-Capitolo 8-

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T/N's pov

Lui subito mi guardò molto male, mentre si portava le mani sulla guancia, dove c'era un segno rosso.

<<Io... Mi dispiace!>> esclamai prendendolo per mano, ma subito mi respinse.

<<Sei così strana in questi giorni. Forse dovresti pensare a come stai diventando. Fai l'angelo>> disse per poi andarsene, buttando le margherite per terra.

Io mi asciugai le lacrime, sembrava una cosa stupida, però io dovevo essere perfetta, dovevo essere un vero angelo.

Presi le margherite e le misi dentro un vaso che avevo appena riempito con dell'acqua.

Andai al confine, non so neanche io perché.

Cosa mi stava succedendo? Levi mi stava influenzando a quanto pare, e non voglio che succeda!

Arrivai lì, pronta a discuterci, ma notai che Levi era già lì, seduto su una roccia, mentre girava tra le dita qualcosa di strano.

Strano ma bello...

Oltrepassai il confine,  e mi avvicinai a lui, curiosa.

<<Che cos'è?>> chiesi, sembrava tanto un fiore, ma non era una margherita o una campanula.

<<Questa? Oh, una rosa>> disse, io sorrisi, e toccai i petali, era così bella, e singolare.

<<Woah... Posso prenderla?>> chiesi sorridendo e lui mi porse il fiore, ormai ero sicura che lo fosse.

<<Certo>> dissi passandomela, e io quando la toccai, e strinsi lo stelo, mi punsi.

<<Come mai mi ha punto?>> chiesi.

<<È una rosa. Le rose lo fanno>> rispose togliendomela di mano.

<<Se vuoi ti tolgo le spine>> affermó ma io la ripresi.

<<posso tenerla?>> chiesi, era così singolare.

<<Con... Le spine?>> chiese interrogativo, e io annuii, la rendeva "se stessa"

<<Dove l'hai trovata?>> chiesi.

<<All'inferno ce ne sono a milioni di rose. Per quanto le possa vedere, sono sempre bellissime>> disse appoggiando le sue mani sopra le mie.

Tenne una mano sulla mia, ma l'altra la fece salire, arrivando alla mia guancia.

Aveva le mani calde e morbide, come al solito.

<<Mi piacciono le cose all'apparenza deboli e indifese ma che in realtà possono farti più male di quanto ti aspetti>> mi sussurrò all'orecchio.

Io avvampai, capendo che probabilmente più che alla rosa, stava pensando a me.

<<Tu... Potresti portarmi altre rose?>> chiesi girando il piccolo fiore tra le mie mani.

<<Oh... Portarti delle rose... Rosse?>> chiese.

<<Sì! Ti prego Levi>> dissi.

<<Non mi costa niente in fondo... Va bene>> disse andandosene.

Mi sedetti sulla roccia in cui era prima, e presto mi addormentai.

<<Oi>> sentii Levi chiamarmi, e subito aprii gli occhi, trovandomelo con un bel mazzo di rose.

Avvampai vedendo quella scena, Levi,  mi stava porgendo un mazzo di fiori, sembrava quasi che...

No!

<<Sono stupende>> dissi prendendo in mano il mazzo.

<<Non si vede quasi mai il rosso nel Paradiso...>> affermai.

<<È il colore della passione. Molti lo associano al colore della rabbia, ma secondo me non è così>> affermó.

Ora, sarà che sono appena sveglia, non mi sembra così cattivo Levi.

Mi mise una mano sulla guancia, e poi mi portò una rosa tra i capelli.

<<e secondo me il rosso ti sta meglio del bianco>> disse per poi allontanarsi.

<<Ci si vede, angioletto>> rispose tornando a fare quel sorriso sadico, e io me ne tornai a casa.

Misi i fiori dentro un vaso, in camera mia, avrei potuto sempre ammirarli così.

Levi's pov

Andai dentro l'inferno, ricordandomi di come avevo scelto personalmente i fiori migliori, non so neanche io perché.

Tornai a casa mia, e subito mi tolsi la camicia, buttandola sul letto.

Mi appoggiai alla scrivania, e presto dalla mia schiena spuntarono delle ali nere, e i miei occhi, dove c'era il bianco, si tinsero di nero.

Avevo sempre trovato questo aspetto ridicolo, ma era il vero aspetto dei demoni come me.

Potevamo assumere sembianze umane, perché i nostri antenati andavano sulla Terra a corrompere gli essere umani, e dovevano mimetizzarsi.

Sapevo che in tutto e per tutto, il fidanzato di T/N non poteva competere con me.

Non so perché mi interessava, però dovrebbero lasciarsi.

<<Levi!>> esclamò qualcuno fuori dalla mia porta, e decisi di mettermi una canottiera, per poi aprire.

Vidi Eren, e subito sbuffai.

Questo moccioso deve starmi alla larga, ogni volta che litiga con Jean viene a lamentarsi con me.

<<Che c'è, Eren?>> chiesi assottigliando lo sguardo.

<<È vero che vai sempre al confine ultimamente?>> mi chiese, non avrei mai detto di T/N.

<<Quel posto è per idioti. Quegli angeli disgustosi si meritano di morire e basta>> sussurrai pieno d'odio.

<<Ah, menomale. Si sa quanto sei famoso per tutti gli angeli che hai ucciso>> disse, e subito mi spuntò un sorriso sadico involontariamente.

<<quanto è bello quando urlano, quando gli togli le ali poi è ancora meglio>> dissi.

<<Immagino! Comunque devo essermi sbagliato, ci vediamo>> affermó andandosene.

Non aveva tutti i torti, ero molto conosciuto per gli angeli che avevo ucciso.

Erano così fastidiosi quando passavano il confine e si travestivano da demoni solo per scoprire il modo per batterci.

L'odio tra Paradiso e Inferno non si è mai fermato, neanche dopo il confine.

Angolo atroce

Levi porta le rose a T/N

Tutti: SIIII

Levi dice di aver scelto le rose migliori per lei

Tutti: SEEEEEEEEE

Levi dice di aver ucciso molti angeli e ha una fissa con le loro ali

Tutti: a h

Sei tu il mio peccato migliore ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora