subito mi girai, e guardai l'altra parte del confine, nell'inferno, e subito rimasi senza parole, e poi capii tutto.

Erano le mie ali quelle giuste...

Io avevo tagliato tutte quelle ali, quando le uniche ali che mi servivano erano le mie?!  Che razza di stupido scherzo è?!

Andai dall'altra parte di nuovo, e tornai alla mia forma più umanoide, e notai che in quella forma non riuscivo a oltrepassare il confine.

Tornai a casa ancora sbigottito dall'accaduto, e notai che T/N stava dormendo, perciò sospirai e mi sedetti sul letto vicino a lei.

Notai i capelli che le ricadevano sul viso, i suoi lineamenti dolci, e la bocca socchiusa.

Il respiro regolare, l'espressione rilassata.

La cosa peggiore era vedere che non aveva più le ali, la cosa che ci aveva fatto avvicinare ma anche separare.

Per colpa mia.

<<Levi...>> sussurrò lei.

Io la guardai.

<<Hm?>> chiesi.

<<Ti prego non tagliarmi le ali>> sussurrò, stava dormendo.

Strinsi forte il lenzuolo a quelle sue parole, ero stato così egoista...

Sono un pessimo amico.

<<T/N>> dissi scuotendola leggermente per svegliarla, anche se mi dispiaceva vedendo come era bella quando dormiva.

<<Ah, sei tornato>> affermò sospirando.

<<E comunque ho visto che nel cassetto hai ancora quella collana. Quella con la mia piuma>> disse disgustata.

<<Mi dispiace>> risposi prendendola dal cassetto e mi avvicinai al cestino.

<<No non buttarla! È l'unico ricordo materiale che ho delle mie ali>> affermò e io l'appoggiai sulla cassettiera.

<<T/N... noi cosa siamo?>> chiesi.

<<Potevamo essere molto di più di così>> rispose.

<<Tu mi ami ancora?>> domandai sedendomi vicino a lei.

<<Non lo so>> mi comunicò guardando in basso.

Le misi una mano sulla guancia, e lei subito serrò gli occhi con violenza, e mi mise le mani sul petto come per spingermi via.

Io le diedi un bacio sulla fronte e poi mi staccai.

Lei rimase stupita da quel gesto, ma non fece niente.

<<Perciò... non stai più con Floch>> affermai giusto per cambiare argomento.

<<Già, si è rimesso con la sua ex>> disse facendo spallucce.

<<Che idiota, non ti merita fidati>> dissi.

<<non è che tu sia meglio sai? Almeno con Floch ero felice>> rispose.

<<Con me non eri felice?>> domandai e lei restò in silenzio.

<<Dipende dai momenti, tipo quella sera che siamo andati a raccogliere rose. Oppure quando mi hai regalato delle rose>> disse sorridendo ripensando a quei momenti.

La guardai per qualche istante negli occhi, e lei guardò me.

<<O quando... Mi baciavi>> continuò rossa sulle guance dopo quelle parole.

<<Se ora ti baciassi tu mi rifiuteresti?>> chiesi appoggiando una mano sopra la sua.

<<Non lo so Levi. Non so più niente ormai, non so se amo te o qualcun altro>> affermò e io annuii leggermente alle sue parole.

<<Devo chiederti una cosa>> disse e io la ascoltai.

<<dimmi tutto>>

<<Come mai se mi ami mi hai tagliato le ali? Ho capito che morirai se non trovi le ali giuste, ma quando ami davvero qualcuno non sei disposto a rischiare tutto per quella persona?>>  chiese e io ci restai a pensare.

<<Perché non volevo accettare di amarti. Ho continuato tutto questo tempo a rinnegare quello che provavo, e sono stato un emerito idiota>> affermai.

<<Io comunque non ti odio Levi>> affermò.

<<non... mi odi?>> chiesi abbastanza sconvolto.

<<Non posso odiarti, e non voglio odiarti. Sono così testarda lo so, dopo quello che mi hai fatto solo un'idiota non ti odierebbe, ma io non ci riesco>> disse.

<<hai reso tutto questo tempo la mia vita più interessante, mi hai fatto sentire accettata>> continuò.

<<Tu mi hai cambiato la vita, ma mi piace! Mi hai tagliato le ali, e per questo non potrò mai perdonarti completamente, ma mi hai reso libera>>

<<Quelle ali erano forse uno dei più grandi pesi che io abbia mai portato, perché dovevo essere sempre perfetta ogni giorno>> disse

<<Quello che voglio dire è...>>  continuò.

<<Sei il mio peccato migliore>> concluse.

Io a quelle sue parole avvampai, e poi l'abbracciai stringendola a me.

Lei ricambiò l'abbraccio, e scoppiai a piangere tra le sue braccia, io non mi meritavo nulla ma stavo ricevendo così tanto.

Voglio rimediare.

Angolo atroce

AAAAAA LE ALI GIUSTE ERANO QUELLE DI LEVI SKSKKSSKKS

COMUNQUE LEVI STA INIZIANDO A RIPRENDERE NEURONI DAI, POSSIAMO FARCELA.

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora