T/N's pov
Era girato di spalle, si era già messo la tuta grigia, però era senza maglia, e anche se lo vedevo da girato, aveva un fisico mozzafiato.
Levi si accorse della mia entrata, e si girò, e fu quello a darmi il colpo di grazia.
Prima che mi mettessi a sbavare, lo guardai negli occhi.
<<Ah, io... Scusa, credevo che ti fossi già vestito!>> esclamai, e lui si avvicinò a me.
<<Come mai sei entrata nel mio bagno sapendo che mi stavo cambiando, angioletto?>> mi sussurrò all'orecchio.
<<Volevo... Dirti che avevo bisogno di una mano con la felpa. Le ali mi danno fastidio>> affermai.
Lui uscì dal bagno e prese un paio di forbici.
<<Togliti la felpa>> rispose, e io avvampai.
<<Ma sotto sono in intimo! >> esclamai.
<<E?>> chiese con un sorriso malizioso.
Sbuffai e me la tolsi, restando in reggiseno, e poi gli passai la felpa.
Lui mi diede una veloce occhiata al petto, quasi che faticai ad accorgermene, e poi sorridendo prese la felpa.
Lo fulminai con lo sguardo, e mi coprii il petto con le ali.
Ci fece due buchi dietro, e poi me la passò di nuovo.
Riuscii a mettermela, con anche le ali.
Lui invece prese la canottiera, e se la mise.
Era però una canottiera che lasciava le braccia scoperte, quindi guardarlo mi faceva comunque un certo effetto.
<<Mi dispiace di averti rovinato la felpa>> dissi.
<<Anche io ho le ali, non preoccuparti. Ma se vuoi tienila, io non la metto più>> disse buttandosi sul letto.
Mi ero dimenticata che aveva le ali...
<<Grazie>> risposi sdraiandomi vicino a lui.
Mi accarezzò le ali, perciò subito indietreggiai.
<<Mi piacciono le tue ali>> disse accarezzando soprattutto le piume.
<<Anche io ho le mie, però posso cambiare forma quando voglio. Non ti danno fastidio ali permanenti?>> chiese.
<<Dipende dalle volte, ormai ci ho fatto l'abitudine>> risposi lasciandolo fare.
Lui si spostò sopra di me, e avvampai guardandolo, cosa sta facendo?
Mi coprii il volto con le ali, ormai avevo trovato questo meccanismo di difesa a prova di Levi.
<<Mi piace tanto guardarti>> disse, perciò tolsi le ali, mentre ero rossa.
Vedere Levi in quello stato mi faceva perdere la testa.
Anche se con quella frase sembrava più un maniaco che altro, però non importa.
<<Mi fai vedere le tue ali?>> chiesi portandogli le mani sulla schiena.
<<Cosa mi dai in cambio?>> domandò.
<<Non è tanto che ti lascio stare così? Dovrei darti uno schiaffo visto che sono fidanzata>> risposi.
<<No, e comunque non mi piace farmi vedere con le ali. Niente di che, solo che preferisco le ali bianche degli angeli>> affermó.
Mi ricordai di quando aveva parlato a quella ragazza di quanto gli piacessero le ali degli angeli.
Inizio a preoccuparmi.
<<Allora... Dimmi un pó com'è il tuo fidanzato>> disse mettendosi nuovamente vicino a me.
<<Beh, ha i capelli rossi, gli occhi di un verde che io amo... Poi ha i lineamenti dolci>> affermai.
<<Stai descrivendo il tuo fidanzato oppure un pomodoro?>> chiese e io gli diedi una leggera gomitata.
<<È più bello di me?>> chiese.
<<Beh, sono due tipi diversi di bellezza... La sua è più dolce, la tua è più... Attraente>> affermai.
<<Quindi stai dicendo che sono più bello io?>> domandò, la cosa si stava facendo imbarazzante.
<<Sì Levi>> risposi girandomi di spalle.
<<Quanti anni avete?>> chiese.
<<Lui 19, io 17>> gli comunicai.
<<Ah, hai 17 anni>> affermó.
<<Tu quanti?>> chiesi.
<<Venti>> affermó.
Ci fu un momento di silenzio, non avevamo tanto di cui parlare.
<<Ma tu e lui che rapporto avete? >> continuò con le domande.
<<Beh, certe volte usciamo insieme, ci coccoliamo, insomma, quelle cose da fidanzati>> risposi.
<<Lo avete mai fatto?>> non capisco a che si riferisce.
<<Fatto cosa?>>
<<Quella cosa. Sai, quando due persone si vogliono tanto tanto bene>> disse e subito capii, quella cosa sulla lussuria che avevo letto...
<<Ma no! Non l'ho mai fatto ovviamente! >> esclamai.
<<Però se lui volesse tu lo faresti>> disse, ma come mai vuole sapere tutte queste cose?
<<È vietato in Paradiso. Si può essere banditi all'Inferno>> risposi e lui annuii.
<<Possiamo non parlare di Floch? Non ricordarmi che gli ho dato buca per te>> affermai e lui sospirò.
<<Hai ragione, adesso pensa solo a me>> mi sussurrò con voce roca all'orecchio, e io subito rimasi senza parole.
Dal suo tono, le mie guance andarono a fuoco.
<<Ma se tu a malapena ti fai toccare da me>> risposi sorridendo.
<<Puoi fare quello che vuoi, ti dò il permesso>> affermó.
Io mi avvicinai, e lo abbracciai, mentre lui era a pancia in su, anche se rimase stupito.
Mi mise un braccio intorno al collo, facendomi quindi appoggiare la testa al suo petto.
Posso far finta di stare con Floch, ma non ci riesco.
<<Come mai oggi sei così?>> chiesi appoggiandogli una mano sul petto.
<<Che intendi?>> chiese prendendo il telefono.
<<Oggi mi sembri così malinconico. Non è che ti sei preso una cotta per me eh?>> chiesi sarcastica.
Lui rimase in silenzio.
<<Ma che dici. Non mi innamorerai mai di un angelo. Ho solo bisogno che qualcuno mi faccia compagnia, ma mi andrebbe bene chiunque>>
Angolo atroceAHHH, SUCCEDONO COSE UN PÒ STRANE IN QUESTO CAPITOLO, TIPO LEVI CHE CI PROVA TROPPO CON T/N
COMUNQUE NEL PROSSIMO CAPITOLO SUCCEDE SIA UNA COSA BELLISSIMA CHE UNA COSA BRUTTA
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Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎
FanfictionDue anime diverse, con dolori diversi, esperienze diverse, vite diverse, possono provare le stesse emozioni? Possono macchiarsi dello stesso peccato? L'amore può funzionare anche quando la vita è imprevedibile e non ti serve la vittoria su un piatto...