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Molta gente pensa che a me piacciano le feste.
Hanno ragione ovviamente, ma la mia voglia di andare questa sera a casa di Anika è pari a zero.

Non perché non voglia andare alla festa, ma perché non voglio rivedere mio padre.

La cena lì non mi preoccupa, la vera festa si terrà qui a casa mia subito dopo, andremo a casa di Anika solo per cenare con i suoi genitori, i miei e anche gli Harris, che ha invitato ieri.

Mio padre si è anche raccomandato dicendo che avrei dovuto vestirmi in modo poco appariscente, proprio perché ci sono anche loro, e probabilmente se non me lo avesse ordinato lo avrei fatto, ma purtroppo per lui mi ha dato un ordine, che io non rispetterò.

Non mi preoccupa che possa arrabbiarsi, ormai vivo da sola e non può neanche bloccarmi la carta dato che i soldi sono miei.

Ho lasciato casa dei miei genitori subito dopo aver finito il liceo, ho iniziato a lavorare e mi sono comprata un appartamento.

Adesso, nonostante stia ancora studiando per diventare architetto, ho lavorato con alcuni architetti famosi che mi hanno pagato abbastanza da permettermi un attico nel palazzo più alto di Miami Beach.

Perciò, ignorando il suo ordine, indosso un vestito corto, tutto in paillette rosse.
Alla fine non è neanche molto appariscente.

Sotto metto delle decolté nere e ci abbino una borsetta.
I capelli li lascio sciolti e prima di uscire tiro fuori il vestito che dovrò mettere a casa di Anika, perché quando arriverò qui la gente sarà già arrivata.

Quando arrivo davanti alla villa della famiglia Garcia noto due auto accanto quella dei miei genitori, una porsche bianca e una Maserati nera.

Quando suono viene Anika ad aprire, indossa un vestito un po' più lungo del mio, rosa e con uno scollo a cuore.

<< auguri piccoletta! >> esclamo abbracciandola, so che ha un anno in meno di me ma sembra molto più piccola
<< grazie Mel, entra che tra poco è pronta la cena >> dice spostandosi per farmi entrare.

Sono tutti riuniti in salotto; mio padre, Amedeo Harris, suo figlio e Sanderson Garcia stanno giocando a biliardo.
Belinda Garcia e mia madre stanno chiacchierando tranquillamente mentre bevono del vino.

Appena entro gli occhi di mia madre di illuminano e viene subito ad abbracciarmi
<< è una settimana che non ti fai sentire >> dice mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
<< scusa, ho dovuto dare un esame ed ero molto impegnata con lo studio. Però posso farmi perdonare, facciamo colazione insieme domani? >> chiedo
<< certo >> dice sorridendo.

Intanto anche Belinda, Sanderson e Amedeo si sono avvicinati.

<< Maelle, il rettore mi ha detto che hai ricevuto il punteggio pieno all'ultimo esame, complimenti >> si complimenta Sanderson
<< grazie Sand >> dico sorridendo
<< avrà mentito, una così stupida non può certo aver preso il l'ingaggio massimo >> dice seccato mio padre
<< paura che possa diventare migliore di te, papà? >> chiedo urtata dal suo atteggiamento, che però ha sempre nei miei confronti
<< non puoi diventare meglio di chi ti ha creata >> risponde ghignando
<< io invece credo che ti abbia superato già da tempo >> viene in mia difesa Sand
<< riprendiamo la partita o volete continuare a dare attenzioni a una ragazzina che crede di essere al centro del mondo? >> chiede seccato, Sanderson lo raggiunge per continuare la loro partita
<< io penso che rimarrò a darle attenzioni >> afferma Amedeo prendendomi a braccetto per portarmi lontana da lui.

<< tuo padre è fortunato ad averti come figlia, è un peccato che non se ne accorga >> dice fermandosi di fronte alla finestra
<< grazie >> dico grata
<< sai, ho conosciuto poche ragazze come te... >> dice pensieroso
<< come me? >> chiedo confusa
<< si, quelle che non si fanno mettere i piedi in testa da nessun uomo. Per certi versi mi ricordi la madre di Adrien >> spiega
<< scusami se sono così diretta, ma come mai lei non è qui? >> chiedo
<< oh, loro due non sono in buoni rapporti. A dire il vero lui non vuole proprio vederla >> spiega tranquillamente
<< avete un carattere molto simile, ma non ti paragonerei mai a una persona come lei. >> dice infine
<< mi sembra di capire che è stato lei a crescere Adrien, senza l'aiuto della madre >> dico
<< si, e dammi tranquillamente del tu, così mi fai sentire vecchio >> risponde sorridendo
<< beh allora hai fatto un buon lavoro, sembra un ragazzo molto educato >> dico sinceramente, perché se una cosa l'ho capita di lui è che è molto educato, per il resto l'ho visto solo due volte quindi non posso sapere altro
<< delle volte è anche troppo educato, raramente alza la voce e se lo fa significa che è arrivato al limite. >> dice, ma proprio quando sto per rispondere veniamo interrotti da Belinda, che ci dice che la cena è pronta.

Ci rechiamo in sala da pranzo e prendo il mio posto accanto ad Anika e mia madre, invece Amedeo si siede accanto a suo figlio che si trova di fronte a me.
Adrien studia suo padre per qualche secondo per poi portare l'attenzione su di me.

Distolgo lo sguardo quando sento il telefono vibrare, prendo il telefono e leggo il messaggio di Jonatan.

"Io e Dasy siamo già da te, aspettiamo gli altri"

Cita il messaggio, passo il telefono ad Anika che risponde velocemente e me lo ripassa.

Cominciamo a mangiare la cena, i nostri genitori parlano tra loro ma io non li sto ascoltando e da quello che sembra neanche Adrien.

<< Adrien, tu hai già dato l'esame di novembre? >> chiede mia madre incuriosita, Adrien si schiarisce la voce e risponde facendo un sorriso tirato
<< non ancora, lo devo dare tra due giorni >> risponde a disagio, non gli piace essere al centro dell'attenzione a quanto pare
<< ah, e che cosa studi? >> chiede sempre più curiosa
<< economia >> risponde secco
<< molto bella, e ti- >> fa per dire mia madre ma la interrompo tirando fuori il telefono
<< oh no, tra pochi minuti dovremmo essere alla festa. Scusate ma dobbiamo proprio andare >> dico alzandomi, faccio cenno ad entrambi di seguirmi e quando usciamo Adrien riprende a respirare regolarmente
<< noi dobbiamo cambiarci, intanto, se vuoi evitare domande scomode da parte di mia madre chiuditi in bagno >> dico prendendo per il polso Anika e trascinandola nella sua camera.

Ci cambiamo velocemente e uscendo incrociamo Adrien che sta uscendo dal bagno.

Anika si è messa d'accordo con lui per venire da me, vanno in macchina insieme perché lei non sa ancora guidare e mi seguono dato che lui non sa dove abito.

Entrano nella Maserati nera e partono subito dopo di me.

Quando l'ascensore si apre già si sente la musica alta rimbombare da fuori, e appena apro la porta un odore di alcol mi inebria le narici.
C'è praticamente mezza università che si scatena in pista, e poca gente invece è in cucina a bere.

Perdo subito di vista Adrien e Anika ma in lontananza adocchio Jonatan che ci sta provando con una bionda.
Vado verso di lui e appena mi vede le fa cenno di andarsene.

<< come sta tua madre? >> chiede
<< sta bene, domani andiamo a fare colazione insieme >> dico versando del vino rosso nel bicchiere
<< bevi il vino anche a una festa? >> chiede ridendo
<< bevo sempre vino, lo sai >> rispondo scolandomi il bicchiere.

Esco dalla stanza e percorro il corridoio desolato che porta alla mia stanza, la porta è chiusa ma non a chiave, segno che c'è qualcuno dentro.

Quando la apro vedo Adrien intento a contemplare una copia della scultura di Prassitele.

<< come hai fatto ad entrare? >> chiedo chiudendomi la porta alle spalle, lui non risponde, mi fa semplicemente vedere le chiavi di riserva della mia stanza, che solitamente tengo sul mobile accanto alla porta.

<< cosa rappresenta? >> chiede, mi avvicino e la osservo a mia volta
<< Hermes con Dioniso bambino.
Prassitele li rappresenta in una pausa del loro "viaggio", Hermes stava portando in salvo Dioniso dalle grinfie di Era, che presa dalla gelosia minacciava di uccidere il piccolo Dioniso e sua madre Selene. >> spiego
<< perché si era arrabbiata con loro? >> domanda incuriosito
<< perché Zeus aveva tradito Era con Selene >> rispondo
<< e non si sarebbe dovuta arrabbiare con lui? In fondo era lui quello sposato non Selene >> chiede
<< avrebbe dovuto, ma da quello che so, quando si ama una persona è difficile attribuire a lui o lei la colpa >> rispondo
<< invece con Dioniso? Perché ce l'aveva con lui? >> chiede
<< perché lui era la prova del tradimento >>

Ciao!

Come state? Spero bene ovviamente.

Fatemi sapere cosa ne pensate, e se vi è piaciuto il capitolo.
Al prossimo aggiornamento <3

-Asia

𝐼𝑛 𝑜𝑢𝑟 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora