-Capitolo 12-

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T/N's pov

Stranamente mi lasciò fare, anzi, ricambiò stringendomi la mano, per questo lo guardai.

Aveva uno sguardo serio, ma nei suoi occhi c'era una scintilla che non avevo mai visto, sembrava...

Contento...

Arrivammo davanti a una casa molto carina, e doveva per forza essere la sua.

Entrammo, e lui poi chiuse a chiave.

Mi tolsi il mantello, e osservai bene il salotto, non era come me lo aspettavo.

C'era un divano all'apparenza comodo, con davanti una televisione che sembrava molto costosa.

C'era un tavolino, dove notai che c'erano i fiori che gli avevo regalato, cosa che mi fece spuntare un sorriso.

C'erano anche delle foto.

Lui ma più piccolo, e una donna, che gli somigliava molto, ma che era più grande, forse la madre.

Anche delle foto con dei suoi coetanei, insomma, aveva degli amici allora.

<<Se hai finito di guardare magari possiamo fare qualcosa>> disse incrociando le braccia.

<<Sono la prima ragazza che inviti a casa tua?>> chiesi e lui non rispose, anzi, ignorò la domanda.

<<Andiamo in camera, non ti ho portata qui per ammirare l'arredamento>> disse lui.

Mi portò nella sua camera, e santo cielo se era bella.

<<Woah... >> dissi, e notai che sul comodino vicino al letto c'era la mia corona di fiori.

<<Ti ho fatto qualcosa comunque. Non aspettarti niente di che>> affermó.

<<Chiudo gli occhi?>> chiesi sedendomi sul bordo del letto.

<<Come ti pare>> rispose andando a prendere qualcosa nel cassetto.

Tirò fuori una corona di fiori rossa, e subito mi misi le mani davanti alla bocca, era così bella.

Levi era diventato più carino oggi, cioè, più che altro adesso.

Magari si sentiva più a suo agio a casa sua.

Me la mise, e io toccai leggermente i petali di rosa, e intanto stava prendendo il suo telefono per farmi vedere come stavo.

Mi alzai subito dal letto, e lo abbracciai, ma il gesto lo colse così tanto alla sprovvista che fece cadere il telefono.

Era davvero rigido, ma presto mi mise le mani sulla schiena ricambiando l'abbraccio.

Ero stupita dal mio gesto, però notando come aveva ricambiato, non mi dispiaceva quello che avevo fatto.

Mi staccai lentamente, e poi accennai un sorriso.

<<Ora devo andare però... Devo uscire con il mio ragazzo>> dissi iniziando a camminare, ma lui mi afferrò per un polso.

<<No>> disse.

<<Resta... Con me, solo per oggi. A casa mia>> rispose.

Non aveva quel tono malizioso o sadico, aveva un tono molto dolce e triste in verità.

<<Ma io non posso>> sussurrai, non avrei dato buca a Floch per Levi.

Per quanto io e Levi eravamo forse amici, non avrei mai rinunciato al mio ragazzo per lui.

Insomma, certe volte litigavamo, ma io lo amavo, e lui amava me, questo era tutto l'importante.

<<Sì che puoi. Ti prego>> disse, non mi sarei mai aspettata di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca.

Fu in quel momento che mi sembrò di vedere il vero Levi.

In realtà era un ragazzo come gli altri, che ha bisogno di compagnia. O almeno spero.

<<Io...>> affermai.

<<Floch non se la prenderà se per oggi non vado vero?>> chiesi sospirando, e lui tornò alla sua espressione di sempre.

<<No, non preoccuparti>> affermó sedendosi sul letto.

Aprì un cassetto, e ci tirò fuori una sigaretta e un accendino, e restai a guardarlo.

<<Tu fumi?>> chiesi, e lui mi guardò, mentre si metteva la sigaretta in bocca, per poi accenderla.

<<Mhm hm. Vuoi provare?>> chiese facendo uscire fuori il fumo dalla sua bocca.

Odio il fumo, e sinceramente mi fa un pó schifo che Levi fuma, però non si può giudicare senza provare, credo.

<<Perché no?>> sussurrai prendendogli la sigaretta che si era appena messo in bocca.

Me la misi in bocca, e quando provai iniziai a tossire, e lui sorrise riprendendosela.

<<Che schifo... Ma come fai? E non ti fa male?>> chiesi.

<<Fa male se fumi troppo. Fumo quando sono stressato>> rispose portandosela di nuovo alla bocca.

<<Ora sei stressato?>> chiesi confusa.

<<Sì>> rispose, e dopo aver finito fece cadere la cenere, e poi la spense una volta per tutte nel posacenere.

C'era odore di fumo, perciò Levi decide di aprire la finestra per far uscire l'odore, grazie al cielo.

A lui non dava fastidio, probabilmente l'aveva aperta perché a me dava fastidio.

<<Cosa vuoi fare?>> chiesi posando la corona di fiori vicino a quella che gli avevo regalato.

<<Non stai scomoda sul letto con la gonna?>> chiese guardando in basso.

<<Sì ma non fa nulla>> risposi mentre ero in imbarazzo.

Insomma, ero nello stesso letto con Levi, e in quel momento era davvero bello.

Aveva i lineamenti rilassati, le braccia dietro la nuca, e le gambe divaricate, era meraviglioso.

Subito mi tolsi dalla mente quel pensiero, ora cosa avrei dovuto fare? Mi ha chiesto di restare ma non vuole neanche parlare.

<<Ti dò dei vestiti, vieni>> disse alzandosi, aprendo l'armadio.

Lo seguii, mettendomi vicino a lui, e prese una felpa nera, e dei pantaloni corti.

<<Intanto vado a cambiarmi io in bagno>> disse prendendo una canottiera e i pantaloni della tuta grigia.

Io annuii, e quando entrò in bagno, mi tolsi il vestito restando in intimo.

Indossai i pantaloncini, e poi provai a mettermi la felpa, ma c'era un problema.

Come faccio con le ali?

Erano bloccate dentro la felpa e mi davano fastidio.

Decisi di aprire la porta del bagno, e quando lo feci, avvampai.

Angolo atroce

ALLORA, HO SEMPRE AVUTO PIETÀ PER T/N, MA SE SA CHE LEVI SI STA SPOGLIANDO, PERCHÈ ENTRA?

VABBÈ, però non dispiace a nessuno hehe

NEL PROSSIMO CAPITOLO LE COSE SI FARANNO ANCORA PIÙ INTERESSANTI PERÒ

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora