-Capitolo 28-

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T/N's pov

<<Ehi ho un'idea! Perché non andiamo a palazzo per farti vedere?>> chiese Hanji emozionata, con un sorriso stampato sulla faccia.

<<Io... Non penso che...>> affermai.

<<Bene andiamo!>> esclamò lei alzandosi.

Furlan fece spallucce e ci dirigemmo verso la porta.

<<Levi arriviamo subito!>> esclamò Furlan e subito Levi arrivò di corsa, era abbastanza confuso.

<<Oi dove andate?>> chiese il corvino.

<<Così a fare un giro. Mezz'oretta e torniamo, non te la rubiamo la fidanzata>> disse Furlan sorridendo e Levi lo guardò male.

Alla fine andammo, e a me sudavano le mani, non volevo assistere a quello spettacolo macabro...

Arrivammo in un palazzo enorme, dove ci fecero entrare con tutta la facilità del mondo, e mi portarono in una sorta di... prigione?

<<Levi praticamente passa qualche ora qui al giorno, ci sei mai stata tu?>> chiese Furlan mentre camminavamo per un lungo corridoio.

<<No...>> sussurrai.

Arrivammo in una stanza, in cui c'erano degli angeli legati, alcuni avevano le ali, ma altri...

Subito sentii l'impulso di vomitare, e mi girai dall'altra parte.

<<Hey perché non provi a tagliare le ali a quello?>> chiese Hanji dandomi un coltello in mano.

Restai a guardare quell'arma, e poi il pensiero di me che tagliavo le ali a quell'angelo, che sarà stato poco più grande di me.

<<No... io davvero non voglio>> dissi indietreggiando.

<<Andiamo non è difficile. Non sarai mai ai livelli di Levi però...>> affermò e io a quelle parole rimasi di nuovo senza parole.

<<Dai forza! Ti aiuto io>> disse Furlan dandomi il coltello in mano.

<<Ho detto che non voglio!>> gli urlai contro buttando il coltello per terra con violenza.

<<Va bene non c'è bisogno di scaldarsi tanto...>> disse Hanji riprendendo il coltello.

Uscimmo di lì e tornammo a casa di Levi, io volevo solo andare in Paradiso, ma non potevo andarci con le ali nere...

Dovevo prima lavarmele qui e poi andare a casa mia, ma non potevo farmi vedere dagli altri con le ali bianche...

<<Che avete fatto tutto sto tempo?>> chiese Levi mentre beveva del the in cucina, e Isabel invece beveva latte caldo.

<<Niente di che>> risposi e lui fece spallucce.

Dopo un'oretta circa, se ne andarono tutti, quindi restammo solo io e Levi.

Mi ero andata a lavare, e la tinta si era tolta, o almeno si notava pochissimo.

<<Non mi dispiacevano le ali nere sai?>> chiese Levi sorridendo sarcastico per poi avvicinarsi a me.

Mi mise una mano sulle ali e io lo spinsi via con violenza.

<<Ma che ti prende?>> chiese lui guardandomi male.

<<Stai lontano dalle mie ali, assassino!>> esclamai e lui sembrò capire tutto.

<<Senti... C'è una spiegazione>> disse ma io mi allontanai.

<<Tu tagli le ali agli angeli Levi! La cosa più importante per noi angeli! Ti rendi conto?!>> esclamai.

<<Cosa più importante?>> chiese lui.

<<Certo! È grazie a quelle che riusciamo ad attraversare il confine!>> esclamai.

<<E... come mai i demoni se possiedono le ali degli angeli non riescono a oltrepassarlo?>> mi chiese interrogativo.

<<Perché non ne ho idea ok?! Penso ci voglia lo stesso tipo di ali che possedeva il Re Fritz!>> dissi e lui mi restò a guardare.

<<Tu rinunceresti alle ali?>> chiese.

<<Non cambiare argomento! Sei un pazzo omicida! Tu hai mai voluto tagliarmi le ali?>>  chiesi sperando in un no.

<<No... Non potrei mai tagliarti le ali>> affermò.

<<E sentiamo, perché dovrei essere un'eccezione?>> chiesi guardandolo negli occhi e lui sorrise.

<<Perché mi diverti fin troppo>> disse afferrandomi per un polso.

Io lo guardai in faccia, l'espressione che aveva non mi piaceva.

<<Lasciami andare...>> sussurrai.

<<Senti, non ti farei mai del male. Perché se volessi ucciderti...>> disse avvicinando la bocca al mio orecchio.

<<Saresti già morta>> disse a bassa voce e io rimasi senza parole.

<<C-che cosa?>> chiesi, non mi aspettavo questa risposta...

<<Vedi come sei? Tremi ancora dopo così tanto tempo...>> disse divertito.

<<Non sai ancora guardarmi negli occhi senza avere paura, sei ridicola>> disse, ancora quelle parole.

<<Adesso quindi smettila di comportarti come se fosse la scoperta dell'anno che uccido gli angeli>> concluse.

<<Tu secondo me ti dimentichi che sono un demone. Non ti puoi aspettare che cambio da un giorno all'altro>> disse.

<<Ma io non voglio cambiarti! Voglio solo essere tua amica!>> esclamai.

Lui rimase spiazzato.

<<E se vuoi essere mia amica allora mi sa che hai miseramente fallito, perché noi siamo quello che vuoi tranne che amici>> disse schietto.

<<Ma allora dimmelo cosa siamo! Mi sembra che hai sempre paura di come ti senti!>> esclamai e lui sorrise.

<<Noi non siamo niente T/N. Ficcatelo in testa>> affermò.

<<Tu non sei niente per me>> disse e io non sapevo che dire.

<<Mi sembra che tu vuoi solo allontanarmi. Allora se proprio vuoi questo, non torno più da te>> dissi.

<<Non intendevo questo... Senti, sono stanco, ora vai>> concluse la discussione.

Ma perché deve essere così?!

Angolo atroce

EEEEEE DI NUOVO DRAMA

CAPITOLO 28 E ANCORA NESSUN SEGNO CHE SI STANNO PER DICHIARARE, LA FACCENDA SI FA GRAVE.

VI AVVERTO CHE AL CAPITOLO 30 C'È CASINO

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora