T/N's pov
Ero tornata velocemente a casa e mi ero portata quella sorta di mantello che mi aveva dato Levi, e poi andai a casa sua.
Iniziai a bussare alla sua porta, ma non rispose.
Sbuffai, e decisi di andare alla finestra al piano di sopra, che era aperta.
Ci entrai a fatica, ero in soffitta.
Diedi una breve occhiata in giro, c'erano parecchi scatoloni in giro...
Lasciai stare, e scesi al piano di sotto andando in camera da letto, dove Levi stava dormendo, e io lo restai a guardare per qualche istante.
Notai le ali nere, erano inquietanti ma belle allo stesso tempo.
Erano molto diverse dalle mie.
<<Levi...>> dissi per vedere se si svegliava, ma era bello che addormentato, perciò ne approfittai per dare un'occhiata in giro.
Non trovai niente di particolare, perciò andai in giro per la casa.
C'era una stanza chiusa a chiave, e visto che non ci potevo entrare, tornai da Levi, e mi sdraiai vicino a lui.
Ah sono così stupida...
<<Vattene>> disse il corvino per poi guardarmi, si vedeva che si era svegliato da poco.
<<Ma perché continui a corrermi dietro? Lasciami in pace>> affermò guardandomi negli occhi.
<<Mi dispiace per come ti ho fatto sentire. Ma tu non ti sei comportato nel migliore dei modi>> dissi e lui sbuffò.
<<Potevi non ridermi in faccia>> affermai.
<<E potevi anche non soffiarmi il fumo in faccia e poi dirmi che sono ridicola>> continuai, e lui sospirò.
Ormai ho capito che Levi non mi ama, e io non sono neanche così tanto convinta di amarlo...
<<io comunque devo andare>> dissi alzandomi.
Lui mi afferrò per un polso, e mi guardò negli occhi, cosa che mi mise parecchio in soggezione come sempre.
<<Stanotte stai con me>> rispose prendendomi per mano.
<<Ti prego, resta>> disse, di nuovo quello sguardo.
<<Resta per oggi, poi puoi anche andartene per sempre. Ma resta adesso>> affermò.
Uno degli svantaggi di esseri angeli è che si ha il costante bisogno di aiutare chiunque, per questo accettai.
L'ultima volta che ero nello stesso letto con Levi, non è andata a finire così tanto bene.
<<Sai, comunque mi piacciono le tue ali, sono carine>> dissi e lui solo in quel momento si accorse di non averle nascoste.
Gli strappai una piuma, e lui fece una smorfia infastidita.
<<Ma cosa fai?>> chiese.
<<Ora siamo pari>> dissi mettendomela in tasca, e lui sbuffò seccato.
<<T/N, ma tu provi qualcosa davvero per Floch?>> chiese e io restai in silenzio per qualche istante.
<<Sì certo>> risposi.
<<E perché mi hai detto che mi ami?>> domandò guardandomi.
<<Ero... confusa. Era successo tutto così velocemente>> dissi e lui annuì.
<<Meglio se non mi ami. >> affermò schietto, e io non sapevo più cosa dire, si stava facendo imbarazzante la scena.
<<Lo continueremo a fare?>> chiesi riferendomi a quello che era successo.
<<Non mi interessa sinceramente. A me non cambia farlo o no>> disse facendo spallucce, e io tirai un respiro profondo.
<<Hai voglia di uno champagne?>> chiese Levi.
<<Io non bevo alcol>> risposi e lui annuì per poi accendere la televisione.
Tirò fuori sigaretta e accendino, e io lo osservai mentre se la portava alla bocca.
<<Guarda che fa male, te l'ho già detto>> dissi e lui fece spallucce.
<<Non fa male>> rispose accendendola.
<<Io ti ho avvertito>> dissi.
<<No seriamente, non fa male. I demoni non possono morire a meno che non vengono uccisi da un angelo >> disse Levi facendo spallucce.
<<E inoltre mica siamo esseri umani, gli organi non funzionano allo stesso modo>> disse e io sospirai.
<<Hai fame?>> chiese lui e io risposi di sì.
Andammo in cucina, e lui diede un'occhiata in giro.
Preparò delle alette di pollo, perché gli scocciava troppo preparare qualcosa di vero e proprio.
Levi era così annoiato e monotono in quel momento, mi sembra davvero combattuto, ma che gli sta succedendo?
Quando ormai si era fatto buio, andammo in camera da letto.
<<Io vado a lavarmi, vieni anche tu?>> chiese togliendosi la maglia, per poi piegarla.
<<Sì va bene>> risposi seguendolo in bagno.
Ci spogliammo e poi entrammo nella doccia, dove Levi iniziò a far scorrere l'acqua tiepida, e io sbuffai.
<<Perché acqua tiepida? Io ho freddo, metti dell'acqua calda>> dissi incrociando le braccia.
<<Ma come? Con me non hai abbastanza caldo?>> chiese sorridendo per poi far scendere acqua calda.
Io guardai dall'altra parte, e Levi mi spinse contro la parete della doccia.
<<Sei così bella>> mi sussurrò all'orecchio, per poi baciarmi il collo.
<<Mi dispiace>> continuò appoggiando il mento alla mia spalla.
Gli misi le mani sulla schiena, dove prima c'erano le sue ali.
<<Non ti dirò mai più cose simili, e prometto che non dovrai più avere paura di me>> mi disse sulle labbra, mentre i vetri della doccia si appannavano.
<<Non dovrai più avere paura di niente>>
Angolo atroce
ALLORA, LEVI È UN PÒ CONFUSO, MA ADESSO DITEMI...
RIUSCITE A PERDONARE LEVI (per il momento)?
COMUNQUE LA TRAMA DELLA PROSSIMA STORIA È ORMAI CONFERMATA
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Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎
FanfictionDue anime diverse, con dolori diversi, esperienze diverse, vite diverse, possono provare le stesse emozioni? Possono macchiarsi dello stesso peccato? L'amore può funzionare anche quando la vita è imprevedibile e non ti serve la vittoria su un piatto...