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Adrien

Mi sveglio nel cuore della notte nel letto di Maelle, che in questo momento dorme accanto a me.

La verità è che ultimamente faccio molta fatica ad addormentarmi perché non faccio che ripensare al momento in cui ho scoperto che Maelle era scomparsa, perché se fossi arrivato prima non sarebbe successo.

Ma continuando a pensarci non otterrò niente quindi decido di alzarmi dal letto per bere un bicchiere di acqua.

Cammino nel buio e nel silenzio più totale, osservando le pareti bianche, spoglie di qualsiasi cosa possa ricordare la persona che vive qui.

Quando arrivo in cucina mi riempio il bicchiere e osservo la vista di Miami Beach dall'ultimo piano, osservo il mare, il posto che odio di più al mondo a causa dei brutti ricordi che mi ha lasciato.

E dopo aver bevuto lascio la cucina, percorro di nuovo quel corridoio buio e desolato, finché non noto una specie di botola sul tetto alla fine del corridoio.

Mi avvicino e con un po' di forza riesco ad aprirla.
Quando la botola si apre, una scala scende da sopra e lì si accende una luce.

Forse non dovrei salire, ma la curiosità mi spinge a farlo.

La stanza si rivela una soffitta, ci sono alcuni scatoloni impolverati, un piccolo oblò che da sul retro della casa, alcuni mobili coperti da teli, quadri e opere d'arte ammucchiati in un angolo.

Ad attirare la mia attenzione però è una scrivania su cui sono posati dei contenitori con molti fogli.

Con passo lento mi avvicino proprio a questi, è come se avessi paura del contenuto.

Leggo la scritta in grande che si trova sulla copertina.

PAZIENTE MAELLE JONES

Non dovrei leggerne il contenuto per rispetto nei suoi confronti, ma ho come un sesto senso che mi spinge a farlo, che mi dice che questi sono importanti.

E quando apro il modulo tutto diventa più chiaro, ora capisco i suoi comportamenti, tutto ciò che mi ha nascosto, tutte le cose che mi diceva, la telefonata fuori scuola.
Ora tutto è più chiaro.

Studi della dottoressa Lee.

Sintomi della paziente:

-Distacco dalla realtà;

<< ha bisogno di stare da sola, quando i suoi ricordi riaffiorano non è più la Maelle che conosciamo >>
"Non è più la Maelle che conosciamo".
Lei inizialmente non mi ha riconosciuto, era completamente assente e sembrava essere in un'altra realtà.

-Paura di essere abbandonata;

<< Mi abbandonerai anche tu, lo fate sempre tutti >> ha confessato più volte di avere paura di essere abbandonata, di rimanere sola, e una di queste era ieri sera.

-Perdite di memoria improvvise;

Il giorno dopo l'episodio che ha avuto a cena, quando l'ho raggiunta in ospedale, lei non ricordava niente.
Non ricordava ciò che le avevo detto, e non ricordava che ero stato li.

-instabilità nelle relazioni interpersonali;

Il suo rapporto con il padre, spesso dimentica di chiamare sua madre, ha difficoltà a fare amicizia e da quello che dice Anika anche a mantenere il rapporto a lungo.

-marcata impulsività;

L'estintore insieme a mio fratello, gli scatti di rabbia che ha spesso soprattutto con suo padre, tutte le volte che risponde male a qualcuno solo perché è arrabbiata.

-ansia incontrollata;

Il giorno dell'esame mio fratello ha detto di averla vista molto nervosa, il giorno della cena a casa dei suoi le tremavano le mani ed era molto in ansia.

"Adrien, io non sono quello che credi, quello che tutti voi credete. Ho problemi molto seri, che non possono essere risolti" soltanto ora capisco il significato di questa frase, e solo ora capisco veramente Maelle.

In qualche modo percepisco la sua presenza alle mie spalle, rimane a qualche metro di distanza da me.

<< mi dispiace, io non volevo farmi i fatti tuoi >> la mia voce trema e lei indietreggia ancora un po'
<< non importa. Prima o poi l'avresti scoperto >> la sua di voce è incerta, mi volto verso di lei e riesco a leggerle negli occhi la malinconia che prova in questo momento
<< di qualcosa ti prego >> sussurra flebile
<< mi dispiace >> è tutto ciò che riesco a dire
<< sai, quando ero piccola mia nonna diceva sempre che dio era buono. Solo crescendo ho capito che non lo è stato con tutti, con me non lo è stato >> la sua voce ogni tanto si blocca, come se avesse difficoltà a parlare.

Maelle lotta da sempre contro una malattia più grande di lei, e questo la rende la ragazza più forte che io conosca.
Ma questo non mi consente di non pensare all'altra possibilità, quella di essere divorata dal suo disturbo.

<< se... se questo per te è un problema, non fa niente. So bene le difficoltà che si hanno a stare con una come me >>

Mia madre soffriva del disturbo borderline della personalità, proprio come Maelle.

E sono sicuro che Maelle lo supererà a differenza di mia madre, ma non sono sicuro che mi avrà al suo fianco.

<< n-non è un problema. Solo... mi serve tempo >> è tutto ciò che dico prima di lasciare la casa.

Ciao a tutti!

Cosa pensate? Ve lo aspettavate? Avevate capito da quale disturbo era affetta Maelle?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e mi scuso se questi giorni non ho aggiornato ma ero fuori per un torneo quindi non ho potuto scrivere.

Al prossimo aggiornamento💖

-Asia

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