Adrien
Come ogni mattina faccio una fatica ad alzarmi dal letto, per il semplice fatto che stando a letto non devo risolvere problemi di nessun tipo.
È così che sopravvivo.Evito i problemi finché questi non diventano troppo grandi per essere ignorati, e puntualmente sono anche troppi grandi per essere risolti.
Il metodo migliore per ignorare i miei problemi è leggere di quelli altrui, di come li risolvono talvolta senza difficoltà, mentre noi nella realtà dobbiamo faticare per risolverli.
Poi c'è un'altro metodo abbastanza efficace: dormire.
Non perché sia pigro o altro, ma dormire è un rimedio a tutto.Ma come ogni mattina mi tocca andare a lezione, anche se potrei saltarla ma preferisco usare i miei appunti per studiare.
Mi trascino al piano di sotto, dove c'è mio padre seduto al bancone della cucina che sorseggia un caffè.
<< Ladis ha detto che oggi esce prima e viene da te, dice che vuole salutare Maelle >> mette via il giornale e incrocia le braccia studiando la mia reazione
<< va bene >> dico semplicemente versandomi del caffè nel bicchiere
<< Adrien >> mi richiama a voltarmi
<< stalle vicino, non solo per il periodo che sta passando, ma anche perché con lei ti ho visto sorridere per la prima volta dopo quindici anni >> il suo sorriso è dolce e gli si inumidiscono gli occhi
<< smettete entrambi di pensare al passato >> dice prima di lasciare la stanza portando con sé la valigetta da lavoro.Non so come sia possibile che si noti così tanto l'attrazione che provo nei confronti di Maelle, ma credo che mi stia facendo bene.
Dopo essermi preparato salgo in macchina e quando parcheggio davanti scuola, una ragazza si avvicina subito a me.
<< ciao io sono Maya >> mi porge la mano
<< no >> dico brusco ignorandola e superandola per entrare.Cerco con lo sguardo Maelle, che da quando è uscita dall'ospedale, una settima fa, è strana.
Inizialmente sembrava solo un po' giù di morale, poi andando avanti con i giorni ha cominciato ad allontanarsi dai noi.Credo che Anika sappia il motivo, ma vuole che sia lei a dirmelo.
A me va bene, l'importante è che smetta di stare sola.Non vedo Maelle da nessuna parte, ma individuo Anika alla fine del corridoio davanti ad un armadietto, insieme a molte altre persone.
Mi avvicino e guardo anche io nella loro direzione, un'armadietto normale ma pieno di fiori, e soltanto quando guardo la foto appesa in sua memoria capisco cosa abbia avuto Maelle durante tutta questa settimana.
Ladis arriva proprio nel momento in cui Anika posa il suo mazzo di fiori ai piedi dell'armadietto.
Io mi incammino verso l'uscita e lui mi segue avendo capito dove sto andando, mi conosce fin troppo bene.
<< prendo Anika e ti raggiungo li >> dice prima di tornare indietro.
Metto subito in moto la macchina, non la lascerò sola in questo momento.
Non vado a casa sua, so per certo che non si trova li, bensì vado al cimitero in cui lei ha avuto una specie di attacco di panico.Quando arrivo non bado neanche a come ho parcheggiato, mi catapulto fuori dall'auto subito dopo aver messo il freno a mano.
La trovo proprio nel mezzo del cimitero, inginocchiata di fronte ad una lapide, con lo sguardo a terra, le mani incrociate sulle ginocchia che si stanno torturando a vicenda, i capelli neri le ricadino morbidi sulle spalle, coprendo anche parte del viso.
Riesco a sentire il suo dolore anche da qui, venti metri di distanza.
Qualcosa le fa alzare lo sguardo, facendole incontrare il mio.
Pare stupita di vedermi qui, ma non sembra seccata, anzi mi fa segno di avvicinarmi.Mi siedo al suo fianco in silenzio, perché io so benissimo che delle parole non servirebbero a niente, non farebbero tornare in vita il suo migliore amico.
Un sospiro fuoriesce dalle sue labbra tristi, poi sposta lo sguardo verso di me.
<< mi dispiace di essermi allontanata questa settimana >> la sua voce è malinconica, è triste
<< non devi scusarti per aver fatto ciò che credevi fosse giusto. Ma se me ne avessi parlato magari ti avrei aiutata >> incateni i miei occhi nei suoi che sono privi della solita luce
<< come? >>
<< so benissimo che il dolore in questo momento è tanto, ma fidati di me quando ti dico che la compagnia di persone a cui vuoi bene aiuta tantissimo. >> fisso una lapide in prima fila, quella che sono mai venuto a trovare in quindici anni
<< tuo fratello... ti riferisci a lui vero? >> chiede accennando un sorriso
<< soprattutto a lui >> affermo.Lei punta lo sguardo al celo e poi alla lapide.
<< Anika si propone ogni anno di accompagnarmi, ma ho sempre declinato l'offerta >> ammette
<< ma a me non hai detto di andare via >> cerco di farla ragionare un po'
<< già. Non so neanche io perché, ma con te non ho paura di farmi vedere debole, invece con lei si perché sono sempre stata la sua migliore amica forte che la proteggeva dai bulli. Non posso farmi vedere debole da lei, altrimenti lei farà lo stesso con gli altri >> il suo sguardo è fisso sulla foto di Ryle
<< non sai quanto ti capisco, faccio lo stesso con mio fratello >> ammetto
<< però almeno hai me, e io ho te. Possiamo essere debolì insieme >> le sue parole mi fanno voltare subito verso di lei, che mi stava già guardando sorridendo
<< insieme >> sussurrò più a me stesso che a lei.Proprio quando lei stava per avvicinarsi entrano Anika e mio fratello mano nella mano.
Sorriso e mi volto verso Maelle che fa lo stesso nel vedere la scena.
<< cosa ci fate qui? >> chiede quando si avvicinano
<< ti sei chiusa in te stessa per troppo tempo, ora non vogliamo più che tu affronti tutto da sola >> mio fratello le sorride nello stesso modo in cui fa con me e questo mi rende ancora più felice.
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𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒
Romance> Tutto inizia con uno spettacolo. Maelle ha vent'anni, ha un brutto rapporto con suo padre e odia quando le si dica cosa fare. Adrien al contrario ha un bellissimo rapporto con suo padre, ma non si può dire lo stesso di sua madre. Entrambi posson...