𝑃𝑟𝑜𝑙𝑜𝑔𝑜

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Non so se conoscete il simbolo della fenice, ma ve lo racconterò comunque.

La fenice, è un uccello mitologico, ed è simbolo dei cicli di morte e rinascita.
La parola "fenice" deriva dal greco phòinix che significa "purpureo", ovvero di colore rosso porpora, poiché nelle tradizioni dei miti antichi, spesso la fenice veniva rappresentata come un uccello infuocato.

Nell'antichità, si credeva, che la fenice fosse originaria di quella che oggi è l'Etiopia, e che vivesse molto a lungo, anche più di cinquecento anni.

Alla fine della sua lunga vita, la fenice si costruiva un nido di piante balsamiche, sulla cima di un albero, e vi si sdraiava prendendo fuoco ai raggi del sole.

Bruciava.

Dalle ceneri del suo rogo, la fenice sorgeva, e prendeva il volo per poi ricominciare la sua lunghissima esistenza sulla terra.

Oltre che nei miti greci e egiziani, le fenici appaiono anche nella mitologia cinese e coreana.

Le fenici sono spesso raffigurate con cinque colori: nero, bianco, rosso, giallo e verde. Questi uccelli di fuoco sono talvolta illustrati con addosso pergamene o libri sacri.

Le fenici cinesi simboleggiano i corpi celesti e si ritiene che abbiano avuto origine dal Sole. Si crede che queste creature appaiano solo nei luoghi più sacri e simboleggiano l'alta virtù e la grazia.

La fenice rappresenta anche l'equilibrio tra yin e yang, motivo per cui è comunemente usata come simbolo dell'armonia coniugale.

Nella cultura coreana, le fenici compaiono nell'emblema reale e sono riservate alle regine, mentre i re sono spesso associati ai draghi.

Contrariamente alle fenici di tutte le altre civiltà, quella egizia non era percepita come un rapace o un variopinto uccello tropicale ma come un passero o un airone cenerino e non risorgeva dalle fiamme, cui era immune, ma dalle acque.

Pochissimi storici si domandano se sia esistita la fenice, facendo riferimento alle opere dei poeti romani, considerandola nulla di più di un prodotto della fantasia dei seguaci del Dio-Sole. Alcuni, tuttavia, credono che il mito possa essere basato sull'esistenza di un vero uccello che viveva nella regione allora governata dagli Assiri.

Io non so se questo bellissimo animale sia mai esistito, ma credo di capire cosa provasse nel rinascere dalle sue ceneri.

Non volevo tutto questo, ma ammetto che alla fine mi è stato utile.
Grazie a lui ora so per certo di essere in grado di superare qualsiasi cosa, ora non ho più paura del dolore.
E lui non ha più paura del giudizio altrui.

Significa che siamo stati utili all'altro.

E magari, prima o poi, come delle fenici, rinasceremo dalle nostre ceneri.

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora